Anna's pov:
«finalmente, sto posto è una noia mortale»
Sbuffai rumorosamente per l'ennesima lamentela da parte del mio fidanzato nel giro di un'ora, nonostante sinceramente me l'aspettassi ormai.
Non potevo farci nulla, l'arte e la storia a Niccolò interessavano ben poco, e nonostante avessimo visitato monumenti di Parigi famosissimi, non provò neanche ad applicarcisi un po' di più.«Niccolò, se vieni a Parigi e non vedi il museo del louvre, sei altamente inutile» dissi dandogli un pugnetto sulla spalla, per poi superarlo e camminare più avanti.
Lui a quel punto mi bloccò da dietro, poggiando successivamente il capo sulla mia spalla.
«posso dire di essere utile a fare altro almeno» mi sussurrò all'orecchio a voce molto bassa in modo che sentissi solo io, al che fui indecisa se voltarmi o meno, dato che le mie guance erano andate a fuoco.
Niccolò aveva inevitabilmente notato che ero nettamente indecisa anche sul pronunciare una mezza parola, infatti scoppiò a ridere e mi lasciò un piccolo bacio tra il lobo e il collo.
L'unica opzione per tenermi quel briciolo di dignità era rispondere a tono..«a beh non esagerare, neanche fossi..»
Non continuai neanche la frase, dato che lui mi prese il viso con una mano e lo squadrò bene per indeterminati secondi.
Io provai a rimanere impassibile, ma quando sulle sue labbra si dipinse un sorrisetto alla so tutto io, capii che già ne aveva un'altra delle sue da dire.
Mi prese una mano e camminammo per qualche metro, io ero leggermente confusa, finché non mi ritrovai nel retro deserto del museo.«sentiamo, neanche fossi?» chiese chinando la testa verso la mia spalla, così da spostare un po' la manica per lasciarci un bacio.
Io deglutii a fatica e schiusi le labbra, in quel momento speravo solo che non arrivasse nessun turista all'improvviso, o almeno giustificai così il fatto che non riuscii a rispondere.
«stai pensando a qualche nome stupido per continuare la frase? O qualche aggettivo che sai non potrebbe appartenermi?» continuò alzandomi il mento con una mano e avvicinandolo notevolmente al suo viso.
Io socchiusi gli occhi e mi sporsi più in avanti in attesa di ricevere un bacio, l'unica cosa che desideravo in quel momento, eppure sentii solo la sua risata poco dopo.
«che te ridi?» dissi imbronciando le labbra e abbassandomi nuovamente, dato che stavo sulle punte.
Niccolò mi lasciò un bacio all'angolo della bocca e poi mi trascinò nuovamente verso la parte esterna di quel luogo, ma poco prima mi bloccò per parlare.
«non pensare di vincere se ti ho insegnato io a giocare»
-
«Anna ma ti vuoi svegliare? Dai stai dormendo da ieri sera alle dieci»
Sentii il mio corpo continuare ad essere scosso ripetitivamente, eppure io non avevo per nulla voglia di alzarmi.
Trovai appena le forze per allontanare Niccolò da me e per rifugiarmi alla svelta sotto le coperte, al che lo sentii sospirare.«guarda che domani a disneyland non ci andiamo se non ti alzi» disse soffocando una risata, cosciente che probabilmente era un modo perfetto per farmi scattare in piedi.
E infatti, appena pochi secondi dopo che concluse la sua frase, balzai seduta come una molla e mi ressi la testa con una mano, forse non avrei dovuto fare un movimento talmente tanto brusco assonnata com'ero..
«ma io ho sonno..» balbettai sbuffando.
Niccolò mi prese di peso tra le braccia e mi lasciò un veloce bacio tra i capelli, per poi raggiunge il bagno con me.
Mi fece poggiare sul piano del lavandino e mi alzò il viso con una mano, costatando che effettivamente non riuscivo neanche ad aprire gli occhi bene.
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Vivere
FanfictionForse no, non è una storia come le altre. Non è una storia dove arrivata la maturità ci si innamora e si soffre, per poi avere quel bellissimo lieto fine. Questa storia parte dalle basi, dove una bambina riesce a provare le emozioni di una donna già...