Ormai non mi sembri più tu

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Anna's pov:

Erano almeno due minuti buoni che continuavo a fissare i suoi occhi, non mi sembrava vero che dopo tanto tempo fossi riuscita a vederli di nuovo.
I miei occhi invece, erano già stracolmi di lacrime, non riuscivo a muovermi quasi.
Avevo tanto immaginato quel momento..
Una parte di me pensava che non arrivasse più, che lui non tornasse mai da me.
L'altra invece, era certa che lui sarebbe tornato a prendersi cura di me, della sua bambina.
E come mi erano mancati quegli occhi color cioccolato nessuno lo sapeva, nessuno sapeva quanto sperassi di rivederli ancora una volta..
Tante volte guardavo negli occhi azzurri di Simone cercando un po' di Niccolò, ma alla fine scoppiavo sempre a piangere.
Anche dopo un anno e mezzo, nonostante Simone fosse il ragazzo apparente perfetto per me, non avevamo concluso mai nulla proprio perché io provavo ancora dei forti sentimenti per qualcun altro.
Mi staccai dalla presa di simone e afferrai la mia borsa velocemente.
Probabilmente se fossi restata lì sarei caduta subito tra le sue braccia, per questo lo superai con una spallata correndo per le scale della palestra.

«Anna, Anna ti prego fermati» disse con un tono di voce abbastanza alto correndomi dietro.

Corsi più veloce che potevo nonostante fossi più che sfinita, dovevo arrivare a casa..

-

«Anna cazzo, aprimi!» continuò a dirmi Niccolò dietro la porta.

Il mio viso era imbrattato dalle lacrime e i miei occhi erano più che rossi, non riuscivo più a vivere in quelle condizioni e pure nulla sembrava cessare mai.

«ti prego..» continuò il moro ancora una volta.

Lentamente aprii la porta ormai arresa, ritrovandomi il suo bellissimo viso davanti.

«che vuoi Niccolò, eh?» chiesi spazientita

«fammi entrare, magari..»

Mi spostai ed entrai in camera, sedendomi poi sul mio letto insieme a lui.

«Anna io.. Mi dispiace.
Lo so che non serve a niente ma non ce la facevo più. Non ti ho mai dimenticata, mai.» disse prendendomi le mani.

«no Niccolò, non risolverai tutto con qualche lacrima e due scuse.
Ormai non mi sembri più tu.» risposi io lasciando la sua presa.

«sono sempre io Anna, io.. Il tuo Niccolò»

Quelle parole..
"sono sempre io Anna, il tuo Niccolò"
Scoppiai in un pianto e mi coprii il viso con le mani, anche se non sarebbe molto a migliorare il mio stato attuale.
Mi afferrò per le braccia e mi strinse forte a se.
Quel contatto mi era mancato da morire, forse non sarei mai riuscita ad esprimere a parole quanto speravo che accadesse ancora.
Ma era sbagliato...

«no..» dissi cercando di allontanarmi.

Niccolo's pov:

Continuava a tirare pugni sul mio petto ininterrottamente per dividersi da me, ma non avevo intenzione di allentare la presa.
Dopo vari sforzi invano si arrese, circondandomi la vita con le braccia e poggiando la testa sul mio petto.
Scoppiò nuovamente in un pianto liberatorio, mentre pian piano si stringeva sempre di più a me.
Era una vita che non l'abbracciavo, finalmente ero di nuovo a casa.
Continuava a ripetermi cose che mi arrivavano ovattate alle orecchie, in quel momento l'unica cosa importante per me era stringerla forte.
Dopo dieci minuti buoni in quella posizione, il suo respiro diventò più regolare, segno che non stava più piangendo.

«Anna..» la chiamai sottovoce, ma senza alcuna risposta.

Le presi il viso tra le mani e vidi che si era addormentata.
Aveva le occhiaie profonde e il viso ancora bagnato dalle lacrime, però un espressione serena in volto.
Chissà da quanto non dormiva così bene..
La feci stendere su di me e la coprii col lenzuolo, anche se era estate vedo che di tanto in tanto veniva scossa da brividi.
In quel momento che era qui tranquilla tra le mie braccia, il mondo sembrava essersi fermato dopo tanto tempo.
Come avevo potuto lasciarla in quel modo? Con quale coraggio?
Lei nonostante tutto era lì con me, ancora..
Forse amare voleva dire proprio questo, esserci per una persona nonostante lei non c'è per te.
Anche se ero dell'idea che in amore si ama in due, i sacrifici ci sono sempre.
Come aveva fatto questa quindicenne un po' pazza a rubarmi il cuore?
Io che stavo con le ragazze per passare tempo, che non amavo e non riuscivo ad amare mai nessuna, ero  stato così tanto preso da lei che il mio cuore non riusciva più ad aprirsi con nessuno.
Questo scricciolo che avevo tra le braccia era entrato nel mio cuore, occupandone una parte più grande del dovuto, forse tutto.
Era lei la mia ispiratrice per le canzoni, la mia wendy un po' speciale, la mia àncora.

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