CAPITOLO 38

4.3K 140 30
                                    

Mi svegliai per colpa della luce dell'alba che entrava dalla finestra. Aprii gli occhi e capii chi era stata la stronza ad aver spalancato le tende.
"Allison! Perché mi hai svegliata?" Dissi a voce troppo alta.
Daniel mugolò anche lui si svegliò. "Cazzo Alyce, ma che voce alta che hai di prima mattina." Si intromise lui con la sua voce roca e impastata dal sonno.
"Dovete andare a scuola ragazzi! Siete in ritardo! E tra l'altro l'aereo per Miami parte fra 12 ore e voi dovete ancora preparare le valigie!" Esclamò lei togliendoci le lenzuola di dosso.
"Merda!" Scesi dal letto e corsi in bagno.
"Daniel svegliati! Siamo in mega ritardo." Sentii dei passi dietro di me.
Daniel mi abbracciò da dietro e mi baciò  la testa. "Sono arrivato piccola."
Lo salutai velocemente e mi lavai i denti e la faccia. Mi feci una doccia veloce e corsi in camera con ancora l'accappatoio addosso.
Presi da sotto il letto la valigia e la misi sopra esso.
Iniziai a buttarci dentro tutta la roba che avevo nell'armadio e la chiusi facendo salire Al sopra.
"Caspita Alyce, devi stare lì solo un giorno, non per tutta la vita!" Sbuffai. "Ho messo solo lo stretto necessario."
Mi vestii velocemente con un leggings e una felpa dell'Adidas rosa.
Daniel fece irruzione nella camera già pronto con uno zaino in mano.
"Andiamo piccola?" Mi domandò.
Annuii e entrambi corremmo giù. Ci dirigemmo verso la sua auto e partimmo a tutto gas.
Avrei voluto tanto andare a scuola con la mia di macchina, ma Dan doveva ancora insegnarmi ad usarla.
"In stazione andiamo con la mia nuova macchina?" Gli chiesi speranzosa.
"Certo, ma Guido io." Rispose guardandomi. "Perché?" Domandai.
"Perché tu non sai guidare piccola." Disse ovvio.
Che stronzo! "Beh ma se non mi fai provare come imparo?"
Lui scoppiò a ridere e lo guardai storto. "Certo che ti farò imparare piccola, ma in un parcheggio abbandonato, così puoi fare tutti gli incidenti che vuoi."
"Che idiota." Risposi io sbuffando. Mi girai verso il finestrino e guardai fuori.
Sentii la sua mano sulla coscia. "E dai piccola scherzo!"
Misi il muso. Lui mi guardò serio. "Se fai ancora quella faccia mi tocca scoparti qua dentro."
Gli occhi mi uscirono fuori dalle orbite dallo stupore.
"Brutto porco!" Dissi urlando. Lui scoppiò a ridere.
"Sei bellissima quando sei in imbarazzo."
Scossi la testa.
Arrivammo a scuola, una volta scesa dalla macchina Dan mi prese per mano.
Tutti ci guardavano. Non erano ancora abituati a vedere Daniel Carter fidanzato, e sinceramente, neanche io.
La campanella suonò e Brandon ci venne incontro, mi prese per mano e mi trascinò via dal suo migliore amico.
"Dobbiamo andare a lezione insieme Dan!" Esclamò lui mentre mi stava portando verso l'entrata.
Lo vidi irrigidirsi, il suo sguardo diventò duro.
"Prova a toccarla e ti faccio dimenticare cosa vuol dire avere due palle fra le gambe Brandon!" Urlò lui.
Scoppiai a ridere.
"Coglione." Disse sorridendo Brandon.
In effetti aveva ragione.
Arrivammo in anticipo, fin troppo. Brandon si alzò dal posto e alzai lo sguardo per vederlo meglio.
"Bambolina, andiamo a prenderci un caffè alle macchinette ? Devo parlarti."
Mi stava salendo l'ansia. Cosa poteva mai dirmi ?
Un po' titubante risposi. "Certo Brandon, andiamo." Mi tese la mano e l'afferrai salda.
Dopo un lungo silenzio, Brandon sospirò.
"Devi fare attenzione con Daniel,Alyce."
Lo guardai un po' intontita.
"Perché dici così?" Gli domandai.
Si sedette contro il muro e feci lo stesso. "Vedi, Daniel per quanto possa sembrare un duro, dentro è tanto fragile. Non ha avuto un bel passato bambolina.
Con le persone come lui ci devi fare attenzione.
Ai gesti, alle parole,agli sguardi,ad ogni tocco.
Che le persone come lui sono edizioni uniche.
Se ne danneggi un pezzo, il danno rimane per sempre,
non esiste il pezzo di ricambio.
Te lo dico perché a lui ci tengo. Ha sofferto troppo, ha costruito questo suo muro che nessuno è capace di varcare, nessuno tranne te." Mi guardò. "Sei la cosa migliore della sua vita. Sei stata la luce dopo mesi di perenne blackout." Stavo per rispondere ma lui alzò una mano in modo che lo facessi finire.
"Ha solamente bisogno di qualcuno che lo apprezza, di qualcuno che lo capisce, e so che tu sei quella giusta, ma ti prego, fai attenzione."
Non ebbi il tempo di rispondere perché la campanella suonò. Eravamo stati fuori davvero per tutta l'ora ?
"Cosa ci fate qui? Perché non siete entrati in classe?" Daniel si mise fra noi.
"Ehi amico, stavamo solo parlando." Rispose Brandon mettendomi un braccio sulle spalle.
Mi tirò via da lui e lo guardò male.
Si girò verso di me e mi prese per mano. "Dobbiamo andare piccola, l'aereo non aspetta noi."
Annuii e salutai Brandon con la mano. "Allison mi ha detto che ci ha prenotato anche la macchina per arrivare fino all'hotel, le chiavi me le ha date prima." Sorrisi. "Meglio."
Ci dirigemmo verso l'auto di Dan e entrammo.
Quando arrivammo a casa corsi a prendere le valigie al piano di sopra e scesi subito.
Lasciai un biglietto sul tavolo per Al dove la ringraziavo ancora per il regalo e uscii di casa.
Entrammo entrambi nella mia macchina. Mi guardò sorridendo.
"Pronta?" Mi domandò lui. Annuii e partimmo.
Il viaggio non durò moltissimo, e una volta dentro facemmo tutti i controlli e finalmente, salimmo sull'aereo.
Ci sedemmo nei nostri posti assegnati e poco dopo l'hostess venne verso di noi. Ci chiese se andava tutto bene e notai che stava guardando fin troppo Daniel. La gelosia prese il controllo di me e la guardai in cagnesco.
"Puoi anche smetterla di guardarlo." Lei mi fissò esterrefatta e se ne andò via velocemente.
Daniel si girò verso di me e mi sorrise. "Gelosona!" Incrociai le braccia al petto sbruffando.
Mi abbracciò e mi fece appoggiare al suo petto. Sentivo il suo cuore battere forte, era il suono più bello mai sentito.
"Piccola, svegliati."
Ma come ? Eravamo già arrivati ?
Aprii gli occhi e mi stiracchiai sul sedile. Mi prese per mano, la gente dietro di noi spingeva per uscire e Dan non la smetteva di imprecare.
Finalmente uscimmo da quell'infermo e ci dirigemmo verso la macchina che Al ci aveva noleggiato.
"Allison mi ha appena scritto, ha detto che ha portato la tua auto a casa, aveva il doppione delle chiavi." Mi disse lui dopo poco.
"Al ha pensato proprio a tutto!" Esclamai esterrefatta.
"Si, peccato che ci abbia pensato io."
"Davvero Dan?" Lui annuii.
Il viaggio durò più del previsto, ma, quando davanti a me vidi l'hotel contornato dall'oceano pensai che ne fosse valsa la pena.
Era bellissimo!
"Wow." Ero senza parole.
Entrammo dentro e il signore della reception ci indicò il numero della stanza, era davvero molto gentile.
Aprimmo la porta della camera con la chiave che ci avevano dato e, quando entrai, rimasi sbigottita.
C'era un enorme portafinestra che dava sull'oceano così bello e blu. Il letto era matrimoniale e quando mi lanciai sopra, scoprii con piacere che era anche molto comodo.
"Piccola andiamo a farci il bagno ?" Mi domandò Dan. Quando mi girai, era già in costume.
Annuii felice. Andai in bagno e mi misi il mio costume rigorosamente nero.
Uscii poco dopo e Dan mi squadrò. "Cazzo Alyce, sei così fottutamente perfetta." So leccò le labbra.
Arrossii e, insieme scendemmo giù.
Quando arrivammo davanti a quell'oceano così bello corsi verso di esso è mi tuffai subito.
"Non perdi tempo eh?" Ghignò lui.
Si tuffò e mi venne vicino a nuoto.
Scoppiai a ridere e lo abbracciai forte.
Sentii le sue mani così morbide e belle abbracciarmi da dietro. Appoggiò la testa sulla mia spalla e sospirò.
"Non so se te l'ho mai detto, ma era una vita che ti stavo aspettando..." I brividi mi pervasero tutta la schiena. Mi baciò il collo e io mi girai poggiando le mie labbra sulle sue in risposta a ciò che mi aveva detto. Non credevo di riuscire a provare queste emozioni così forti per qualcuno, ma poi è arrivato lui e mi ha stravolto la vita.
Passammo la metà della giornata al mare. Appena il sole calò, decidemmo di rientrare.
"Io vado a farmi una doccia Dan." Dissi entrando nel bagno. Avevo proprio bisogno di una doccia che mi rilassasse un po'.
Entrai dentro e mi lasciai cullare dall'acqua che scorreva sulla mia pelle chiara.
Sentii il trillo del telefono e vidi lo schermo illuminarsi. Sicuramente sarà Allison, vorrà sapere come staranno andando le nostre mini vacanze.
Uscii dalla doccia e mi misi l'accappatoio. Presi il telefono in mano, ma cadde da esse poco dopo aver letto il messaggio.
'La mia vendetta sta per arrivare Alyce Walker, ti do tempo fino a stasera per lasciare Daniel, altrimenti, tu e lui, vi farete tanto male.' Il messaggio di Nathan parlava chiaro.
Le lacrime scorrevano lungo le mie guance e mi scesero fino alla gola.
Dovevo prendere una decisione.
Dovevo proteggerlo, dovevo proteggere Dan.
Aprii la porta del bagno ancora in lacrime e andai verso il letto, quando Daniel mi vide, sbiancò.
"Dan, dobbiamo parlare.."

Spazio autrice.
Ciao ragazze! Come sempre, fra Dan e Alyce non è mai tutto rosa e fiori.
-cosa vorrà dire Nathan con quel messaggio?
-cosa dirà Alyce a Dan?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora