CAPITOLO 42

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PROSPETTIVA ALYCE
Era stato il mio primo tatuaggio.
"L'amore più giusto è quello sbagliato" era la frase che più ci rispecchiava.
Era la persona sbagliata per me. Era uno stronzo, mi aveva fatto soffrire. Era un ragazzo dannato e pieno di odio verso se stesso e verso gli altri.
Avrei potuto mandarlo al diavolo e cercare una vita più semplice. Avrei potuto, invece l'ho preso per mano.
Tanto ci saremmo mancati, tanto ci desideravamo ancora, tanto a volte bisogna rimboccarsi le maniche e salvarli certi amori.
Dan sembrava stupefatto da quel tatuaggio e io sorrisi spontanea. "Cazzo Alyce, è bellissimo!" Esclamò venendomi in contro. Mi accarezzò piano il tatuaggio e io sussultai sorpresa da quel gesto.
Si girò verso di Fabian e gli diede una pacca affettuosa sulla spalla. "Sei stato un grande, grazie ancora."
Prese le mie stampelle e me le passò aiutandomi ad uscire.
Una volta in macchina, Daniel si girò dalla mia parte e mi diede un bacio.
"Sei fantastica, lo sai?" Arrossii e lui sorrise.
Durante il tragitto per tornare a casa parlammo animatamente sulla scuola e delle prossime feste che si sarebbero fatte.
Quando arrivammo a casa ci dirigemmo in camera e chiesi a Dan di aiutarmi a studiare biologia per il compito che ci sarebbe stato l'indomani.
Studiammo per tutto il pomeriggio e finalmente, dopo ore e ore di studio, crollai sul letto. Daniel mi raggiunse e si mise sopra di me.
Iniziò a solleticarmi il collo con il naso e io sghignazzai.
"Dan mi fai il solletico!" Esclamai. Lui continuò a farlo lo stesso.
Sentii la sua mano scendere verso la mia pancia.
Le sue labbra fecero un ghigno sul mio collo.
Iniziò a giocherellare con l'elastico delle mie mutande.
"Vediamo se ora ti faccio il solletico." Mi sussurrò all'orecchio mordendomi piano il lobo.
Mi posò leggeri baci lungo la spalla e poi passò alle labbra.
A quel punto, la sua mano si fece strada nel mio intimo. Trattenni il respiro e deglutii.
Sussultai quando sentii il suo dito entrare dentro di me.
"Non ridi più piccola?" Non riuscivo a rispondere. Iniziò a muoversi piano entrando e uscendo da me.
Mugolai di piacere. Dio, quant'era bello!
Chiusi gli occhi e lui mi baciò. "Dovresti vederti piccola, sei così dannatamente bella e sexy." Arrossii leggermente e lui iniziò a muoversi più velocemente.
"Dan.." Sussurrai. Lui mi guardò interrogativo.
Cosa stavo per fare ?
Tolsi delicatamente la sua mano da dentro le mie mutande e lo feci sdraiare sul letto.
Mi misi a cavalcioni su di lui e lo guardai negli occhi.
"Cosa vuoi fare Alyce?" Mi domandò con una nota di desiderio.
Non sapevo neanche io cosa volevo.
Lo baciai. Inizialmente fu un bacio lento, dolce, ma, poco dopo si fece più passionale. Sapevo che mi voleva.
I brividi, quei maledetti brividi mi ritornarono e mi pervasero il corpo. Il fuoco bruciava lento la mia anima mentre il desiderio di lui cresceva.
Gli sfilai la maglia e lui mi aiutò alzandosi un po' dal materasso. Subito dopo tornò a baciarmi.
"Cazzo Alyce...sei una tortura." Mi scostai dalle sue labbra e iniziai a scendere sul suo collo, per poi finire lentamente sul suo addome. Il respiro di Daniel era irregolare, quasi affannato.
Ero felice di avere questo potere su di lui. Dan era mio.
Gli abbassai i pantaloni e lui mi aiutò a toglierli;
Notai subito il rigonfiamento dentro i suoi boxer e, istintivamente la mia innocenza mi fece arrossire.
"Voglio fare anche io qualcosa per te Dan.." Mi guardò e sorrise. "Tutto quello che vuoi piccola, sono tuo."
Quelle parole mi incoraggiarono e gli sfilai i boxer.
Tornai a baciarlo. Le sue labbra erano così morbide, le nostre lingue si appartenevano.
Quando mi sentii pronta gli presi il membro in mano e iniziai a muovere piano la mano su e giù.
Lo sentii gemere sulla mia bocca. Aprii gli occhi e mi guardò.
"Cazzo Alyce.." Gemette. "Tu-tu sei passione e tormento allo stesso tempo."
Mi mise una mano dietro la nuca e mi baciò con più foga.
Appena presi sicurezza iniziai a muovere la mano più velocemente.
Mugolò di piacere. Era il suono più bello che avessi mai sentito.
Lo sentii irrigidirsi sotto il mio tocco, era arrivato al culmine. Mi baciò il collo, lo mordicchiò piano e chiusi gli occhi. Gemette su di esso.
Venne dicendo il mio nome. Il mio cuore prese vita sentendo il suo tono così dannatamente bello e sexy.
Mi sdraiai sopra il suo petto nudo e mi strinse forte. Aveva l'affanno. Le sue guance erano arrossate e le labbra rosse.
Iniziò ad accarezzarmi la schiena e io chiusi gli occhi cercando di godermi quel momento. Il suo cuore batteva forte sotto la mia testa.
"Ehi piccola." Mi chiamò dopo un interminabile e piacevole silenzio.
Alzai la testa dai suoi addominali scolpiti e lo guardai negli occhi, mi ci perdo dentro.
"Ehi." Risposi dopo un po'.
Sentivo il bisogno di chiedergli com'era andata.
"Ehm..è andata male?" Lui mi guardò e sorrise. "Stai scherzando cazzo? È stata la sega più bella di tutte!" Arrossii davanti alla sua volgarità e lui mi pizzicò le guance.
"Meglio di come te lo facevano le altre?" A quel punto il suo sguardo si fece serio.
Mi fece sedere sul materasso e si girò dalla mia parte per osservarmi meglio.
"Con tutte le altre facevo sesso Alyce, mentre con te...con te invece, farò l'amore."
Rimasi di sasso per quelle parole. Era la cosa più bella mia sentita.
Gli guardai i tatuaggi, molti sembravano fatti senza un senso logico, sembravano fatti giusto per avere la pelle macchiata di inchiostro.
In mezzo a tutti quei tatuaggi ne trovai uno che mi saltò subito all'occhio.
Era sul suo petto, vicino al cuore. 'È colpa dei sentimenti. Fanno troppo male, a un certo punto li ho spento.'
Quello che più nascondeva era ciò che rivelava il vero se stesso.
"Ti ha fatto male?" Gli domandai cauta. Aggrottò la fronte cercando di capire il perché di quella domanda.
Avevo bisogno di risposte, dovevo sapere chi era il vero Daniel Carter.
"Ne ho fatti così tanti che ormai non sento più dolore." Mi rispose lui.
"Cosa significa per te ?" Si irrigidì di colpo. Mi dispiace ammetterlo in difficoltà, ma dovevo sapere.
"Alyce.." Mi avvisò in tono serio. "Stai facendo troppe domande." Feci per rispondere ma mi ammonì subito. Si girò dall'altra parte e non mi degnò neanche di uno sguardo.
Non dovevo scoraggiarmi. "Dan, devi parlare!" Lui si girò di scatto e mi guardò con gli occhi piano di rabbia. "Perché devi sempre insistere!" Si alzò dal letto e si vestì.
"Dove vai?" Gli domandai reggendomi sui gomiti.
"Lontano da te." Rispose lui e uscì dalla camera.
Il mio cuore perse di un battito.
Presi le stampelle e scesi anche io. Lo seguii giù per le scale. "Dan.."
Non si degnò di girarsi e se ne andò sbattendo la porta.
Ma che problema aveva ? Non poteva tenermi all'oscuro per sempre!
A quel punto qualcuno fece capolino in casa e pensai che fosse Daniel, ma quando andai ad assicurarmi che fosse lui, ci rimasi male. Era solamente Allison.
Puntò un pollice dietro di se indicando l'auto di Daniel che se ne andava e alzò un sopracciglio.
"Ha il ciclo per caso?" Mi sono diretta sul divano e mi sono presa il volto fra le mani.
"Gli ho solo fatto una domanda Al, e lui ha reagito così!" Esclamai esasperata.
Si mise accanto a me e mi accarezzò la schiena. "Daniel è fatto così Al, è una parte di lui che non può cambiare, dagli tempo, piano piano si aprirà."
"Non credi che gliene abbia dato già troppo?" Risposi io. Volevo sapere cosa nascondeva.
"È Daniel Carter, Alyce! Lui si distingue da tutti." Beh, in fondo aveva ragione, ma non riuscivo a capire il perché non mi raccontasse del suo passato.
"Hai ragione, ma tutto questo è frustrante." Lei si avvicinò di più a me.
"È un ragazzo arrabbiato con il mondo, soffre tanto anche se non te lo mostra, lotta continuamente con i demoni che gli hanno occupato il cuore. Per lui, quello che gli fai provare tu sono emozioni e sentimenti nuovi, ha paura di portarti nel suo vortice di rabbia con lui.
Devi comprenderlo e lasciargli tempo." Annuii debolmente e tirai su col naso.
Mi diressi in cucina e presi un bicchiere pieno d'acqua. Lo bevvi tutto in un sorso e quando tornai in soggiorno Al non c'era. Era sicuramente andata in camera sua. Feci lo stesso.
Mi sdraiai sul letto nella speranza di prendere sonno, anche se sapevo che non ci sarei mai riuscita senza Dan.
Il telefono mi vibrò sul comodino e lo presi al volo.
'Apri questa dannata porta, mi manchi.'

Spazio autrice.
ciao ragazze!
Come avete letto ecco un altro capitolo un po' spinto. Finalmente Alyce si fa avanti!
-Cosa tormenterà Dan?
-Allison avrà ragione ?
-Alyce riuscirà a scoprire cosa gli è successo a Dan in passato?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!

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