You are worth it all

Spiaggia

Indossai il mio vestito migliore.
Era bianco, trasparente sulle maniche, un po' scollato ma molto molto romantico.
«Sei bellissima.» affermò Andreas appena mi vide, poi mi avvolse in un abbraccio e mi strinse forte forte a sé.
Quando tutti fummo pronti, andammo in un locale dell'albergo. Il cielo era ancora molto chiaro ma c'era un tramonto mozza fiato.
«Bisogna aspettare un po'. Perché non vai a farti una passeggiata sulla spiaggia?» mi chiese Andreas sorridendo.
«Ma perché dovrei..» mi bloccarono.
«Fede, vai a distrarti sulla spiaggia.» disse Vittoria insistendo. Annuì confusa e poi feci come mi avevano consigliato.
Erano strani, troppo strani.
Feci come avevano detto, dopotutto camminare mi aiutava a pensare.
Tolsi le scarpe e poi immersi i piedi nella sabbia. Sorrisi appena i granelli mi passarono tra le dita dei piedi. Presi un respiro profondo e poi iniziai a camminare.
Pensai all'idea di abbandonare tutto. Di scappare senza far sapere a nessuno dov'ero e cosa mi stava succedendo.
Ero stanca di soffrire per persone a cui non importavo perché era così la verità.
Se Riccardo aveva avuto il coraggio di lasciarmi senza dirmi niente per due volte, dopotutto non teneva così tanto a me come diceva.
Mi sentivo così stupida ad amarlo ancora, ad esserne ancora perdutamente innamorata.
A pensarlo tutti i giorni, appena mi svegliavo, in qualsiasi cosa che avevo fatto con lui e la sera, prima di andare a dormire.
Quello era il momento peggiore: mi mettevo nel letto e pensavo di continuo a lui.
Iniziavo a piangere e a singhiozzare in silenzio per non farmi sentire. Mi mancava, terribilmente.
Era inutile distrarmi perché sapevo che lui era la persona che mi corrispondeva nell'universo ed era inutile disperarmi, io lo amavo e non lo dimenticavo.
Mi sedetti a terra e guardai il tramonto.
Chiusi gli occhi e feci scendere delle lacrime.
Poco dopo sentì qualcuno sedersi accanto a me.
Mi voltai di scatto e spalancai gli occhi.
Non era possibile.