PROSPETTIVA ALYCE
Ripetevo a me stessa di non innamorarmi di lui. Avevo sofferto troppo, ero stanca di piangere chiusa in camera quando nessuno poteva vedermi, stanca di credere alle cazzate che raccontava la gente, stanca di illudermi che qualcuno potesse ricambiare l'amore di un disastro come me.
'Non innamorarti.'
Ma come si fa a non innamorarsi? Ogni giorno che passava sentivo di aver sempre più bisogno di lui, dei suoi baci, delle sue battute, dei suoi abbracci, avevo bisogno che fosse felice per esserlo a mia volta. Avevo iniziato ad amare il suo modo di farmi sentire speciale, di prendermi in giro sempre e con dolcezza, avevo iniziato ad amare i grattini che mi faceva ogni sera prima andare a dormire , di farmi ridere fino ad aver male alla pancia, ho iniziato a notare i dettagli e li amavo tutti, i suoi tatuaggi sparsi per il corpo, il suo sorriso così perfetto, la sua camminata, il suono della sua risata, le labbra che diventano rossissime dopo i miei baci, i suoi capelli così spettinati e bellissimi , le sfumature dei suoi occhi. Amavo le parole che mi sussurrava all'orecchio gli sguardi che mi dedicava.Mi ero resa conto di non essermi ascoltata ancora una volta, di essermi totalmente persa tra le sue braccia e avevo una paura fottuta.
Non smisi di pensarci nemmeno un attimo, Allison continuava a ricordarvi che era stato così carino con me, che non l'aveva mai fatto con nessuna.
In un certo senso ero felice di saperlo, mi sentivo speciale.
La campanella suonò e io e Allison uscimmo dalla classe il più velocemente possibile. Odiavo geometria!
"Psss" Allison mi diede una gomitata. "Cosa c'è ?" La guardai.
"Daniel ti sta guardando."
In effetti mi sentivo leggermente osservata. Quando mi girai lo intravidi in lontananza. Lo vidi avvicinarsi a me e il mio corpo si immobilizzò all'istante. Allison se ne accorse e mi diede una leggera spinta.
"Coraggio piccola." Mi voltai a guardarla e mi fece un sorriso di incoraggiamento.
"Ehi piccola." Mi salutò lui.
Non sapevo come comportarmi, mi sentivo leggermente in imbarazzo. Avrei dovuto baciarlo o semplicemente salutarlo ?
Prima che potessi fare una di queste due cose si fiondò sulle mie labbra. I libri mi caddero a terra e sussultai staccandomi.
Arrossii timida. "Scusami." A quel punto il telefono mi vibrò in tasta e Dan mi guardò incuriosito.
"Chi è?" Disse appena presi il cellulare in mano.
Era Alan.
Gli scrissi un breve 'tutto apposto grazie per i consigli!'
"Ehm, Alan." Lui inarcò io sopracciglio. "Alan Kade?" Domandò.
Annuii.
"E che vuole da te?" Mi chiese con un leggero fastidio.
"È il mio ex, ci siamo incontrati ieri per caso al mare e abbiamo parlato molto." Risposi io. Iniziammo ad incamminarci verso l'uscita della scuola e continuammo a parlare.
"Di cosa avete parlato?"
Perché tutte queste domande ? Faceva parte
dell'FBI e non me ne aveva parlato ?
Feci finta di niente e risposi tranquillamente, non mi dava fastidio la sua curiosità.
"Di te, è stato lui a spingermi a tornare da te."
"Davvero?" rispose spiazzato.
"Si." Mi girai un attimo per guardarlo, sembrava confuso.
"Quindi mi stai dicendo che se non fosse stato per lui, tu non saresti tornata?" Entrò nel panico.
Lo guardai serio.
"Dan, sai anche tu che sarei tornata." Lui sorrise.
Sentii dei passi dietro di me e mi stupii nel vedere Dylan.
"Ehi Dy." Lo salutai con la mano.
"Ehi Alyce, ehm..posso parlarti?" Chiese lui più a Daniel che a me.
Daniel lo guardò in cagnesco ma io decisi comunque di andare, alla fine, era il mio migliore amico.
Ci appartammo in una panchina e ci sedemmo.
"Dimmi tutto Dy, cosa succede?" Sembrava frustrato, e il suo umore mi stava mettendo ansia.
Fece un sospiro e si passò le mani sulle ginocchia palesemente nervoso.
"Allora...io penso che a volte dobbiamo solo trovare il coraggio e metterci da parte, ed è ciò che voglio fare. Non posso continuare a ronzarti intorno interferendo tra te e Daniel.
Tu mi piaci, e questo non posso negarlo, non è stata colpa mia.
Daniel per quanto coglione possa essere è una persona che nel profondo è buona, e grazie a te, sta imparando ad amare, e devi reputarti davvero una persona speciale, perché sei stata la prima a tirargli fuori un po' di sentimenti e emozioni al di fuori dell'odio e al disprezzo che prova verso se stesso." Fece una breve pausa. "Quindi penso sia ora di farsi da parte e di lasciarti andare, non posso trattenersi insieme a me per sempre.
Sarò sempre il tuo migliore amico, certo, solo che cercherò di non mettermi fra voi."
Ci rimasi un po' male per le parole taglienti che mi aveva appena detto, ma sapevo che era la
cosa giusta da fare.
Gli volevo davvero molto bene, e vederlo soffrire per causa mia mi faceva star male.
Lo abbracciai forte.
"Ehm..." Sentii dire dietro di noi.
"Hai finito di importunare la mia ragazza?" Domandò lui infastidito.
La sua ragazza. Mi sembrava strano sentire quel nomignolo uscire dalla sua bocca. Non ero abituata.
Dylan si alzò dalla panchina e mi guardò negli occhi. "Allora ciao Alyce." Lo salutai con la mano.
"Ciao Dy."
Daniel mi tese la sua mano e la strinsi alzandomi.
"Ha finito il monologo quell'idiota?" Mi chiese mentre entrammo in macchina.
Alzai gli occhi al cielo. "Non chiamarlo così! Dy è un mio amico."
Lui si girò verso di me e fece un ghigno.
"Amica vorresti dire."
Non potei fare a meno di ridere.
Quando arrivammo a casa scesi dalla macchina e mi diressi verso la porta, stavo per aprirla ma
Daniel mi prese per la vita e mi avvicinò a lui.
"Non mi saluti neanche piccola?" un brivido mi percorse la schiena quando sentii le sue labbra morbide contro il mio collo.
Lasciava lunghi baci, uno dopo l'altro.
Mi abbassò delicatamente la spalla della maglia e mi lasciò anche la dei piccoli baci.
Chiusi gli occhi, cercando di godermi quegli attimi di piacere.
Mi girai verso di lui e mi ritrovai a un millimetro dalla sua faccia.
Prese una ciocca di capelli e se la girò intorno al dito, poi, le sue labbra si scontrarono con le mie e un fuoco di passione mi pervase tutto il corpo.
"A domani Alyce." Disse infine. Mi lasciò li, all'entrata di casa mia senza fiato.
Feci per aprire la porta ma Allison mi precedette.
"Accidenti che bacio!" esclamò lei.
Le mie guance diventarono rosse fuoco. "Allison!" Urlai. Lei scoppiò a ridere e mi abbracciò.
"Sono felice per te Alyce!" per un attimo tornò seria. "ma mi raccomando, non farti coinvolgere
troppo, vacci con i piedi di piombo."
Era proprio quello che volevo fare. "Hai ragione."
Lei mi sorrise contenta.
Salii un attimo in camera per vestirmi in modo comodo e mi misi una semplice maglietta gialla e i pantaloni del medesimo colore.
Passammo la serata in camera mia a studiare biologia per il compito che ci sarebbe stato domani.
Ripeteremmo tutta la lezione fino a quando non sentimmo bussare alla porta.
"Vado io." Disse Allison scendendo dalle scale.
"Guarda che se vuoi vivere qua mi devi pagare l'affitto!" Urlò lei a qualcuno.
Sentii dei passi salire le scale e quando riconobbi la sua voce rabbrividii.
"Ehi pulcino!"
Daniel piombò nella camera. "Ehi Dan."
Si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò al letto dove poco fa c'era Allison.
Buttò tutti i libri e gli appunti a terra e si sdraiò sul letto ormai vuoto.
"Brutto idiota! E adesso come faccio a mettere tutto a posto?!"
Fece spallucce. "E che ne so io."
Mi misi sotto le coperte e me la alzai fino alla testa.
"Piccola.." Si avvicinò a me.
Non risposi. Mi girai dalla sua parte e misi il broncio come una bambina. Lui mi sorrise e mi attirò a se. "Sei fantastica quando metti il broncio."
Lo guardai negli occhi e lui mi diede un bacio in fronte.
"Domani però mi aiuti a sistemare tutto! Stronzo!"
Sghignazzò e mi strinse forte.
"Buonanotte pulcino." Risi.
"Mi chiamerai pulcino per sempre ?" Gli domandai.
"Ogni volta che ti vestirai di giallo."
Alzai gli occhi al cielo.
"Che stupido."
Quando non ricevetti risposta mi girai, stava dormendo.
Quanto era bello dormire insieme a lui e svegliarmi trovandomi tra le sue braccia che mi riscaldavano. Ero riuscita a dormire, ma gran parte del tempo l'avevo passata a guardarlo... Ma la cosa più bella erano le sue braccia che mi avevano stretta forte tutta la notte e le mie gambe intrecciate alle sue senza smuoversi.
Aveva sentito le mie paure, e senza che gliele lasciassi comprendere, mi aveva stretta più forte a lui.Spazio autrice.
Ciao ragazze! Ecco un altro capitolo visto dalla prospettiva di Alyce ❤️
-Cosa ne pensate ?
Scrivetemi qua sotto e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!
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L'amore più giusto è quello sbagliato
RomanceCOMPLETA Esiste, esiste la persona fatta per noi, quella giusta, quella che porta il nostro stesso segno, quella persona che quando si congiungerà a noi, ci renderà finalmente completi. La storia di Alyce e Daniel, l'uno l'opposto dell'altro, eppure...