Non lo avrei lasciato andare

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«Ha preso la scelta di rimanere in America e prolungare il soggiorno.» disse Andreas trattenendo le lacrime.
«Sapevo di contare poco per lui, ora ne ho la dimostrazione.» affermai in lacrime. Feci segno ai miei amici di andarsene e poi me ne andai in camera. Mi chiusi tutto il giorno.
Rimasi in un bagno di lacrime. Non potevo crederci. Non sarebbe più tornato. Non lo avrei mai più visto e sopratutto non lo avrei più potuto amare.
«Fede!» affermò mia mamma dall'altro lato della porta.
«Sparisci, non voglio parlare.» dissi secca.
«C'è qualcuno per te!» ribatté lei insistendo.
«Digli di andarsene con Riccardo.» continuai io senza smuovermi.
«Ti prego, è importane.» concluse lei.
Mi alzai sbuffando e mi diressi alla porta.
Feci un giro di chiave ed aprì.
Spalancai gli occhi e d'istinto un sorriso mi invase.
«Cosa ci fai qui!» dissi buttandomi tra le sue braccia e stringendolo forte a me.
«Tua mamma mi ha detto che avevi bisogno di me.» ribatté Lucas iniziando a dondolare.
Lucas Bicego, il mio primo ragazzo.
Era stato davvero fondamentale nella mia vita.
Lui c'era stato se ero lunatica, se ero nervosa, se ero felice, se ero resa. Sempre e comunque.
«Sai che non ti lascerei mai andare.» disse lui sussurrando.
Mi accoccolai a lui e chiusi gli occhi.
«Come si chiama?» domandò senza staccarsi.
«Riccardo.» risposi secca.
«Bene.» ribatté sospirando.
Lucas era sempre stato innamorato di me e quando ci siamo lasciati perché avevo scoperto del tumore di Nico, ci era stato tanto male.
Non ebbi neppure il coraggio di dirgli del trasferimento: sapevo che sarebbe stato un colpo troppo forte per lui.
Ma ora lui era qui, con me. Ero tra le sue braccia e non lo avrei più lasciato andare.

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