«Cosa state facendo!» urlò mio padre colmo di rabbia. Riccardo automaticamente si gettò sopra di me per cercare di coprirmi.
«Vestitevi e venite immediatamente di sotto!» affermò mio papà trattenendo la rabbia. Sono sicura che in quel momento avrebbe voluto spaccare la faccia al mio Riko. Ci vestimmo. Ero terrorizzata. Mi veniva da piangere.
«Stai tranquilla amore.» disse prendendomi dai fianchi e stringendomi forte.
«Si risolverà tutto, tranquilla.» continuò dandomi baci sulla fronte. Annuì.
«Ora andiamo di sotto e li affrontiamo ok?»
disse prendendomi per mano.
Scendemmo al piano di sotto. Tremavo come una foglia. Non avevo mai deluso così tanto mio padre e vederlo così mi faceva stare talmente tanto male.
Mio padre era in piedi con le braccia conserte e accanto a lui c'era Stefano, il papà di Riccardo.
«Cosa avete da dirci?» chiese mio padre colmo d'ira.
Riccardo fece un respiro profondo e mi strinse forte la mano.
«Io e Federica stiamo insieme.» affermò in un senso liberatorio.
Io liberai la mia mano dalla sua e feci vedere l'anello che portavo al dito.
Le nostre madri sorrisero e ci abbracciarono stringendoci forte.
Mio padre era come scioccato da quella situazione. Non avevo mai avuto un fidanzato e per lui era molto strana la situazione. Anche Riccardo si accorse del disagio di mio padre però sia avvicinò a lui e mise una mano sulla sua spalla.
«Cristiano io la amo davvero. Ti giuro che la tratterò bene e che non smetterò mai di amarla.» disse Riccardo quasi piangendo. Mio papà mi guardò, poi guardò lui. Sbuffo ma poi annuì e lo abbracciò. Il papà di Riccardo mi sorrise e poi mi avvolse tra le sue braccia.
Quando Riccardo si staccò dall'abbraccio guardai mio padre. Subito dopo esserci staccati, guardai mio padre e lui guardò me. D'un tratto spalancò le braccia ed io corsi verso di esse per essere stretta forte da lui, proprio come quando ero piccola.
«Grazie papà.» dissi scoppiando a piangere. Quando ci staccammo vidi che anche mio padre si era commosso. Sorrisi e gli asciugai le lacrime.
«Ora tutti a dormire!» disse Raffaella accorgendosi dell'ora tarda.
Riccardo annuì. Mi prese per mano e mi accompagnò in camera.
«È andata bene...» affermò fuori dalla porta di camera mia.
«Benissimo!» dissi sorridendo.
«Sono felice adesso.» affermò avvicinandosi sempre di più a me.
«Allontanati.» disse mio papà salendo le scale.
«A dormire!» continuò ridendo.
Io e Riki ridemmo. Mi diede un veloce bacio a stampo e poi sorrise.
«Notte amore. Ti amo.» poi mio diede un altro bacio e se ne andò via lasciandomi lì sulla porta. Mi morsicai le labbra e sorrisi. Ora era tutto perfetto.
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Fanfic[COMPLETATA] Riccardo: "Non c'è bisogno di dediche. Non c'è bisogno di grandi parole, non c'è bisogno di ripeterti in continuazione quanto io ti ami. Lo sai. Lo sai bene. Tu sei uguale a me, io sono uguale a te. Io mi rivedo in te, tu ti rivedi in m...