CAPITOLO 10

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PROSPETTIVA DANIEL.
Questa ragazza, così insicura e chiusa in se stessa, aveva fatto capolino nella mia vita. Lei è stata la prima, la prima a tenermi testa, mi ha affrontato, mi ha odiato e probabilmente mi odia ancora, ma, in questo momento, non desidero altro che godermi tutto questo, qualsiasi cosa sia.
Lei è speciale, è diversa, mi fa provare emozioni diverse.
Questa piccola rompi palle mi è entrata dentro a piccoli passi e, ormai, è troppo difficile mandarla via.
Non sono il ragazzo che lei merita. Non sono nessuno.
Ma gliel'ho promesso, l'avrei protetta sempre.
Sono uno stronzo, un grandissimo stronzo a dire la verità, ma a lei non gliene è importato mai.
Quando la baciai sentii emozioni mai provate, mi faceva quasi paura. Ero terrorizzato da quei sentimenti.
Sentii qualcuno urlare sulla soglia della porta.
Mi scostai da Alyce e guardai Brittany incazzato più che mai.
Mi girai verso Alyce, mi guardava, con quegli occhioni così grandi e blu.
Smisi di fissarla quando vidii con la coda dell'occhio Brittany corrermi in contro con la mano alzata. Gli bloccai il polso e glielo abbassai.
"Cosa vuoi Brittany ?" Dissi io guardandola male.
Lei si arriccio una ciocca di capelli biondi fra le dita.
"Pensavo che potessi farmi un compagnia" disse lei mordendosi il labbro, fece uno sguardo provocante.
Mi faceva ridere.
Feci un sorriso sarcastico. "Brit, va via" non ci credevo ancora. Avevo appena detto a Brittany di andare via, avevo appena cacciato la mia macchina del sesso personale solo per Alyce.
Lei mi guardò e sbuffò.
"Sei proprio uno stronzo" alzai gli occhi al cielo.
"Ho sentito di peggio." Fece il muso e se ne andò.
Mi alzai e andai a chiudere la porta, a chiave stavolta.
Alyce rimase zitta tutto il tempo.
"L'hai appena sbattuta fuori ?" Disse mettendosi seduta mentre alzava un sopracciglio.
Annuii. "Pare di sì"
Non sapevo che fare. Dovevo andarmene ? O restare qui con lei ?
Alyce mi precedette e mi porse la stessa domanda che pensai io.
"Resti qua o vai via?" La guardai. Quegli occhioni mi imploravano di restare, ormai ero riuscito a capirla.
In tutta risposta le sorrisi e mi misi accanto a lei.
Si mise su un fianco e di istinto l'attirai a me e l'abbracciai.
Lei è stata la prima ragazza con cui ho dormito, è molto probabilmente l'unica.
La festa stava proseguendo tranquillamente, e, quando si addormentò scesi di sotto per andare da Al.
La trovai ancora con Dylan. Quello è sempre fra le palle.
Lo ignorai. Guardai Al. "Sta dormendo" lei mi sorrise.
"Ti fermi qui come l'altra volta?" Mi chiese lei.
Stavo per risponderle ma Dylan interruppe la nostra conversazione.
Strano!
"Hai dormito con lei?" Mi chiese Dylan rosso di rabbia.
Feci un ghigno. "Si, e allora ? Qual'è il tuo problema?"
Lui sospirò. "Tu la farai soffrire"
Aveva ragione, ma non spettava a lui scegliere gli amici di Alyce.
"Tu mi sottovaluti troppo" dissi puntandogli un dito contro.
"E ti sorprendi anche?" Sbuffai irritato.
Mi diressi di sopra e ignorai Dylan che mi continuava a chiamare infondo alle scale. Quando aprii la porta Alyce dormiva. Mi tolsi la maglietta nera e i jeans.
Rimasi in boxer e cercai di sdraiarmi senza fare casino.
Non appena mi distesi Alyce mi abbracciò.
Sorrideva mentre dormiva, la guardai per un po', poi dopo poco, mi addormentai con la sua testa sul mio petto.
Mi svegliarmi con Alyce che mi tirava i capelli per svegliarmi. Perfetto, inizia proprio bene la giornata.
Aprii gli occhi.
"Buongiorno anche a te" gli dissi.
"Perché sei in boxer ? E perché sei qua ?" Merda. Non si ricordava niente.
La guardai negli occhi mentre faceva avanti e indietro per tutta la camera.
"Non dirmi che..." mi venne in contro brusca. Mi alzai di scatto e la fermai.
"No Alyce, cazzo ma per chi mi hai preso ? Non abuserei mai di te!"
Lei mi guardò storta.
"Tu sei imprevedibile" cosa ? Pensava che io l'avessi stuprata?
La rabbia ebbe la meglio sulla gentilezza.
"Ma che cazzo dici ?! Tu sei completamente fuori di testa, mi hai chiesto tu di restare cazzo!"
Lei sgranò gli occhi. "Bugiardo!!" Disse puntandomi un dito contro.
La guardai male. Non potevo crederci, ma che problemi aveva ?
"Mi hai anche baciato" gli dissi.
Si mise ad urlare. "E perché non mi hai fermato ?! Brutto idiota!" Mi strattonai i capelli.
"Si che ti ho fermato! Ma tu non ne volevi sapere di smettere!"
"Non ci credo" mi disse lei.
Basta, ne avevo avuto abbastanza. Presi i miei vestiti, mi misi i pantaloni e scesi a petto nudo giù dalle scale.
Lei mi seguì. "Dove vai ?" Mi girai e la guardai con tutto l'odio possibile e immaginabile.
"Lontano da te" me ne andai sbattendo la porta.
Incredibile! Davvero incredibile! Questa ragazza mi mandava fuori di testa! Mi faceva impazzire cazzo.
Avevo bisogno di distrarmi, quindi, chiamai l'unica persona che sarebbe stata disponibile.
Rispose quasi subito.
"Ehi Amore, dimmi." Mi vennero i conati di vomito per quel nomignolo a dir poco orribile.
"Sto arrivando." Brittany fece un urlo di gioia.
"C'è anche Jessica, va bene?" Feci una risata.
"Va benissimo"
Arrivai a casa di Brittany e lei mi accolse subito in mutande e in reggiseno. Perfetto.
Era molto magra, e aveva il seno rifatto. Classico fisico perfetto.
Non mi faceva impazzire, ma non se la cavava male a scopare.
Mi tolsi la maglia e la baciai subito, la portai fino al divano e le slacciai il reggiseno, le mie labbra passarono dal suo collo ai capezzoli, ma poi, il mio telefono squillò.
Lei grugnì nervosa e io mi staccai per rispondere.
"Dobbiamo vederci." Tuonò Dylan.
Sbuffai. "È davvero così importante?" Dissi io con una nota di nervosismo.
"Devo parlarti di Alyce" sgranai gli occhi. "Cosa le è..." non riuscii a finire di parlare perché lui aveva già chiuso la chiamata.
Mi alzai di colpo. "Ehi,ma che fai?" Mi disse Brittany rimettendosi il reggiseno.
"Niente che ti interessa" mi misi la maglia e uscii da casa sua di corsa.
Dylan mi inviò un messaggio con su scritto il luogo di incontro.
Arrivai in meno di 3 minuti al bar da lui indicato e lo vidi in lontananza seduto su una sedia con una birra in mano.
Gli corsi in contro. "Cosa le è successo?" Gli dissi con il cuore a mille.
Si scolò il resto della birra in un solo sorso.
"Sei proprio un coglione" disse dopo un po'.
Eh?
"Perché ?" Lui mi guardò infuriato.
"Ti ha visto Daniel, ti ha visto andare da Brittany"
Sbiancai. Come cazzo era possibile ?
"Come ha fatto a scoprirlo ?"
Fece una risata sarcastica. "Ti ha visto brutto idiota, dopo che te ne sei andato lei ti ha seguito ma non ti sei accorto di niente, quando ti ha visto baciare Brittany è scappata via" lo guardai.
Provai un enorme senso di colpa, mi sentii male per lei.
Il mio orgoglio prevalse sulle mie emozioni.
Lo guardai con indifferenza. "Beh, lei non è nulla per me, non mi importa di ciò che pensa di me, posso fare ciò che voglio"
Poco dopo mi ritrovai a terra, qualcuno mi aveva fatto cadere dalla sedia, mi girai pronto a ribattere ma rimasi di sasso quando la vidi li, con le lacrime agli occhi.
"Non mi cercare mai più."

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora