Lui non era mai stato un ragazzo come gli altri, poche volte l'avevo visto veramente felice in vita mia e questa cosa mi aveva sempre fatto soffrire. Aveva sempre avuto un brutto carattere: chiuso, irascibile e alle volte violento. Mille volte mi aveva trattato male senza motivo, ma non ero mai riuscita ad arrabbiarmi con lui perché comprendevo il suo dolore. Sapevo che lui c'era per me anche se non sembrava, aveva modi strani di manifestare l'affetto che provava per me ma quando lo faceva lo sentivo. Avevo sempre adorato le piccole sorprese che riserva solo a me, mi facevano credere che io ero l'eccezione all'odio e alla rabbia che si portava dentro. Anche se avevo mille pretesti per odiarlo non ero in grado di farlo perché era la persona più importante della mia vita, mio fratello.
Dan mi accarezzò una guancia e io chiusi gli occhi.
"Cosa ti ha scritto piccola?" Sospirai e riaprii gli occhi. "Ha scritto ciò che ho sempre voluto che mi dicesse."
Rimanemmo in silenzio per un attimo. Nella mia testa iniziarono a vagare mille pensieri, tra cui la cosa più importante: domani sarebbe stato compleanno di Brandon.
Ecco perché era così triste! Nessuno a cui tenesse davvero l'avrebbe festeggiato con lui se io fossi rimasta qui. Dovevo anticipare il viaggio e salutare Cole questa stessa sera.
Mi alzai dal letto. "Dove vai?" Mi chiese lui alzandosi con me.
Infilai il giubbotto e scesi al piano di sotto. "Da Cole."
Mi prese per il gomito e mi tirò contro il suo petto guardandomi negli occhi. "Ehi ehi ehi piccola aspetta." Prese una ciocca di capelli fra le mani e se la mise attorno al dito. "Vuoi che venga con te ?" Annuii. "Va bene."
Uscimmo da casa e ci dirigemmo entrambi in macchina. "Perché vuoi andare da lui?" Domandò spostando lo sguardo verso di me invece che restare concentrato sulla guida.
"Perché domani è il compleanno di Brandon, non possiamo mancare, e poi mi manca."
Mi guardò storto.
"Sei geloso?" Sorrisi. "Perché non dovrei? Siete così legati! Non vi sopporto."
Scoppiai a ridere. "Sei fantastico."
"Anche tu." Disse dopo un po' di silenzio.
Arrivammo davanti casa di Cole e bussai alla porta.
"Ehi piccolina." Mi salutò lui. "Ciao..."
inarcò un sopracciglio. "Cosa succede, che ti ha fatto?" Si avvicinò bruscamente a Dan e lo prese per il colletto. "Cosa gli hai fatto testa di cazzo!?" Urlò.
Alzò un pugno in aria e mi appesi al suo braccio per fermarlo.
"Cole! Basta, lui non c'entra niente, volevo solo dirti che parto stasera al posto di sabato." Lasciò il colletto di Dan facendolo cadere a terra e si girò verso di me.
"Ma che cazzo..." Daniel si rialzò da terra e non appena incontrò il mio sguardo capii che non doveva reagire. Sospirò e strinse le mani in un pugno.
"Perché te ne vai così presto?" Cole era demoralizzato, ma io non potevo restare, dovevo tornare da Al, Dylan e Brandon.
"Ho un impegno troppo importante, non posso rimandarlo."
Appoggiò la fronte sulla mia e mi accarezzò una guancia.
"Tornerai vero? Non ho intenzione di lasciarti andare ancora."
Feci un sorriso. "Tornerò sempre."
"Ti voglio bene piccola."
"Anche io Cole."
"Ehm...non per rovinare questo fantastico momento fra fratelli, ma dobbiamo andare."
Risi e Cole guardò male Dan. "Fanculo Carter."
Mi lasciò andare e Daniel mi prese per mano.
Ci incamminammo verso il parcheggio dove c'era la sua auto e entrammo dentro di essa.
Il viaggio verso l'aeroporto non fu molto lungo, quindi arrivammo in meno di venti minuti.
Dopo aver fatto check-in, finalmente salimmo sull'aereo.
Quelle tredici ore passarono molto lentamente. Non avrei mai più fatto una cosa simile.
Arrivammo il mattino dopo alle dieci e chiamai Al per informarla della sorpresa che avrei dovuto fare a Brandon e mi rassicurò dicendomi che non avrebbe mai scoperto niente.
"Dan." Lo chiamai.
Si girò verso di me e mi sorrise. "Si Piccola?"
"Cosa regaliamo a Brandon?" Lui ci pensò su un attimo e poi gli venne in mente un idea.
"Ti ricordi la foto che ci siamo fatti insieme tutti e tre?"
Annuii. Era stata la nostra prima foto. L'avevamo fatta il giorno del pestaggio di James per immortalare il momento della nostra forte unione.
"Potresti stamparla e regalargliela, magari scrivici qualche cazzata sopra. È un regalo semplice ma a un idiota come lui piacerà."
Era un ottima idea! Andammo dal fotografo più vicino e comprammo una cornice completamente bianca e ci misi la nostra foto dentro. Comprai un pennarello indelebile e ci scrissi sopra una frase che rispecchiava molto noi.
'Una spalla su cui piangere, un sorriso con cui ridere e una mano per le figure di merda. Questo è ciò che io chiamo amicizia.'
"Fatto piccola?" Mi domandò Dan.
"Si." Girai il quadro verso di lui. "Ti piace?"
Fece una faccia disgustata e io mi rabbuiai. "È così disgustosamente dolce, scommetto che a lui piacerà."
Mi illuminai. "Menomale!" Presi la carta da regalo, incartai il tutto e salimmo in macchina.
Quando arrivammo davanti a casa di Brandon il cuore iniziò a battermi a mille. Dio, mi era mancato troppo.
Bussai la porta, aspettai qualche secondo ma poi iniziai a preoccuparmi. L'ansia iniziava a divorarmi l'anima.
"Vado io!" Sentii dire da Brandon.
Deglutii a fatica.
"Oddio!" Il mio migliore amico spalancò la porta di casa e rimase paralizzato.
"Alyce, bambolina!" Mi prese fra le braccia e io gli cinsi la vita con le gambe.
"Cosa ci fai qui?" Mi domandò lui. "È il tuo compleanno giusto?" Ammiccai un sorriso.
Mi accarezzò la guancia con il dorso della mano e io chiusi gli occhi.
"Giusto." Mi strinse più forte.
"Dio! Come mi sei mancata, era tutto uno schifo senza di te bambolina."
"Immagino." Risi.
Mi appoggiò a terra e diede il cinque a Dan che gli sorrise.
"Abbiamo un ospite in più alla mia festa, so che può sembrare strano, ma non è poi così male." Brandon si grattò la nuca palesemente in imbarazzo.
"Chi?" Domandai.
"Ehm..." Gli diedi una leggera spinta e per poco non cadde a terra.
"James."
Eh?Spazio autrice.
Ciao ragazze! Come avete visto, Alyce è tornata a New York per il compleanno di Brendon.
-cosa ci farà James a casa sua?
-sarà davvero cambiato?
-E se così fosse, come avrebbe reagito Dan alla vista del quasi stupratore di Alyce?
Fatemelo sapere nei commenti, e fatemi sapere con una stellina se il capitolo vi è piaciuto!
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L'amore più giusto è quello sbagliato
RomanceCOMPLETA Esiste, esiste la persona fatta per noi, quella giusta, quella che porta il nostro stesso segno, quella persona che quando si congiungerà a noi, ci renderà finalmente completi. La storia di Alyce e Daniel, l'uno l'opposto dell'altro, eppure...