Anna's pov:
«trent'anni, sentenza chiusa» disse il giudice, poi un forte rumore sul legno.
Davanti a me arrivarono due di poliziotti pronti a portare quella donna lontano, molto lontano da me e mio fratello.
Il fatto era che quella donna mi aveva dato alla luce, e io non avevo neanche minimamente provato a difenderla.
Come potevo? Mi aveva portato via l'unica persona che era riuscita a farmi sorridere tutta la vita fino a quel momento senza farmi mai soffrire, come avrebbe dovuto fare invece lei.
Aveva spaccato in due la mia famiglia, non vedevo il piccolo Alessandro da mesi ormai e il compagno di mia mamma, nonché suo padre non voleva che lo vedessimo purtroppo.
Ci aveva dato la possibilità di salutarlo, ma speravo che cambiasse idea..
Invece il mio di padre, faceva finta che io e Giorgio non esistessimo, le uniche persone che si prendevano cura di noi erano i miei nonni, i miei amati nonni.
Nonostante quella donna che chiamavo madre fino a poco prima mi avesse rovinato la vita, non riuscivo a non sperare in un suo cambiamento.
Avrei voluto che si fosse pentita delle sue azioni, avrei voluto che avesse iniziato a darmi, anche se in ritardo, tutto l'amore che mi aveva fatto mancare.
Ma le persone non cambiano, sarebbe sempre rimasta quella virgola del vecchio lui o lei.
Asciugai velocemente la lacrima che era sfuggita e mi strinsi al petto di Niccolò, che non aveva accettato un no al "vengo con te alla sentenza di tua madre".
Negli occhi di mia madre vedevo solo rabbia e odio, non rancore, non dispiacere, ma rabbia e odio.
La guardai un ultima volta con sguardo schifato e abbassai la testa, lasciando che le lacrime scivolassero liberamente sul mio viso.«è tutto finito» mi sussurrò all'orecchio Niccolò mentre mi accarezzava i capelli
«vorrei tanto che lo fosse» dissi con voce strozzata dai singhiozzi.
Lui cacciò un sospiro e strinse un po' di più la presa, era cosciente che in quel momento tante parole non sarebbero servite.
Dal mio compleanno non era successo più nulla tra me e lui.. Questa era forse la una delle cose per cui ero rimasta più male.
Con quei baci mi aveva scombussolato tutti i pensieri ed i sentimenti.. adesso non andavo più bene?
Avevo qualcosa di sbagliato?
Non si era distaccato fisicamente, ma riguardo a quell'argomento si, molto.
L'altro ieri mentre lui era a fare allenamento in palestra, in preda alle lacrime, avevo strappato con tutta la forza quella lettera dove mi chiamava sorellina, mi faceva troppo male leggerla.
Almeno in quel momento però era lì con me.. Anche se forse non mi bastava.-
«Niccolò ti spiace riappendere questa decorazione all'albero, non ci arrivo» chiese mia nonna passando al moro l'oggetto indicato.
Niccolò prese quell'angioletto argentato e lo appese quasi in cima all'albero, come gli venne detto.
Eh già, domani è natale.
Quella sera Niccolò purtroppo sarebbe tornato a casa sua com'era giusto che fosse, infondo doveva passare le feste con la sua famiglia, ma sua madre mi aveva invitato a pranzo da loro per la giornata successiva.«allora.. Ci vediamo domani?» mi disse lui sul l'uscio della porta.
«va bene..» risposi fissando il pavimento
Mi alzò il mento con due dita e fissò intensamente i miei occhi, non sapevo se sarei mai stata in grando di reggere quello sguardo.
Aveva gli occhi scuri e profondi come il mare, ci cascavo quasi dentro.
Alzai un po' più lo sguardo e lui fece lo stesso, notando che sopra di noi, appeso alla porta, c'era il magico vischio di natale.
In quel momento la mia mente proiettò davanti ai miei occhi tante scene dove nei film due protagonisti trovavano prontamente sui loro capi un vischio di natale, finendo poi per baciarsi appassionatamente.
E forse non fui l'unica a pensarci, dato che Niccolò abbassò lo sguardo sulle mie labbra e inumidì le sue.
Successivamente spostò la sua mano, che era ancora sotto il mio mento, sulla mia guancia, avvicinandomi poi di poco.
Ecco che la storia si ripete.
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Vivere
FanfictionForse no, non è una storia come le altre. Non è una storia dove arrivata la maturità ci si innamora e si soffre, per poi avere quel bellissimo lieto fine. Questa storia parte dalle basi, dove una bambina riesce a provare le emozioni di una donna già...