PROSPETTIVA ALYCE
Ero molto felice che Dan mi avesse fatto vedere un'altra parte del suo passato. Aveva trascorso molto tempo con Brandon, ed ero davvero felice del loro rapporto di amicizia.
Stavo per chiudere la scatola ma mi saltò all'occhiò un ultima foto.
"Oh, ne manca una!" Mi girai e lo vidi sbiancare.
Inarcai un sopracciglio e gli misi una mano sul ginocchio.
"Cosa succede Dan." Lui non rispose.
Guardai la foto.
Raffigurata in essa c'erano una signora molto giovane, sicuramente la mamma di Dan e un bambino piccolo dai capelli castani e dagli occhioni di ghiaccio.
Era bellissimo.
Aggrottai la fronte perplessa quando notai una piegatura nella foto.
La ricomposi e vidi un uomo, anch'esso molto giovane.
Era la fotocopia di Daniel. Capelli castani e occhi azzurri.
Mi girai a guardarlo e lo vidi rabbuiarsi sotto il mio sguardo.
Riguardai la foto, e a quel punto mi rattristai un po' anche io.
Riuscivo ad immaginare un piccolo Dan che non aveva visto altro che sofferenze, che non aveva mai conosciuto la vera felicità, un piccolo Dan che vedeva tutto nero, che non riusciva a trovare la luce fuori dal suo piccolo tunnel che nel tempo si era ingigantito in qualcosa di molto più potente.
Un piccolo Dan che ogni giorno combatteva contro le violenze del padre che gli dava colpe che non aveva.
Quel piccolo Dan era diventato un Dan arrabbiato con il mondo e con se stesso, pieno di inchiostro sulle braccia che raccontavano una vita piena di sofferenze.
"Dammi qua." Me la prese di mano e la strappò.
"Dan..." Mi avvicinai a lui ma si scostò come se si fosse bruciato.
"Lascia perdere Alyce, non dovevo portarti qui."
Nonostante si fosse allontanato da me, mi avvicinai lo stesso.
"Perché l'hai strappata Dan?" La presi fra le mani e notai che aveva strappato solo la parte dove c'era suo padre.
"Ti ho detto che non è niente di importante!"
A quel punto mi irritai.
Perché non voleva parlarmi?
"Devi parlare! Devi dirmi cosa ti turba!" Si girò di scatto e il suo sguardo di fuoco mi fece rabbrividire.
"No!" Urlò lui.
"Si, devi parlare!" Si strattonò i capelli. "Cazzo Alyce, devi sempre insistere!!"
Aprì la porta della sua vecchia camera e se la chiuse alle spalle sbattendola.
Rimasi li, da sola, ancora...
Raccolsi la foto che aveva strappato e me la misi in tasca.
Guardai fuori dalla finestra. Se n'era già andato.
Scesi le scale e iniziai ad incamminarmi cercando di ricordare la strada per tornare indietro.
Camminai per un ora e ancora non ero arrivata. Lacrime di rabbia mista a tristezza mi invasero il volto.
Sentii qualcuno toccarmi la spalla e mi irrigidii sentendo la sua voce.
"Ehi, va tutto bene?" Cosa ci faceva Jessica qua ?
"Non penso ti importi." Tirai su con il naso girandomi.
"Se te l'ho chiesto è perché effettivamente mi importa, sei la migliore amica del mio ragazzo." Quelle parole mi fecero rabbrividire.
Dylan e Jessica. Jessica e Dylan.
Ancora non ci credevo.
"Sai Alyce, io e te non siamo poi così tanto diverse." Mi disse sospirando.
"Tu non sai niente di me." Risposi secca.
"Hai ragione, non so niente, ma vorrei aiutarti, può sembrare strano, ma mi dispiace vederti così, c'entra Daniel vero?"
Mi ritrovai ad annuire.
"Come ho detto prima, siamo molto simili io e te, ti posso capire. Entrambe abbiamo un passato difficile alle spalle e una sola persona su cui contare."
"Che intendi?" Gli domandai asciugandomi gli occhi con il dorso della mano.
"Dopo la separazione dei miei genitori non avevo nessuno, Britt mi aveva 'salvata', ma non sapevo che persona fosse finché non ha provocato l'incidente insieme a Nathan. Dopo la sua espulsione non l'ho più rivista, ed è li che ho iniziato a legarmi a Dylan, è un ragazzo dolcissimo, non faceva altro che parlare di te e di quanto ti volesse bene." Fece una pausa. "In un certo senso ti invidio sai? Hai un ragazzo che ti ama, un amico come Dylan, un amico che è come un fratello -ossia Brandon-, che darebbe la vita pur di proteggerti e infine Al, la tua migliore amica. Io non ho mai avuto nessuno oltre a Britt, trovare Dylan mi ha aperto gli occhi.
Lei cercava di farmi diventare la persona che non volevo essere, non ero più io."
Jessica mi accarezzò un braccio e io osservai quel movimento senza smuovermi di un millimetro, ero praticamente paralizzata.
"Posso farti una domanda?" Mi chiese poi.
Annuii sperando che non fosse una domanda inadeguata.
"Ma dimmi, come capisci di essere innamorata?"
Rimasi sorpresa da quella domanda, ma decisi comunque di rispondere.
"A dir la verità non è stato facile capirlo, non è stato facile per niente. Quando ti piace qualcuno sei pronta subito a dire che lo ami, ma non è sempre la verità. C'è una differenza tra ' piacere una persona' e 'amare una persona'. Io ho capito di amarlo nel momento in cui sono riuscita a superare tutte le mie paure, le mie debolezze, quando sono diventata meno timida del solito. L'ho capito quando lo guardavo ed era tutto ciò che volevo, quando sorrideva ed io ero felice e quando stava male lo ero anche io. L'ho capito quando mentre stavo con lui tremavo e allo stesso tempo mi sentivo a casa. Come se lo conoscessi da anni e avevo una certa confidenza. Non lo so come l'ho capito, so soltanto che quando c'era mi batteva forte il cuore e quando non c'era mi sentivo sola. Anche quando ci salutavamo perché dovevamo andare a casa, ecco, in quell'istante già mi mancava. È strano ma l'amore è così. Hai presente quando sei così incazzata con lui, così incazzata che l'unica cosa che vorresti fare è dargli un pugno in pieno viso?"
"Si."
"Ecco. Capisci di essere innamorata quando lo guardi negli occhi e l'unica cosa che ti viene da fare è baciarlo."
A quel punto sentii il telefono squillare, lo sfilai dalla tasca del giubbotto e lessi il nome.
Era Brandon.
Sorrisi spontanea. Cercai di non far notare la tristezza nella mia voce, feci un respiro profondo e accettai la chiamata.
"Ehi Bambolina!" Esclamò Brandon pimpante.
Mi feci scappare un singhiozzo. Merda.
"Bambolina..." Tornò serio.
"Bambolina cosa succede?"
"Posso venire da te Brandon?" Gli domandai ignorando completamente la sua di domanda.
"Bambolina, e me lo chiedi pure?"
"Ci vediamo dopo." Risposi ed attaccai.
Mi voltai verso Jessica. "È meglio che vada." Le dissi.
"Devo camminare un bel po'" Lei scosse la testa.
"Ti accompagno io!" Esitai per un attimo, ma quando lei mi trascinò nella sua macchina ormai era troppo tardi.
Ci mettemmo mezz'ora ad arrivare, la ringraziai e uscii dall'auto.
Non appena arrivai davanti alla porta di Brandon bussai con la mano tremante. Lui mi aprì subito e mi trascinò dentro.
"Che ti ha fatto?" Mi chiese subito. Gli mostrai la foto che avevo raccolto e lui chiuse gli occhi per un attimo.
"Ho tentato di farlo parlare, ma è tutto inutile Brandon!" Singhiozzai.
"Ehi..." Si avvicinò a me e mi prese fra le braccia.
"Bambolina non piangere." Mi fece mettere a cavalcioni su di lui e mi asciugò le lacrime con il dorso della mano.
"Vedrai che si risolverà tutto, Dan è fatto così..." Mi accasciai su di lui e nascosi la testa fra la sua spalla e il suo collo.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli. Il suo profumo mi invase le narici e io assaporai quel momento con grande piacere.
Il telefono di Brandon squillò e apparve la foto di Dan su di esso.
Deglutii a fatica.
"Rispondi e metti il viva voce."
Lui fece come gli avevo detto. "Ehi amico!" Disse Brandon con la voce felice più falsa mai sentita.
"Sono nella merda fratello." Rispose Dan dall'altro capo del telefono. "Cosa succede?"
"Ho portato Alyce nella mia vecchia casa, e ha visto la foto della mia famiglia." Lo sentii sospirare. "Non voglio metterla in mezzo al mio passato Brandon, non posso farla star male, devo allontanarla da me." Ed eccola lì, la pugnalata.
A quel punto Brandon si girò di scatto verso di me.
"Ma che stracazzo stai dicendo Dan? Le hai appena chiesto di venire a vivere con te!"
Era davvero molto arrabbiato.
"Domani porto Astrid a scuola, è l'unico modo per allontanarla." Ed eccone un'altra. Ma perché si comportava così? Era davvero così tanto burrascoso il suo passato?
"Tu sei matto Dan, sei matto!!" Gridò Brandon.
"Prenditi cura di lei." Quelle furono le ultime parole di Daniel.
"Piccola..." Mi guardò negli occhi cercando di leggermi dentro, glielo permisi.
Avevo tanto bisogno di piangere e dormire.
Come se mi avesse letto dentro, mi prese in braccio e mi portò su nel suo letto.
La camera era uguale a quella di Dan, solo che era tutta bianca e non c'erano foto mie appese.
Mi diede un bacio in fronte.
"Ci sono io con te bambolina mia." Annuii.
Uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle.
Non sapevo cosa fare, rimasi li a guardare il soffitto fino a tarda sera, cercando di realizzare ciò che avevo appena sentito.
Brandon era di sotto che dormiva sul divano, decisi di scendere per andare da lui, non volevo stare sola.
Quando scesi le scale, lui era lì che dormiva tranquillo. Era così rilassato. Solo ora mi resi conto di quanto fosse bello.
I muscoli delle braccia gli guizzavano fuori dalla T-shirt blu scura, e alcuni tatuaggi si intravedevano.
Non era bello e muscolo come Dan, ma era comunque molto affascinante.
Mi feci coraggio e lo scossi un po'.
Si strofinò gli occhi e li aprì piano. "Cosa succede bambolina?"
"Posso stare qui con te?" Lui mi fece un mezzo sorriso e mi fece segno di mettermi accanto a lui.
Gli diedi le spalle e mi accoccolai contro il suo corpo.
"Credo che rimanderò la conoscenza con Allison più in là." Disse dopo un interminabile silenzio.
"Perché?" Domandai.
"Io non ti lascio sola."
"Non devi rinunciare alla tua vita per me."
"Bambolina, te l'ho sempre detto, sei tu la mia priorità." Una lacrima mi rigò il viso.
"Perché fa così male?"
Mi baciò una tempia.
"Sei innamorata, mia piccola e dolce Alyce."
Avevo accettato tutto quello che mi aveva fatto perché lo volevo, mi aveva fatto sorridere e poi piangere, mi aveva fatto sentire bene e poi male, mi aveva fatto credere di essere amata e poi se n'è andato.
Ma no, lui era mio, e in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, me lo sarei andato a riprendere.
Non vivevo senza di lui.Spazio autrice.
Ciao ragazze! Come avete visto Dan ha deciso di allontanarsi ancora una volta da Alyce.
Il suo passato è davvero così dannoso per mettere a rischio il loro rapporto?
-Riuscirà Alyce a perdonare Dan per l'ennesima volta?
- Quanto amate Brandon? 😂😂😂
- Lui le svelerà tutto il suo passato un giorno?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!
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L'amore più giusto è quello sbagliato
RomanceCOMPLETA Esiste, esiste la persona fatta per noi, quella giusta, quella che porta il nostro stesso segno, quella persona che quando si congiungerà a noi, ci renderà finalmente completi. La storia di Alyce e Daniel, l'uno l'opposto dell'altro, eppure...