Risponderò di sì

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Avevo gli occhi socchiusi. Cercavo di calmarmi e non pensare a quello che era appena successo. Stavo male. Riccardo era tutto quello che contava e forse lo avevo perso, per sempre.
D'improvviso sentì il letto abbassarsi dal peso di qualcosa, o meglio qualcuno. Aprì piano piano gli occhi e lo trovai lì che mi osservava dormire.
«Cosa ci fai qui?» chiesi innervosita.
«Forse dovremmo parlare.» rispose lui leccandosi le labbra.
«Tu non hai fatto altro che parlarmi sopra e dirmi di sparire dalla tua vita. Non hai bisogno di parlare con me.» dissi sedendomi in modo composto. Subito dopo incrociai le braccia.
«Sai che sono impulsivo. Non pensavo davvero quello che ho detto.» affermò abbassando la testa.
«Non mi hai fatto nemmeno parlare! Secondo te io blocco il nostro rapporto così, come se nulla fosse successo? Sono in punizione Riccardo, non posso rivolgerti parola!» dissi in lacrime.
«Lo so amore, me lo ha detto Arianna. Infatti mi ha detto che stasera avrebbe portato fuori i tuoi genitori almeno avrei potuto parlarti.» mi rispose asciugandomi le lacrime.
«Scusami.» continuò abbracciandomi.
Lo strinsi forte forte come se fosse l'ultima volta che lo vedevo.
«Ti amo.» affermò accarezzandomi la schiena.
Quando sciogliemmo l'abbraccio, ci guardammo e sorridemmo.
Lui piano piano si avvicinò ed incominciammo a baciarci con sempre più foga. Mi distesi piano piano e Riki mi seguì rimanendo sopra di me. Si teneva sulle braccia per non schiacciarmi.
«Mi piacerebbe vivere solo con te.» disse sorridendo. Io lo guardai dolcemente e gli diedi un bacio.
«Cosa ho fatto per meritarti?» chiesi guardandolo. Era perfetto, perché stava con me? Io ero tutt'altro che perfetta! Lui invece..i suoi lineamenti dolci, il suo nasino, i suoi occhi azzurri come il cielo, le sue labbra carnose e il suo sorriso mozzafiato.
«Tu non ti rendi proprio conto di quanto unica e speciale sei vero?» disse togliendosi da sopra di me. Mi sollevai sedendomi normalmente e lo guardai stranita.
«So che quando gli altri ti diranno che sono noiosa e monotona mi lascerai.» affermai guardando i miei piedi.
«E a me sinceramente degli altri non mi importa.» mi rispose facendomi alzare lo sguardo.
«Se tu sorridi io ho tutto, quando mi guardi negli occhi mi sciolgo, perché in questi stupendi occhi marroni mi sento me stesso.» continuò sorridendo.
«Non parliamo di quando mi baci! È la fine del mondo Fede. Io ci sarò sempre, manterrò la mia promessa. Sarai tu ad andartene.» concluse tristemente. Scossi la testa e mi buttai su di lui baciandolo.
Quando ci staccammo sorridemmo incontrando i nostri sguardi.
«Ti sposerò, Federica Carta.» disse ridendo.
«Risponderò di sì, Riccardo Marcuzzo.» affermai sorridendo come un ebete.

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