Eravamo tutti molto stupefatti da quello che Daniel aveva appena detto. Non ci potevo credere. Cosa avrei dovuto rispondere ?
Il telefono mi salvò dal dargli una risposta.
Quando lessi il nome della persona che mi stava chiamava, trasalii.
Daniel mi strinse più forte e tutti aspettavano una mia reazione. "Alyce.." mi dissero tutti e tre in coro.
La voce di mia mamma si fece strada nelle mie orecchie e la tristezza mi ritornò all'istante.
"Ciao tesoro" disse in tono triste. Sospirai, quanto mi dispiaceva sentirla così.
"Ciao mamma" dopo un attimo di silenzio iniziò a parlare.
"Ti ho inviato i biglietti dell'aereo ieri sera, dovrebbero arrivarti oggi o al massimo domani" mi disse lei.
Stavo per piangere. Al si mise vicino a me insieme a Daniel, e mi accarezzò delicatamente la schiena.
Dylan invece se ne stava lì impalato, ma lo comprendevo. Non sapeva cosa fare, non mi conosceva bene quanto Allison e non aveva la stessa confidenza che Daniel aveva con me.
Mi ritengo molto fortunata ad avere degli amici favolosi come loro.
"Va bene mamma, ci vediamo domani mattina" dissi, e misi giù la chiamata.
Sospirai pesantemente e mi girai verso i miei amici.
"Scusatemi, voglio stare sola" tutti annuirono, persino Daniel. Andai di sopra correndo con le lacrime agli occhi.
Mi misi le cuffie alle orecchie e cercai di placare le lacrime.
Non mi resi conto di non essere più sola in camera.
Dylan era davanti alla porta che mi guardava. Quando si accorse che mi ero tolta le cuffie entrò in camera e si sedette sul letto.
Ero un po' delusa. Pensavo che fosse entrato Daniel da quella porta, non Dylan.
Lui mi fece un sorriso triste. "Mi dispiace di non aver fatto niente e di essere rimasto immobile come un idiota" sospirò "non sapevo davvero cosa fare" ero felice che Dylan fosse venuto a scusarsi, ma non serviva, io lo capivo.
"Non c'era bisogno che venissi a scusarti Dylan, è un momento difficile e non tutti riescono a darti conforto"
Lui mi abbracciò forte. "Scusami ancora"
Sorrisi debolmente.
Dylan mi prese per mano. Non ero abituata a sentire le sue dita intrecciate alle mie, non era come quando lo faceva Daniel. Io, non provavo niente in quel momento, invece con Dan provavo cose mai sentite prima.
Perché?
Dylan mi distolse dai pensieri. "Ti va di scendere giù adesso?" Annuii. "Va bene"
Quando scendemmo dalle scale notai subito che qualcosa mancava, anzi qualcuno.
"Dov'è Daniel?" Dissi a Al preoccupata.
Lei mi sorrise. "Tranquilla Alyce, è andato a fare una commissione, torna subito."
Ma perché mi preoccupavo tanto ? Alla fine era solo Daniel.
Come aveva detto Allison, Daniel rientrò poco dopo con una busta in mano.
"Porca troia fa un freddo là fuori!" Disse sfregandosi le mani per riscaldarsi.
Lo guardai. "Dove sei stato ?" Gli chiesi.
Mi fece vedere la busta e quando l'aprii rimasi senza parole.
Un biglietto per Londra. Non ci potevo credere, l'aveva fatto davvero!
Quando lo guardai i suoi occhi si illuminarono.
"Spero che non ti dispiaccia se vengo con te" mi disse lui. Scossi la testa con convinzione.
"Se fossi andata da sola non so se sarei riuscita a resistere"
Tirò fuori qualcos'altro dalla tasca posteriore dei jeans.
"Questo invece è il tuo, era nella buca delle lettere" lo ringraziai con lo sguardo.
"Beh.." dissi "è meglio se vado a prepararmi le valige per domani allora"
"Ti accompagno io" rispose Al.
Lasciammo Daniel e Dylan da soli e dentro di me speravo che non ci fosse nessuna lite fra loro.
"Allora Alyce" disse "da dove incominciamo?" Presi la valigia da sotto al letto e la misi sopra. Feci un lungo sospiro.
"Devo stare tre giorni, quindi non molta roba" Lei annuì.
Nella valigia misi 5 paia di jeans neri e 5 paia di magliette a maniche corte nere, misi dentro le mie mutandine della Calvin Klein e anche i reggiseni della medesima marca.
Non misi nulla di speciale, alla fine non dovevo andare a festeggiare, bensì a un funerale...
Solo a pensarci mi viene da piangere.
Mi tenni dentro le lacrime e mi feci forza, non dovevo buttarmi giù.
Dopo aver finito di preparare la mia valigia ci dirigemmo di sotto. Daniel e Dylan erano seduti sul divano che parlavano.
Quando ci videro Daniel si alzò.
"Io vado a casa Alyce, ci vediamo domani" mi disse dandomi un bacio in guancia. Lo salutai con la mano.
Anche Dylan se ne andò poco dopo e feci la stessa cosa con lui.
Rimase solo Al con me. "Hai fame?" Mi chiese appena se ne andarono.
Scossi la testa. "Domani sarà una giornata dura, voglio riposarmi"
Lei mi abbracciò "va bene, buonanotte"
Mi incamminai sulle scale e, una volta sdraiata sul letto, mi addormentai quasi subito.
Il giorno dopo mi svegliai per colpa della sveglia. La scagliai contro il muro provocando un fragoroso rumore. Mi alzai e mi chiusi in bagno per farmi una doccia. Mi lavai i denti e mi asciugai i capelli. Decisi di arricciarmeli per renderli più naturali.
Mi misi un leggings nero, una maglietta semplice rigorosamente nera e una felpa grigia dell'Adidas.
Mi infilai le scarpe e scesi le scale con la valigia.
Daniel mi aspettava già di sotto insieme a Al.
Dylan era a scuola, non poteva saltarla oggi, aveva già fatto troppe assenze.
Al mi diede un caloroso abbraccio "miraccomando piccola" le sorrisi.
"Pronta?" Disse Daniel allungandomi la sua mano verso di me.
Annuii. Non lo ero per niente.
Mi prese per mano e ci dirigemmo verso la sua macchina.
"Coraggio Piccola" mi disse Dan. Lo guardai triste.
Mi mise una mano sulla coscia e partimmo per andare all'aeroporto.
Non era molto lontano, quindi arrivammo quasi subito.
Il nostro aereo sarebbe partito fra 30 minuti. Dovevamo muoverci. Facemmo tutti i controlli e finalmente prendemmo posto a bordo.
Mi sedetti vicino al finestrino e vi appoggiai la testa.
Sto tornando nella mia Londra, e a fianco a me ho il ragazzo più strano e stronzo del mondo.
Chiusi gli occhi cercando di rilassarmi.
Il viaggio non era stato tanto male, Daniel era un ottima compagnia quando non faceva lo stronzo.
Quando scendemmo dall'aereo scoprii con piacere che Daniel aveva affittato una macchina, era uguale a quella che aveva. Un Escalade nero.
Mi sorrise "avevo pensato che il taxi non sarebbe stato proprio una buona idea" ricambiai il sorriso. "Hai ragione." Entrammo in macchina e con l'aiuto del navigatore ci dirigemmo verso la mia vecchia casa.
Più ci avvicinavamo a destinazione, più i miei occhi si riempivano di lacrime. Daniel imboccò la via di casa.
"Piccola.." mi mise una mano sulla guancia.
"Ho paura Dan" la mia voce tremava. "Non devi Alyce, ci sono io con te."
Mi avvicinai a lui e gli guardai le labbra, erano così perfette...
Alzai lo sguardo sui suoi occhi. "Alyce.." disse a un millimetro dalle mie labbra.
"Ne ho bisogno Dan" le nostre labbra si sfiorarono. "Ne sei sicura?" Annuii con convinzione.
In tutta risposta Daniel mi baciò. Sospirammo entrambi di sollievo. Lo ammetto, mi erano mancate quelle labbra.Spazio autrice
Cosa ne pensate del bacio?❤️
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L'amore più giusto è quello sbagliato
RomantikCOMPLETA Esiste, esiste la persona fatta per noi, quella giusta, quella che porta il nostro stesso segno, quella persona che quando si congiungerà a noi, ci renderà finalmente completi. La storia di Alyce e Daniel, l'uno l'opposto dell'altro, eppure...