CAPITOLO 26

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Daniel si irrigidì e mi strinse più forte. Mi fece rimettere la maglia e mi appoggiò sul divano.
"Cosa cazzo ci fai qui Nathan?!" Disse lui prendendolo per la maglia e sbattendolo contro il muro.
La musica cessò è una piccola calca di persone si formò attorno a loro.
"Ehi amico, calmati! Volevo salutare la mia Walker." Disse cercandomi con lo sguardo,  si mise in punta di piedi e, quando mi vide, sorrise. "Eccola lì! Mi sei mancata piccola." Alzò una mano per salutarmi.
Dylan mi affiancò e lo stesso fece quel Brandon.
"Tranquilla bambolina, ci siamo noi." Brandon mi prese per la vita e mi tirò indietro.
Dylan ci seguì. Entrammo in camera mia e mi fecero sedere sul letto.
Le urla continuavano al piano di sotto.
Chiusi gli occhi cercando di distrarmi. Dylan mi accarezzò la schiena. "Daniel se la caverà."
Brandon intervenne. "Il frocetto ha ragione bambolina, Daniel è un tipo tosto."
"Frocetto a chi ?" Dylan alzò un sopracciglio.
Gli accarezzò la guancia. "Tranquillo Dylan, noi non ti giudichiamo." Scoppiai a ridere.
Mi piaceva Brandon, era molto simpatico, era riuscito a tirarmi su di morale subito.
A un certo punto la porta si spalancò e da lì entrò Daniel sporco di sangue, senza maglia e con le nocche rotte, i capelli gli ricadevano sulla fronte, era sudato fradicio.
Gli corsi incontro. "Dan.." lui si appoggiò all'ingresso e mi sorrise.
"Gli ho frantumato le palle Piccola" pronunciò quelle parole con l'affanno.
"Ehm.." intervenne Brandon. "Noi andiamo" trascinò Dylan fuori dalla camera.
Daniel entrò dentro e richiuse la porta dietro di se.
Si lasciò cadere sul letto.
Mi inginocchiai fra le sue gambe e gli presi le mani.
Lui sorrise beffardo. "Cosa vuoi fare laggiù piccola?" Gli diedi uno schiaffo sul ginocchio.
"Brutto idiota." Lui rise mi baciò la testa.
"Dammi le mani." Me le porse e andai in bagno a prendere un asciugamano, la bagnai con l'acqua e corsi in camera.
"Ti farà un po' male.." annunciai.
Lui si mise una mano sul petto e fece uno sguardo sguardo dignitoso.
"Io sono un ragazzo forte, ricordatelo."
Alzai gli occhi al cielo e gli misi l'asciugamano sopra le ferite.
Lui la ritrasse subito. "Porca Puttana Alyce!" Sbraitò.
Scoppiai a ridere. "Eh menomale che eri un tipo forte!" Dissi mettendomi le mani sulla pancia cercando di smettere di ridere.
Mi squadrò e poi si soffermò sui miei occhi.
"Tu mi rendi debole." Sostenni il suo sguardo. "Non pensavo così tanto."
Mi osservò serio. "Fai anche di peggio."
Finii di fasciare le nocche rotte e sollevai la testa.
"Tipo?" Lui sospirò, chiuse gli occhi. "Mi fai diventare una persona migliore, e ora penso che il tempo che ho passato con te, ha cambiato per sempre ogni parte di me."
Quelle parole mi stupirono, non me le aspettavo.
Mi sedetti accanto a lui. Mentre cercavo di elaborare una risposta altrettanto sospendente, venni interrotta da delle voci.
Erano Allison e Dylan.
"Forse Daniel e Alyce si amano proprio da quel tremendo momento in cui hanno sentito l'impossibilità del loro amore. Si amano, ora, perché si sono già lasciati senza neanche saperlo."
Ma di che parlavano ? Io e Daniel innamorati ? Era una cosa impossibile.
Daniel non provava amore, tranne che per se stesso.
"Hai sentito ?" Gli domandai una volta cessate le voci.
"Cosa?" Chiese lui sdraiandosi.
Non capivo se stava fingendo o se veramente non scesa sentito nulla.
Decisi di far finta di niente. "Nulla, tranquillo."
Lui annuii. Intanto la festa era ormai terminata.
Guardai l'ora. Le 04:35. L'indomani saremmo dovuti andare a scuola, e io ero sfinita.
Mi distesi sul letto a pancia in giù e chiusi gli occhi.
"Daniel sono stanca.." lui mi accarezzò la schiena e si sdraiò con me.
"Dormi piccola." Mi diede un bacio sulla spalla e mi trascinò accanto a lui.
Mi addormentai senza pensieri.
Il mattino dopo mi svegliai con un ora di anticipo.
Fantastico! Davvero fantastico!
Mi voltai dall'altra parte del letto. Daniel era girato con la faccia verso di me e dormiva profondamente.
Era così rilassato. Non sembrava per niente il ragazzo stronzo che avevo conosciuto ormai quattro mesi fa. Era veramente cambiato, e, sinceramente, ero felice di esserne io la causa.
Mi alzai dal letto cercando di non far rumore e mi diressi in bagno.
Entrai in doccia e mi lavai velocemente. Dopo essermi lavata e truccata,
-stranamente- tornai in camera e scavai nell'armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi.
Alla fine optai per un jeans azzurro chiaro e un maglioncino leggero giallo.
Mi legai i capelli in uno chignon disordinato ma comunque abbastanza decente e mi misi le delle converse semplici nere.
"Buongiorno pulcino!" Sentii dire dietro di me.
"Pulcino? Da quando mi chiami pulcino?" Domandai a Daniel che nel mentre si era seduto sul bordo del letto.
"Da quando ti ho visto con quel maglione."
Rispose in modo ovvio lui.
"Ti sta bene però." Concluse poi.
Gli sorrisi e lo ringraziai. "Dai Dan, vatti a preparare sennò arriviamo in ritardo."
Dissi cercando di prenderlo per il braccio tendando ti farlo alzare. Lui rise e si alzò di colpo facendomi cadere.
"Ahia! Brutto stupido mi hai fatto far male!" Gridai.
Mi aiutò ad alzarmi e mi diede una sculacciata nel sedere. "Ma dai che non ti sei fatta niente."
Gli tirai i capelli e corsi giù.
"Piccola stronza!" Urlò seguendomi al piano di sotto.
Mi raggiunse, mi prese per un braccio e mi trascinò contro di lui.
"Con me non scappi." Disse sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
A quel punto, Allison scese giù.
"Ehi voi!" Venne verso di noi. "Pronti?" Annuimmo entrambi.
Ci dirigemmo verso la porta e una volta usciti, entrai in macchina con Daniel.
Cominciai a pensare al discorso fra i miei due migliori.
Era tutto così strano!
Io e Dan avevamo legato molto nell'ultimo periodo.
In poco tempo diventò una delle persone più importanti della mia vita. Ma lo divenne così tanto da farmi innamorare ? Non ne avevo la minima idea.
Tornai alla realtà grazie a Daniel che, con delicatezza mi accarezzò il ginocchio.
"Cosa succede Alyce?" Mi domandò lui guardandomi.
"Eh? Niente, ero immersa nei miei pensieri."
Lui mi sorrise ma non rispose.
Una volta arrivati davanti a scuola, scesi dalla macchina e mi avvicinai a Dan.
In una frazione di secondo migliaia di occhi erano puntati verso di noi.
In lontananza vidi Nathan zoppicante, aveva la faccia piena di lividi e graffi.
Mamma mia! L'aveva conciato proprio male.
Quando incrociò il mio sguardo, fece una smorfia palesemente arrabbiata e ci venne incontro.
Daniel se ne accorse e si irrigidì.
C'è lo ritrovammo davanti e mi fissò.
"Tu sei proprio una Troia! Un giorno riuscirò a prendermi ciò che mi spetta!"
Rimasi allibita da quelle parole. Ma perché c'è l'aveva con me ?
Daniel mi prese per il braccio e mi spinse dietro di lui.
'Ti proteggerò sempre' mi aveva detto, e infatti, eccolo qua, davanti a me, a farmi da scudo.
"Non ti sono bastati i pugni di ieri ?" Daniel strinse i pugni, le nocche gli diventarono bianche.
Nathan fece un sorriso beffardo. "Non mi hai neanche sfiorato."
A quel punto sentii la risata fragorosa di Dan e poi un tonfo incredibile.
Nathan era a terra, probabilmente svenuto.
"Adesso ti ho preso in pieno." Annunciò lui.
Si voltò dalla mia parte e mi accarezzò la guancia, mi prese per mano e ci dirigemmo entrambi verso le scale che portavano a scuola.
Mentre ci avvicinavamo all'entrata gli dissi "perché l'hai fatto Dan? Non ne valeva la pena.."
Lui si bloccò e mi osservò serio. "Per te ne vale sempre la pena."
Sussultai.

Spazio autrice!
Allora ragazze, come pensò abbiate capito tutti, fra Daniel e Alyce sta incominciando a nascere qualcosa!❤️
So che in molte di voi non vedevano l'ora hahaha.
-cosa ne pensate di questo capitolo?
-Il discorso di Al e Dylan avrà riscosso qualcosa nel cuore di Alyce ?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una 🌟 se il capitolo vi è piaciuto!

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora