CAPITOLO 22

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Il telefono squillò è interruppe il silenzio che si era creato tra noi.
Quando Daniel lo prese in mano e lesse il nome, lo girò subito dalla mia parte.
Allison.
"Non dirle che sono qui" lui annuì e rispose alla chiamata mettendo il vivavoce.
"Ehi Dan." Sentii Allison parlare dall'altro capo del telefono.
La sua voce mi fece rabbrividire, era spenta, priva di emozioni.
"Ciao." Disse lui secco. "Dimmi, che c'è ?"
Allison sospirò. "L'hai sentita ?"
Dan mi guardò in cerca di una risposta, gli feci cenno di no e lui ricominciò a parlare.
"No cazzo! Credi che possa ancora parlare con me dopo tutto quello che le abbiamo nascosto ? Anzi!" Disse. "Dopo tutto quello che le hai nascosto, sai anche tu che non ne ero al corrente."
Cosa ? Non lo sapeva ? È perché l'aveva detto?
Dopo aver detto ciò, gli chiuse il telefono in faccia e mi guardò.
Mi misi a braccia incrociate. "Hai intenzione di spiegarmi ciò che è successo prima che io me ne vada?"
Si sedette sul divano e mi mise a cavalcioni sulle sue gambe.
"Ho fatto finta di saperlo perché volevo che stessi lontana da me, ho colto l'occasione. Non pensare che io non ti voglia o cose del genere, cercavo solo di proteggerti." Iniziò ad accarezzarmi la schiena con la punta delle dita.
Ignorai il fuoco che mi pervase da dentro e lo guardai storto.
"Ma perché vuoi tenermi lontana da te?"
Si passò una mano sui capelli frustrato. "Perché tu mi fai impazzire cazzo!"
Eravamo vicini, troppo vicini, il mio corpo fremeva di desiderio.
Lo guardai dritto negli occhi, ma stavolta, non dissi niente.
Decisi di ascoltare il cuore per una volta.
Gli presi il viso tra le mani e annullai la distanza che si era creata fra noi.
Per un attimo si irrigidì e allora di istinto mi staccai subito.
Dan mi sorride. "Dan, io.."
"Shh" disse lui avvicinandosi. Le nostre labbra si incontrarono ancora una volta, non mi bastava mai.
Mi fece sdraiare sul divano e si mise sopra di me senza mai smettere di baciarmi.
Instintivamente gli tolsi la maglietta e lui non esitò neanche per un attimo.
Mi baciò il collo, e iniziò a succhiarlo piano;
Mi avrebbe sicuramente lasciato il segno.
Poi, incominciò a scendere, mi alzò delicatamente la maglia e mi baciò la pancia.
Sapevo che non era la cosa giusta da fare, ma non potevo fermarmi.
Tornò a baciarmi le labbra e nel frattempo infilò la sua mano nei miei pantaloni. Il cuore iniziò a battermi all'impazzata. Si stacco per un attimo da me e mi guardò negli occhi per chiedermi il permesso. In risposta lo baciai con più foga.
Mugulò di piacere.
Le sue mani si infilarono nelle mie mutandine, sentivo una strana pressione nel basso ventre.
"Come sei bagnata piccola" disse in un sussurro. Arrossii.
Iniziò a 'torturare' il mio clitoride e dalla mia bocca uscì un gemito.
Lui sorrise sulle mie labbra e subito dopo mi infilò un dito dentro. Istintivamente inarcai la schiena e mi spinsi contro di lui.
Iniziò a muovere piano il dito. Bruciava, ma era comunque piacevole.
I suoi occhi erano impiantati nei miei. "La tua innocenza è così eccitante piccola.." Mi sussurò all'orecchio.
Rimasi sbigottita da quelle parole. Poco dopo, le gambe iniziarono a tremarmi e un gemito fuoriuscì dalla mia bocca, me la tappai con la mano. "No piccola, non devi trattenerti, è così bello sentirti gemere di piacere."
Quelle parole ebbero l'effetto desiderato, e subito dopo venii per la prima volta.
Si alzò da sopra di me e si sdraiò ancora senza maglia.
Io mi infilai le mutande e mi accoccolai vicino a lui.
Dovevo ammetterlo, non era stato imbarazzante come credevo che fosse.
Mi abbracciò forte e nascose la testa nell'incavo del mio collo.
"Mi stai facendo il solletico Dan" dissi ridendo mentre strofinava la punta del naso sulla mia gola.
"È stato.." Incominciò lui, ma si fermò non appena sentì la porta spalancarsi. Ci girammo entrambi molto sorpresi.
Sbiancai appena vidi chi era. Dan si alzò dal divano e si stiracchiò.
"Che cazzo Dylan! Non ti hanno insegnato a bussare?" Dylan lo squadrò con disprezzo.
"Che cazzo ci fai nudo? E che cazzo ci fa lei qua con te?!" Disse avvicinandosi pericolosamente a lui.
Superò il divano, e, quando si girò verso di me rimase esterefatto. Mi accorsi solo in quel momento di non avere i pantaloni.
Merda.
"Che cazzo hai fatto Dan?!" Domandò palesemente arrabbiato.
"Ehi amico calmati.." Daniel sembrava molto tranquillo. Io, invece, ero immobile.
"Non me l'aspettavo da te Alyce!" Mi puntò un dito contro. "Pensavo che fossi diversa cazzo! Perché? Perché l'hai fatto?"
Mi misi i pantaloni e solo allora riuscii ad alzarmi. "Dylan io.."
"Sta zitta!" Urlò. Daniel a quel punto lo prese per la maglia e lo tirò indietro.
Si avvicinò precipitosente a lui. "Non parlarle mai più così."
Il cuore mi batteva fortissimo, avevo paura. "Vaffanculo!" Disse Dylan e corse fuori dalla porta. Istintivamente lo seguii.
"Dylan aspetta!" Lui si fermò di colpo.
"Ti sei fatta ingannare da lui! Da quel Coglione!"
Non risposi, ero troppo confusa.
"Possibile che non capisci Alyce?" Mi chiese lui frustrato.
"Capire cosa?" Mi guardò dritta negli occhi.
"Mi piaci cazzo! Riesci a capirlo?! Solo tu non te ne sei accorta"
Cosa?
"Cosa?" Dissi a bassa voce.
Una voce dietro di me risuonò nelle mie orecchie. "Che cazzo stai dicendo Dylan!!"
Era Daniel.
In una frazione di secondo vidi Dylan cadere a terra con sopra Dan, che non smetteva di prenderlo a pugni.
Corsi verso di loro in preda al panico.
"Non di nuovo cazzo!" Sentii urlare da Daniel.
Non di nuovo? In che senso non di nuovo?

Spazio autrice
Buonasera ragazze!❤️ allora stasera ho deciso di pubblicare un capitolo diverso dal solito!
Ho mandato un po' avanti la storia di Dan e Alyce❤️
-cosa ne pensate di questi capitoli un po' hard ?☺️
-ne vorreste altri ?
-ve lo sareste aspettato da Dylan un comportamento così ?
Fatemelo sapere in un commento e mettete una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto.

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora