Istintivamente chiusi gli occhi, il cuore mi batteva a mille.
Lo sentii ridere. Gli si formarono le fossette sulle guance.
Ma perché rideva ? Come se mi avesse letto nel pensiero mi ripose. "Credevi davvero che ti avrei baciata Alyce ?" Il mio cuore perse di un battito.
Non sapevo cosa fare, mi sentivo così ridicola!
Feci per tirargli uno schiaffo ma mi fermo bruscamente.
"Nessuno mi schiaffeggia, hai capito?!" Disse urlando.
Mi spaventai, e lui lo notò. "Scusami Alyce, non avevo intenzione.." non gli feci finire la frase.
"Sta zitto Daniel, sta zitto." Mi diressi in camera e mi chiusi a chiave dentro.
Sentii Daniel correre sulle scale, incominciò a tirare pugni contro la porta, sempre più forti.
"Daniel basta! Così la romperai!" Ignorò il mio avvertimento e continuò.
"Allora aprimi!" Disse lui.
Cosa dovevo fare ? Questo ragazzo mi mandava in confusione. Decisi di non aprire.
"Mi dispiace di averti spaventata" disse fermandosi di corpo.
Feci una risata sarcastica. "Tanto ormai ci sei abituato! Ti piace proprio farmi soffrire"
Non ricevetti nessuna risposta, quindi continuai.
"Non è stata una buona idea venire qua, vattene via Daniel"
Lo sentii sbuffare. "No" disse poi.
Persi le speranze già in partenza, era difficile litigare con lui, e anche molto stancante.
Mi sdraiai sul letto e mi ascoltai la musica.
Perfect di Ed Sheeran mi risuonò nelle orecchie.
Ascoltai tutte le sue canzoni per 2 ore e le canticchiai tutte.
Dopo tutto questo tempo Daniel se ne sarà andato, vero ?
Aprii la porta, non c'era. Tirai un sospiro di sollievo.
Tutti i miei pensieri vennero frantumati quando lo vidi uscire dal bagno.
Quando mi vide si avvicinò.
"Finalmente ti sei decisa ad uscire!" Disse alzando le mani in segno di vittoria.
Alzai gli occhi al celo. Ancora sconvolta gli chiesi "Perché sei ancora qui ?" Lui mi fece un largo sorriso.
"Per portarti da qualche parte, forza" disse facendomi girare verso la stanza, mi diede una leggera spinta per farmi entrare e poi ricominciò a parlare. "Preparati"
Lo guardai storto. "Perché ?" Gli dissi.
"Perché dobbiamo uscire" mi ammonì lui.
"Aspetta un attimo" feci una breve pausa "tu credi davvero che io possa uscire con te ? Mi hai appena fatta spaventare, sei rimasto qui quando invece io ti avevo detto di tornare a casa e pretendi pure che io mi prepari per uscire ?"
"Esatto" disse lui e chiuse la porta.
Sospirai. Perché era così difficile stare lontano da lui ? Non mi faceva bene stare in sua compagnia, me ne rendevo conto, ma non potevo farne a meno.
Daniel piombò in camera proprio quando ero in mutande e reggiseno, fece cadere le braccia lungo i fianchi e rimase a bocca aperta.
Arrossii e gli lanciai un libro dietro. "Brutto porco schifoso!" Dissi urlando.
Lui scoppiò a ridere. "Muoviti stronzetta." Detto questo, chiuse la porta e io potei finalmente vestirmi.
Non sapevo dove dovessimo andare, quindi mi vestii in modo molto semplice.
Mi misi un semplice jeans chiaro e una maglietta bianca che mi arrivava sopra l'ombelico, raccolsi i miei capelli in una coda alta e mi misi delle converse bianche.
Quando scesi Daniel era sul divano che guardava la Tv. Appena sentii i miei passi, si girò e mi guardò.
"Era ora!" Disse lui.
Non mi diede il tempo di rispondere, mi prese per mano e mi trascinò fuori di casa.
"Ma dove mi stai portando?!" Gli dissi una volta dentro la macchina.
Mi sorrise. "In un posto speciale."
Stavo letteralmente morendo dalla paura, Daniel è così imprevedibile. Non lo capirò mai.
Alzai gli occhi al cielo in modo istintivo.
Lui se ne accorse e si girò verso di me. "Cosa succede?"
"Eh? Niente" gli risposi io in modo frettoloso.
Il viaggio proseguì molto bene, meglio di quanto potessi aspettarmi.
Cantammo le canzoni che mandavano alla radio e nonostante un leggerissimo imbarazzo mi trovai molto bene.
Sembravamo quasi amici.
Dopo 2 innumerevoli ore di viaggio finalmente arrivammo a destinazione.
Daniel scese dalla macchina e io feci lo stesso, mi riprese per mano e la strinse. Quando lo guardai aveva il volto rilassato, e di conseguenza mi calmai un po' anche io.
Quando arrivammo a destinazione rimasi a bocca aperta.
Lo spettacolo che mi si presentò davanti era magnifico.
Daniel quando mi guardò sorrise fiero.
"Ti piace?" Mi disse lui. Sorrisi e annuii con convinzione.
"Perdonato?" Mi chiese lui speranzoso. Guardai l'oceano che avevo davanti. Quasi mi ero scordata della litigata, quelle parole mi fecero rattristare.
Lui se ne accorse e mi diede un bacio in guancia.
"Scusami piccola, non ci pensiamo adesso ok? Goditi il momento"
Quel piccola mi fece sorridere. Non ci avevo mai fatto caso, era bellissimo sentirsi chiamare così.
Senza dire niente mi spogliai.
Mi squadrò mentre lo faci. Si grattò la nuca e diventò leggermente rosso.
"Ehm..cosa fai?" Mi chiese, si leccò le labbra.
"Vado a farmi il bagno!" Dissi correndo verso la riva.
Lo vidi con la coda dell'occhio togliersi i vestiti.
"Aspettami!"mi corse in contro e mi spinse in acqua.
Finii sott'acqua e, una volta risalita su scoppiai a ridere, ma Daniel non c'era più.
Mi girai e iniziai a chiamarlo. "Daniel!" Urlai.
"Daniel dove sei!!" Dissi urlando ancora.
A un certo punto sentii qualcosa sfiorarmi il piede, spaventata urlai come una pazza fino a che non mi sentii alzare.
Mi ritrovati sulle spalle muscolose di Daniel.
Scoppiai a ridere e abbassai la testa per incontrare i suoi occhi.
"Sei proprio un idiota" gli dissi ridendo ancora. Mi guardò negli occhi con una tale intensità che mi fece quasi rabbrividire.
"È bello farti sorridere e non piangere" istintivamente sorrisi ancora. Quando mi fece scendere dalle sue spalle lo squadrai.
Non mi ero mai resa conto di quanto fosse bello.
"So che sono bellissimo ma con quello sguardo rischi di rovinarmi gli addominali" gli diedi uno spintone.
"Idiota" scoppiò a ridere e mi abbracciò.
Mi diede un bacio sulla testa e mi accompagnò a riva.
Mi fece sdraiare sull'asciugamano che si era portato dietro e lui si mise accanto a me sulla sabbia.
"Sai Alyce.." mi disse guardando l'oceano. "Mmm..?" gli dissi in risposta.
"Anche tu sei bellissima." Rimasi senza fiato.
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L'amore più giusto è quello sbagliato
RomanceCOMPLETA Esiste, esiste la persona fatta per noi, quella giusta, quella che porta il nostro stesso segno, quella persona che quando si congiungerà a noi, ci renderà finalmente completi. La storia di Alyce e Daniel, l'uno l'opposto dell'altro, eppure...