You are worth it all

Non esiste

Avvicinò piano piano le sue labbra alle mie fino a caderci sopra. Non riuscivo a non baciarlo.
Era tutto ciò che desideravo.
Posizionò la mano sul mio bacino e io le braccia attorno al suo collo. Ci spingemmo sul letto fino a caderci pesantemente.
Riccardo iniziò ad accarezzarmi la coscia per tenere la mia intimità attaccata alla sua.
D'un tratto però qualcuno bussò alla porta interrompendo quel magico momento.
Riccardo mi guardò e fece un piccolo sorriso.
Lo feci nascondere sotto il letto e poi, dopo essermi sistemata un poco, aprì la porta.
«Ciao.» disse Ginevra.
«Ciao.» risposi sorridendo.
«È qui Riccardo?» domandò nervosa.
«No.» affermai tranquillamente.
Lei fece un sorriso sarcastico.
«Tranquilla, dirò a Riccardo di provare almeno un minimo di ritegno nei tuoi confronti anche se sarà un grande sforzo per lui.» disse lei convinta. Poi sventolò i suoi capelli dorati e se ne andò.
Chiusi la porta innervosita. Non feci tempo a girarmi che Riccardo era di nuovo sulle mie labbra. Mi spinse verso la porta.
Misi le mani sul suo petto e lo staccai da me.
«Non voglio essere presa in giro.» dissi nervosa.
«A me pare di prendere in giro Ginevra, non te.» affermò lui scuotendo la testa.
«Smettila.» dissi abbassando la mia.
«Non capisco cosa ti prenda!» disse lui nervoso. Feci una risata sarcastica e trattenni le lacrime. Lo guardi dritto negli occhi e lui fece lo stesso.
«Chiamami pure egoista, ma non voglio vedere nessun'altra ragazza al tuo fianco ok? Io sono la tua persona, solo io! Io ti ho sopportato nei momenti difficili, quando tutti ti erano lontano. Sono stata io a sopportare le tue crisi, Riccardo, non Ginevra!» dissi senza fiato.
«Ho sopportato qualsiasi cosa per non perderti. Io, nonostante tutto. Io ho cercato di rimediare il nostro "noi" nonostante tu te ne sia andato senza dirmi nulla. Io sono diventata una cosa sola con te.» continuai imperterrita.
«Io ho creduto in un "noi" che non esiste.» conclusi facendomi scendere delle lacrime.