CAPITOLO 44

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Ero rimasta un po' sorpresa da quelle parole.
Vide la mia preoccupazione e mi strinse a se. "Cosa succede piccola?" Quelle parole mi scaldarono il cuore. Riusciva a capirmi anche senza che io parlassi.
"È solo che ho paura Dan..." Risposi sinceramente, non volevo mentirgli. Lui mi accarezzò una guancia e mi sorrise. "Piccola, tranquilla, non ti ho chiesto di farlo, io sto con te perché ti amo, non perché voglio scoparti.Ti aspetto." Fece una breve pausa. "No aspetta non fraintendere, voglio scoparti eccome, ma solo quando lo vorrai tu!" Scoppiai a ridere. "Sei proprio stupido sai?" Lui mi sorrise e mi baciò la fronte.
A quel punto il telefono di Daniel fece un trillo e lo schermo si illuminò.
Era Brandon. Lesse il messaggio e poi girò il telefono verso di me.
'Ehi coglione, stasera c'è una festa stra figa alla confraternita, porta anche la mia bambolina😉'
Quando lessi 'la mia bambolina' mi sfuggì un sorriso.
Sapevo quanto Brandon tenesse a me, e anche io gli volevo molto bene.
"Andiamo?" Gli domandai. Lui annuì. "È da tanto che non andiamo a una festa." Si alzò e si diresse in bagno.
Andai verso la camera di Al per avvisarla e la vidi con Dylan che studiavano. "Ehi ragazzi! Vi va di venire a una festa?" Loro si guardarono un secondo e ghignarono entrambi. "Certo."
"Ci vediamo la." Dissi a loro sorridendo e chiudendo la porta.
Andai in bagno e vidi con sorpresa che Dan era appena uscito dalla doccia.
Era a torso nudo e io non potei fare a meno di guardarlo. "Mi consumi se mi guardi così." Esclamò lui. Che vanitoso!
"Idiota." Varcai la porta del bagno e mi tolsi la maglia.
Lui mi squadrò mentre mi spogliavo rimanendo solo in intimo.
"Mi consumi se mi guardi così." Feci l'eco io. Lui alzò un sopracciglio.
"Zitta pulcino." Mi guardai le mutande e il reggiseno e notai che erano di pizzo giallo.
Mi spiaccicai la mano sulla fronte e scossi la testa.
Lui scoppiò e ridere e mi abbracciò da dietro. Mi diede una pacca sul sedere e feci un gridolino.
"Forza piccola, altrimenti arriviamo in ritardo." Annuii e tirai la tenda mentre mi toglievo l'intimo.
"Ti vedo!" Esclamò poi. Merda.
Mi ero dimenticata che la tendina della doccia era trasparente.
Istintivamente mi coprii e lui scostò la tenda e mi tolse le mani dal mio corpo.
Scosse la testa.
Non servivano parole, il suo sguardo diceva tutto. Mi rilassai leggermente e aprii il soffione della doccia.
Ci rimasi per circa dieci minuti cercando tranquillizzarmi al massimo.
Quando uscii, mi misi l'accappatoio e mi diressi in camera. Vidi dei vestiti appoggiati sul letto, sicuramente scelti da Dan.
Guardai ciò che Dan aveva preso per me e rimasi stupefatta, aveva davvero buon gusto.
C'erano una gonna bianca lunga fino a metà coscia con le balze e una maglietta a maniche lunghe blu scuro senza spalline.
Indossai subito gli abiti e mi misi delle scarpe con il tacco del medesimo colore della maglia.
Mi arricciai i capelli sulle punte e mi misi un filo di mascara. Quando scesi giù, Dan era già lì ad aspettarmi.
Rimase sbalordito nel vedermi.
"Sono proprio un bravo stilista." Disse lui fischiando.
Risi e mi avvicinai di più a lui. Anche con questi tacchi alti che davano il voltastomaco non riuscivo a raggiungerlo, lui se ne accorse e sorrise.
"Nanetta." Misi il broncio e Daniel mi baciò.
"Andiamo?" Domandò poi. Annuii e ci dirigemmo alla sua auto.
Quando arrivammo alla confraternita era già tutto pieno. Rimasi di sasso.
Entrammo spintonando la gente e in lontananza, seduti sui divani, vidi Al e Dylan.
Li indicai a Dan e ci avvicinammo a loro.
Daniel mi prese per mano e ci sedemmo con loro. Iniziammo a chiacchierare finché non sentimmo qualcuno chiamare il mio ragazzo.
Ci girammo tutti e quattro e quando mi ritrovai davanti quel ragazzo, rabbrividii.
Era alto poco più di Daniel, aveva i capelli castani ricci e gli occhi azzurri trasmettevano rabbia. Era molto robusto, metteva i brividi, sembrava un buttafuori di una discoteca. Aveva un'aria vagamente familiare, ma non riuscivo a capire da dove veniva.
"Sei Daniel Carter?" Domandò.
Dan aggrottò la fronte e lo guardò dritto negli occhi, non sembrava per niente impaurito.
Si alzò e si mise a un passo da lui. "Si, sono io, che vuoi?" Alzò il mento in segno di sfida.
Quando lo vidi ricadere a terra urlai spaventata.
"Prova a fare del male a mia sorella Brittany e ti ammazzo." Spalancai gli occhi.
Era il fratello di Brittany...
Vidi il pugno di questo mostro alzarsi e io mi buttai sopra Daniel per non farlo colpire.
Chiusi gli occhi e li strinsi forte preparandomi al colpo. Quando non sentii niente ne aprii uno dei due. Si era bloccato. Aveva la bocca aperta, il suo sguardo si era addolcito. Metteva i brividi.
"Ehi bocconcino, io sono James."
Sorrise. Oh mio dio.
Mi strinse la mano e io la ritrassi spaventata.
Daniel mi alzò da lui e lo guardò minaccioso. Aveva il volto pieno di sangue. Il mio cuore perse di un battito.
"Sta lontano dalla mia ragazza." Disse lui secco.
Questo James fece un ghigno e mi prese per il braccio alzandomi. Cercai di divincolarmi, ma era troppo forte. Mi prese il mento con una mano e mi girò bruscamente dalla sua parte. "Ah, quindi questa sarebbe la tua ragazza eh?" Domandò lui.
Dan mi trascinò contro il suo petto. "Si, esatto, e se non l'hai capito te lo ripeto." Mi strinse un po' più forte.
"Stai lontano da lei." Prese la mia mano e la intrecciò alla sua e ci dirigemmo entrambi verso la porta senza salutare nessuno.
Passammo tutto il viaggio in silenzio. Quando arrivammo a casa lui corse di sopra e si chiuse nella mia camera.
Io invece andai in bagno e presi dell'acqua ossigenata e un cerotto da mettere sul naso. Entrai in camera e lo vidi seduto sul letto con le mani sulla faccia. Mi inginocchiai fra le sue gambe e piano piano scostai le mani dal suo viso.
Lo vidi perso, vuoto. "Cosa succede Dan?" Domandai preoccupata.
"Ti porteranno via." Lo guardai intontita. "Chi?" Lui mi fissò intensamente. "Tutti. Tutti ti porteranno via da me." Presi il suo viso tra le mani senza curarmi che si sporcavano mano a mano di sangue.
"Dan, nessuno mi porterà via da te, mai." Sorrise.
Mi mise la mano dietro la nuca e mi baciò con passione. Sentii del salato, le lacrime gli scendevano dagli occhi. Era un bacio pieno di dolore, di rabbia, frustrazione.
Si scostò da me senza fiato. Aveva gli occhi rossi e gonfi. Mi distruggeva vederlo così.
Mi prese la mano e se l'appoggiò sulla sua guancia.
"Sono un po' sporco." Disse sorridendo. Scossi la testa e ricambiai il sorriso. Iniziai a disinfettargli le ferite e stranamente non si lamentò molto.
Quando finalmente finii di medicarlo andai a riporre tutto al proprio posto e mi sdraiai a letto con lui. Mi abbracciò forte e mi diede un bacio sulla guancia.
"Buonanotte piccola." Gli baciai la mano. "Buonanotte Dan.." Non ricevetti risposta, stava dormendo.
Poco dopo, fra le sue braccia che mi facevano sentire a casa, mi addormentai anche io.
Il mattino dopo ci svegliammo in ritardo, ci vestimmo al volo e corremmo fino alla macchina per dirigerci a scuola il più in fretta possibile.
Quando arrivammo davanti a scuola, mi diede un bacio di sfuggita ed entrambi corremmo ai nostri rispettivi corsi. Questa mattina avrei avuto geografia.
Arrivai al suono della campanella e fortunatamente il professore non era ancora in classe.
Presi fiato cercando di calmarmi per la corsa di poco prima e mi accasciai sul banco.
Sentii la porta aprirsi e mi ritrovai davanti lui.
"Buongiorno bocconcino, felice di avere un nuovo compagno di banco?"
Oh merda.

Ciao ragazze!
Eccovi un altro capitolo! Come avete visto, è entrato un altro personaggio nella vita di Dan e Alyce.
-Cosa ne pensate?
-Chi sarà il nuovo compagno di banco di Alyce?
-James è davvero il cattivo ragazzo che vuole far sembrare di essere ?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora