«Diciotto anni si fanno solo una volta nella vita.» disse Riccardo ad un millimetro dalle mie labbra. Eravamo nella sua camera, la porta era chiusa a chiave anche se i suoi genitori erano andati fuori a cena.
Iniziammo a baciarci con tutta la passione che avevamo in corpo. Piano piano ci adagiammo sul letto senza staccarci dalle labbra dell'altro.
Riccardo si alzò e mi sfilò i pantaloni e si tolse la maglia. Io, invece, mi tolsi la mia e la gettai a terra. Riccardo tornò a baciarmi tenendosi sollevato sulle labbra.
Poi si tolse anche i suoi pantaloni.
Facemmo l'amore quella sera. Lo stringevo a me e lui mi stringeva a sé. Io lo sentivo mio e lui mi sentiva sua. Ci desideravamo come mai avevamo fatto prima. E sì, Riccardo mi aveva fatto il regalo più bello del mondo: mi aveva fatto la sua donna. Ero sua. L'unica persona che poteva averlo, l'unica che poteva baciare le sue labbra e stare nel suo letto. Solo io.
«So di non essere perfetta.» dissi mentre facevamo l'amore.
«Shhh, lo sei per me.» mi rispose dandomi un bacio. Fu magica quella sera. Lui era magico e rendeva sempre tutto speciale. Mi stringeva a sé come se fossi la cosa più bella che avesse.
Afferrava le mie gambe e le accarezzava.
Mi possedeva come mai aveva fatto prima.
«Non ti capita mai di avere paura di questo mondo?» gli chiesi accoccolata al suo petto.
Eravamo sotto le coperte e sembrava di stare in paradiso.
«Sempre.» disse secco.
«Ma poi guardo te e penso che alla fine il mondo non è tutto da buttare.» continuò dandomi un bacio sulla nuca. Sorrisi e mi strinsi a lui.
«Mi fai stare talmente bene che potrebbe crollarmi il mondo addosso nell'esatto momento in cui mi stringi tra le tue braccia e non sentirei niente.» dissi ad occhi chiusi. Lo sentì sorridere e poi mi strinse ancora più forte.
Con il tempo ho imparato a metterci il cuore nonostante tutto. Ho lasciato che le delusioni passate restassero tali, non ho permesso al dolore di farmi più male del dovuto. Non ho permesso alle paure di distruggere ciò che potevo creare con Riccardo. Non ho permesso al passato di spezzarmi ancora. Ogni persona ha una sua storia. Io ho la mia e nonostante tutto ho capito che non importa quanto ho sofferto perché so per certo che soffrirò ancora, perché cadrò ancora, perché mi rialzerò e continuerò ad amare, a voler bene e a vivere.
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You are worth it all
Fiksi Penggemar[COMPLETATA] Riccardo: "Non c'è bisogno di dediche. Non c'è bisogno di grandi parole, non c'è bisogno di ripeterti in continuazione quanto io ti ami. Lo sai. Lo sai bene. Tu sei uguale a me, io sono uguale a te. Io mi rivedo in te, tu ti rivedi in m...