Salimmo sull'aereo. Shady e Vittoria sorridevano mentre io pensavo a cosa stesse facendo Riccardo. Stavo male all'idea di averlo così lontano da me. Era essenziale ormai.
«Hey, tranquilla Fede. Torniamo il giorno dopo del tuo compleanno. In qualche modo festeggerete tu e Riki.» affermò sorridendo Vittoria.
«Sono solo tre giorni ok?» disse rassicurandomi Shady.
«Come fate ad essere così calme nonostante la distanza con Mike e Andreas.» chiesi stupita.
«Beh..a volte staccare serve alla coppia.» disse Shady come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo. Vittoria annuì e fece un piccolo sorriso.
Io scossi la testa e guardai il panorama che c'era dal finestrino. Eravamo appena partiti e ormai eravamo immersi nel cielo. Era molto bello e rilassante. Tutto completamente pacifico. Quando arrivammo a Parigi il cielo era grigio e dava un'aria triste. Non sentivo aria d'amore, sentivo aria di depressione.
Mi mancava lui. Sì, forse ero fin troppo esagerata. Sembrava quasi avessi un attaccamento morboso nei suoi confronti, eppure era così importante per me, così essenziale. Era come l'ossigeno.
Appena arrivammo in hotel, corsi nella mia camera e sistemai tutte le mie cose.
«Fede, prova a divertiti.» disse Shady vedendomi così triste.
Feci un piccolo sorriso ed annuì.
Andai in bagno ed entrai in vasca. Ci rimasi per due ore abbondanti, come un biscotto nel latte.
Quando uscì dalla vasca, Shady e Vittoria stavano già dormendo. Mi misi il pigiama e poi controllai il telefono. Vidi che riki mi aveva chiamato un po' di volte. Lo richiamai subito.
«Pronto?» disse dall'altro capo del telefono.
«Ciao amore.» affermai trattenendo le lacrime.
«Hey piccola, tutto bene? Ti ho chiamato un po' di volte. Mi stavo preoccupando.» disse ansimando.
«Scusami. Ero nella vasca. Tutto bene.» affermai andando in bagno.
«Ok.» rispose rassicurato.
Rimanemmo a lungo al telefono, solo per sentire il suo respiro o anche un suo semplice sbadiglio. Avevo bisogno anche di un suo nonnulla.
Mi mancava e no, non ero esagerata! Riccardo era la persona più bella che sia capitata nella mia vita. Non lo avrei perso per nulla al mondo.
Terminata la chiamata scoppiai in un pianto incessante. Non riuscivo a dormire e continuavano a scendere le lacrime.
Presi un respiro profondo anche se fu privo di risultato perché continuavo a disperarmi.
Da piccola spesso mi chiedevo come le persone si riuscissero ad innamorare. La vedevo come una cosa strana lo stare insieme per sempre con una persona priva di legami di parentela.
Ho capito tutto quando ho visto Riccardo e avrei voluto sotterrarmi ma allo stesso tempo correre da lui e baciarlo.
Quando continuavo ad avere il suo nome impresso nella mente senza trovare un modo per toglierlo.
Quando non volevo nessun altro all'infuori di lui.
Quando stavo a fissare per ore una sua foto per la troppa mancanza. Ho anche capito però che quando si è innamorati, si è fregati.
STAI LEGGENDO
You are worth it all
Fanfiction[COMPLETATA] Riccardo: "Non c'è bisogno di dediche. Non c'è bisogno di grandi parole, non c'è bisogno di ripeterti in continuazione quanto io ti ami. Lo sai. Lo sai bene. Tu sei uguale a me, io sono uguale a te. Io mi rivedo in te, tu ti rivedi in m...