Oh merda.
James si mise vicino a me e rimasi spiazzata.
Mi mise sotto il suo braccio e io me lo scrollai di dosso. Mi guardò male.
"Cos'è, non sono abbastanza all'altezza per te pasticcino?" Sostenni il suo sguardo senza mostrare alcun timore.
"Di solito la merda la pesto, non ci faccio una passeggiata assieme."
Gli feci l'occhiolino e mi voltai verso la lavagna intenta a seguire quello che il professore stava dicendo.
James non mi degnò di uno sguardo per tutta la durata delle due ore. Meglio così, non avevo intenzione di avere a che fare con lui, mi bastava già sua sorella.
Appena la campanella suonò mi alzai tranquillamente e mi diressi fuori dall'aula. Feci per andare verso il mio armadietto ma mi sentii tirare per un polso.
Alzai gli occhi al cielo immaginando già chi fosse.
James mi accantonò al muro e io feci un grugnito di dolore.
"Che vuoi James?" Gli domandai io. Lui sogghignò, ma sembrava parecchio sorpreso dalla mia indifferenza.
"Non sei una ragazza facile come ti aveva descritto mia sorella, hai le palle Walker." Cercai di scostarmi da lui ma mi imprigionò con le mani ai lati della testa.
Merda. Feci un sospiro cercando di calmarmi. "Forse stava descrivendo il riflesso di se stessa, è lei la troia qua."
Lui non sembrò infastidito da quelle parole. Si avvicinò di più a me, fin troppo.
Dovevo fare qualcosa. Abbassai lo sguardo e vidi le sue gambe leggermente divaricate, perfetto.
Con tutta la forza che avevo in corpo, gli tirai un calcio fra di esse.
Si scostò da me e cadde at terra indolenzito. Iniziai a correre cercando di andare nel corridoio di Daniel e Brandon per non rimanere sola.
C'ero quasi, mancava poco. Mi girai istintivamente e vidi James dietro di me che sorrideva.
"Non pensare di passarla liscia, sta volta l'hai fatta grossa."
Mi riappiccicò al muro e io deglutii a fatica.
Chiusi gli occhi sperando con tutta me stessa che qualcuno venisse ad aiutarmi.
"JAMES." Sentii urlare. Aprii gli occhi di scatto.
Brandon e Daniel erano lì.
Brandon corse verso di lui e lo strattonò all'indietro, mentre Dan venne verso di me.
"Piccola, stai bene?" Annuii.
"Ti ha toccata?" Domandò preoccupato. Scossi la testa incapace di parlare.
Guardai da sopra la sua spalla e vidi Brandon che lo sbatteva contro il muro.
"Amico, questa volta l'hai fatta grossa, nessuno tocca la mia bambolina!" Gli sferrò un pugno dritto sul naso.
Daniel mi lasciò un leggero bacio e corse ad aiutare l'amico.
La folla era ormai accalcata su di loro. Daniel e Brandon lo presero e lo portarono nel bagno degli uomini.
Rimasero lì per cinque minuti, ma in quel poco tempo l'avevano devastato.
James uscì con il sangue che gli colava dal naso e zoppicava leggermente.
Mentre se ne stava andando si girò a guardarmi e mimò con le labbra uno 'scusa'.
Poco dopo uscirono Dan e Brandon e io gli corsi in contro.
Daniel mi abbracciò forte e mi baciò la testa accarezzandomi la schiena. Brandon invece mi fece un vago sorriso.
Puntai il dito verso l'uscita dove prima c'era James.
"L'avete ridotto proprio male eh." Daniel mi osservò attentamente.
Brandon scoppiò a ridere. "Puoi giurarci bambolina."
"Io l'avevo avvisato piccola, e poi, solo io posso sbatterti al muro."
Sorrisi. Lui mi accarezzò la guancia e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
Dietro di noi, Brandon stava fingendo di avere dei conati di vomito.
"Idiota." Lui mi strattonò via da Dan e mi abbracciò.
"Anche io merito le tue coccole bimba!" Appiccicai letteralmente la faccia al suo petto e chiusi gli occhi circondandogli la vita.
Alzai lo sguardo e vidi Dan guardare male Brandon. "Hai finito di importunare la mia ragazza?" Lui scoppiò a ridere.
"Mi meritavo un abbraccio!" Fece il broncio.
Daniel scosse la testa ridendo. "Coglione."
Brandon gli fece l'occhiolino. "Sempre."
La campanella del pranzo suonò e ci guardammo tutti e tre.
"Pizza?" Mi dissero entrambi.
"Io non posso uscire dalla scuola." Risposi.
"Ehi, non per altro sono il figlio del preside, e poi sei con noi, ti faranno uscire sicuramente!" Rispose Brandon.
Mi arresi ai loro sguardi supplicanti e ci dirigemmo tutti e tre verso l'uscita.
Amavo l'alchimia che si era creata fra noi. Eravamo diventati inseparabili, nessuno riusciva a dividerci.
Eravamo i tre moschettieri, sempre insieme.
Entrammo nel locale di fronte alla scuola e ci sedemmo in un tavolo appartato in fondo al ristorante.
Il cameriere prese gli ordini e, dopo che se ne fu andato iniziammo a chiacchierare tranquillamente.
Sentimmo il tintinnio della campanella della porta aprirsi e da essa entrò un ragazzo.
Era alto, ben piazzato, i capelli pettinati a spazzola e gli occhi neri.
"Oh cazzo." Mi girai di scatto. Daniel era sbiancato e Brandon, che aveva pronunciato quelle parole era spiazzato.
"Che succede?" Domandai a voce troppo alta attirando lo sguardo di quel ragazzo misterioso.
Lui ci squadrò e si soffermò su Dan.
Quando lo vidi avvicinarsi lo vidi sempre più preoccupati.
"Guarda un po' chi si rivede! Ciao Carter!" Gli diede una pacca sulla spalla e fece un cenno all'amico. "Brandon!"
Si soffermò su di me e mi tese una mano. "Piacere, Aiden." Stavo per rispondere quando vidi che c'era qualcun altro dietro di lui, o meglio, qualcun'altra.
Era minuta, magra e con una minigonna cortissima nera, portava un top rosso e delle scarpe nere con il tacco. I suoi capelli erano verdi sulle punte, il trucco intorno agli occhi era di un nero pesante, i piercing davano il tocco finale da mostro da laboratorio.
Mi zittii mentalmente. Mai giudicare prima di conoscere.
"Alyce." Risposi infine a quel ragazzo.
Quella ragazza stava fissando letteralmente Daniel.
Ma che voleva?
"Ehi Dan, finalmente ci rincontriamo" Disse lei avvicinandosi a lui stuzzicandogli il colletto della maglietta.
Al diavolo il 'non giudicare prima di conoscere', era una troia.
Lui deglutii rumorosamente e se la tolse di dosso.
"Dan, è un'altra delle tue puttanelle?" Disse quel tizio di cui non mi ricordo il nome rivolto a me.
"No." Daniel aggrottò la fronte.
Questo suo presunto amico mi accarezzò la guancia e io mi scostai leggermente finendo addosso a Brandon che mi sostenne e mi trascinò con la sedia accanto a lui.
Mi cinse le spalle e assunse la stessa espressione di Daniel.
Ma che stava succedendo?
"Ah, te la scopi anche tu?" Brandon lo guardò male e affondò le dita nella mia vita.
"Nessuno qua scopa nessuno, ora è meglio che tu te ne vada."
Mi girai verso la ragazza che guardava Dan con gli occhi da cerbiatta.
Bene, mi aveva rotto.
Misi i gomiti sopra il tavolo e mi presi la testa fra le mani.
"E tu non ti presenti?" Le domandai torva.
Fece un ghigno e mi guardò a sufficienza.
"Piacere, sono la ex fidanzata di Daniel."Ciao ragazze!
Ecco a voi un nuovo capitolo. Altre sue persone sono entrate a far parte della vita di Alyce.
-Cosa succederà?
-Alyce riuscirà a capire chi è quella ragazza e cosa vuole da Dan?
-Cosa succederà fra i due?
-James sarà davvero quello che voi credete che sia?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!
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L'amore più giusto è quello sbagliato
RomansaCOMPLETA Esiste, esiste la persona fatta per noi, quella giusta, quella che porta il nostro stesso segno, quella persona che quando si congiungerà a noi, ci renderà finalmente completi. La storia di Alyce e Daniel, l'uno l'opposto dell'altro, eppure...