CAPITOLO 4

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Si mise a un millimetro da me, sentivo il suo respiro sulle mie labbra.
Fece un sorriso ironico. "Sei forte a tirare i calci, ma devi imparare a prendere bene la mira, non mi hai beccato neanche una delle due palle"
Lo guardai male mentre mi accarezzava ancora la guancia.
Non ebbi il tempo di rispondere perché arrivò Dylan, lo ringraziai con lo sguardo per essere venuto in tempo.
"Cosa succede qua?" Dylan mi guardò.
Daniel con la sua espressione da idiota gli rispose "Stavo solo dicendo alla tua ragazza che deve prendere bene la mira la prossima volta che prova a tirarmi un calcio nelle palle"
Dylan trattenne una risata. "Ha fatto solo bene." Una volta detto ciò Dylan mi prese per mano e mi portò via.
Finalmente uscimmo da scuola e aspettammo Al che era in ritardo,come sempre.
La vidi correre in contro a noi. "Ragazzi..." fece un lungo respiro e si appoggiò sulle ginocchia.
"Scusate per il ritardo, ma mi sono fermata a sentire una conversazione fra Daniel e Nathan, un suo amico"
Avevo già sentito parlare di questo Nathan, ma era famoso per lo più perché era amico di Daniel.
Era bello, aveva gli occhi neri e i capelli biondissimi,quasi bianchi.
"Cosa si dicevano di così interessante?" Disse Dylan accendendosi una sigaretta.
"Stavamo parlando di Alyce, non ho ben capito cosa si dicessero perché parlavano a voce troppo bassa"
Dylan strabuzzò gli occhi e io mi girai di scatto.
Parlavano di me. Perché ?
La guardai intensamente. "Io lo ammazzo".
Lo vidi in lontananza, era con due ragazze bionde quasi nude con le tette rifatte.
Mi diressi di corsa da lui ma Dylan mi prese per il gomito e mi fermò subito.
"Ehi Alyce, rilassati, lascialo stare, segui lo stesso consiglio che tu stessa hai dato a me"
Lo guardai negli occhi. Aveva ragione. Feci un lungo respiro e mi arresi all'idea che Daniel mi avrebbe tormentata per sempre.
"Chi sono quelle ragazze vicino a lui?"Chiesi incuriosita. Dovevo ammetterlo, erano davvero belle.
Dylan buttò la sigaretta a terra e le guardò inorridito.
"Quelle sottospecie di pornostar sono Brittany e Jessica, le due ragazze che di solito preferisce portarsi a letto" Mi vennero i conati di vomito.
Al scoppio a ridere.
"Dai Alyce, andiamo a casa, sono stanca e dobbiamo anche studiare" Disse Allison mentre si dirigeva a piedi verso la fermata del pullman.
"Alyce! Allison!" Disse Dylan correndoci in contro.
Ci girammo entrambe. "Se volete vi accompagno io a casa".
Annuimmo entrambe con convinzione.
Era così gentile con noi! Non era come quello stronzo di Daniel.
Cominciò a piovere a dirotto, e mentre andammo di corsa verso la macchina, un Escalade nero passò su una pozzanghera e mi bagnò tutta.
"BRUTTO IDIOTA!" Dissi urlando.
Il finestrino si abbassò "Sei così bella quando sei bagnata." Mi rispose qualcuno da dentro l'auto.
Ci misi poco a riconoscere quell'orrenda voce.
"Daniel! Giuro che ti ammazzo cazzo!"
Scoppiò a ridere. "Ci vediamo domani a scuola principessa" disse continuando a ridere.
Ma perché c'è l'aveva con me? Cosa gli avevo fatto di male?
Non seppi darmi una risposta, ma di una cosa ero sicura, gliel'avrei fatta pagare.
In macchina parlammo dei professori e dei corsi che avevamo in comune, nessuno parlò della mia esperienza con Daniel, e ne fui molto felice.
Dylan ci accompagnò a casa, e dopo esserci salutati, corsi di sopra a spogliarmi e a farmi una lunga doccia.
Daniel era davvero un idiota, non capisco come le ragazze potevano andarci dietro.
Era così pieno di se! Era irritante.
Appena uscita dalla doccia misi i vestiti bagnati nella lavatrice e mi diressi in camera mia.
Mi misi una maglietta lunga nera e dei pantaloncini grigi, presi i libri e scesi giù in salotto per studiare con Al.
Passarono due ore di studio, e ancora niente mi era entrato in testa.
"Alyce cosa ti passa per la testa?" Mi disse Al accarezzandomi il braccio.
Feci un lungo sospiro.
"È così frustrante Al ! Lo odio con tutta me stessa. È così stronzo, ed è un idiota". Al trattenne una risata.
"Alyce sei speciale, ecco perché si comporta così, hai attirato la sua attenzione, nessuno l'aveva mai rifiutato, tu sei la prima, ecco perché si comporta così male con te."
Misi la testa sulla sua spalla.
"Lo odio." Mi accarezzò dolcemente la testa.
"Non sei l'unica Al."
Il suo telefono emesse un suono e entrambe ti girammo.
Era Nathan. Il messaggio diceva 'Stasera mega festa a casa mia, siete tutti invitati ;)'
Il messaggio arrivò anche a me, ma non da Nathan, da Daniel. 'Ehi rompi palle, stasera c'è una festa a casa mia, non mancare, o non avrò il mio giocattolino preferito a portata di mano'
Ci guardammo.
"Alyce..." disse lei supplicante. Mi alzai di scatto.
"Non pensarci nemmeno. Non ci penso proprio ad andare da quell'idiota montato"
Lei si alzò a sua volta e mi prese le mani.
"Alyce ti prego!!! Avrai l'occasione di rovinarlo."
Rispose lei cercando di persuadermi.
Non cedetti, anche se l'idea non mi dispiaceva.
"Assolutamente no, io non ci vado, se vuoi, vai tu con Dylan."
Si lanciò sul divano. Sospirò pesantemente.
"Eh va bene!"
Le sorrisi soddisfatta.
Guardai l'orologio, erano già le sette. "A che ora devi essere alla festa ?"
Si alzò di scatto. "Alle 20:00! Sono in mega ritardo porca miseria!"
Corse in camera e si preparò. Risi tra me e me.
Me ne andai di sopra, presi il mio libro di After, il 2 e iniziai a leggerlo.
Dopo neanche 10 minuti Al venne sulla soglia della porta tutta eccitata. "Allora? Come sto?"
La guardai, era bellissima. Aveva i capelli lisci e un vestito blu elettrico lungo fino a metà coscia.
"Sei bellissima!" Mi alzai e l'abbraccio forte.
"Grazie Alyce" disse lei tutta rossa in volto.
In quel momento il campanello suonò e Dylan entrò in casa.
"Ehi Alyce, tu non vieni?" Scossi la testa.
"Non voglio vederlo, lo devo già sopportare a scuola" rise.
In quel momento Al scese le scale e Dylan rimase senza parole.
"Wow..." sussurrò in modo che solo io potessi sentirlo.
Mi girai verso di lui e incaricai un sopracciglio.
Mmmm, che strano.
Diventò rosso e io gli diedi una leggera gomitata e gli feci l'occhilino.
Al quando lo guardò sorrise. Fra quei due nascerà qualcosa, ne sono sicura.
Lui la prese a braccetto e se ne andarono.
Ero sola.
Non avevo molta fame,quindi decisi di riposarmi un po'.
Mi svegliai per colpa del telefono che squillava, guardai l'ora, le 3 del mattino. Strabuzzai gli occhi vedendo che era Al che mi chiamava.
Risposi subito.
"Allison cosa succede?" Dissi preoccupata.
"Ehm..non ti agitare okay ?" Fece una pausa, poi cominciò a parlare.
"Daniel è venuto a chiedermi dove tu fossi, gli ho detto che non c'eri ed è andato di matto"
Rimasi senza parole.
Lei sospirò. "Sta venendo li." Il telefono mi cadde dalle mani, in quel momento, sentii qualcuno sbattere i pugni sulla porta di casa.
Eccolo.

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora