Sembri n'uovo nella padella

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Anna's pov:

«lo immaginavo..»

Sentii il mio ragazzo pronunciare quelle parole e poi sbuffare, come previsto aveva reagito peggio lui che io stessa.

«quanto è?» chiesi rannicchiandomi sempre di più nelle coperte.

«trentanove e mezzo»

«scusami.. Non dovevo chiederti di farci il bagno con queste temperature basse..» mi scusai abbassando la testa, l'avevo proprio meritata quella febbre; eppure vedendo il mio sguardo rattristito, Niccolò non perse un secondo per tirarmi nuovamente su il morale.

«no piccola tranquilla, ti ho vista ridere in un giorno di merda e va bene così, solo non vorrei che avessi la febbre» mi disse sdraiandosi di fianco a me.

Io lo abbracciai e lo strinsi forte a me, non faceva poi così freddo fuori, ma eravamo pur sempre a novembre e con la febbre non potevo non congelare.
Niccolò inizia ad accarezzarmi i capelli e mi rilassai subito a quel contatto; odiavo in realtà quando mi toccavano i capelli, ma da lui non mi dava fastidio nessun tipo di azione nei miei confronti, anzi.
Dopo un po' il moro poggiò le labbra sulla mia fronte, staccandosi poi appena sentì il contatto bollente.

«amo sembri n'uovo nella padella» mi disse mettendosi a ridere.

«dai!» lo richiamai io nascondendo la testa nell'incavo del suo collo.

«sai quando torna nonna?» Chiesi poi per cambiare discorso, nonostante sulla frase di prima avesse ragione.

«ma non hai sentito prima? Ha detto che stasera sono andati con tuo fratello a mangiare da una tua zia, na roba del genere»

«ma io ho fame..» balbettai facendolo scoppiare a ridere.

Lui mi stampò un bacio in fronte e poi lasciò la mia camera, andando probabilmente in cucina per accontentarmi.
Io intanto ammazzai il tempo col telefono, avrei pur dovuto fare qualcosa.

Videochiamata da "adri🙃❤️"

«amoree!» mi salutò ludovica appena risposi alla chiamata.

«ciao lud, come stai?» le chiesi in risposta mettendomi seduta.

«io bene, ma tu non hai una bella cera»

«ho un po' di febbre»

«immagino che sia per la scappatina romantica al mare di ieri, Adriano mi ha accennato» continuò con un sorrisino in volto.

«ah e poi, ho avuto un altro paio di informazioni che preferisco chiederti di persona, giuro che quando ci vediamo ti ammazzo per non avermi detto niente!»

«che.. che intendi?» domandai con un fil di voce, nonostante in quel momento fossi impegnata a chiedermi chi fosse il peggiore tra Adriano e Niccolò.

«c'è adri con me quindi evito, sono dal suo telefono infatti» rispose la mia amica inquadrando Adriano che giocava alla play.

«ciao Anna!» mi salutò lui con un cenno della mano.

Io ricambiai il saluto e continuai a parlare un po' con ludovica, fino a quando Niccolò mi chiamò dalla cucina.
Chiusi velocemente la chiamata e misi una felpa di nic, sentivo davvero un freddo bestiale.
Entrai in cucina e al quanto pare Niccolò non era della mia opinione, visto che stava senza maglia..

Entrai in cucina e al quanto pare Niccolò non era della mia opinione, visto che stava senza maglia

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Misi le mani sui fianchi e schiarii la voce, facendolo così voltare all'istante.

«di preciso, che hai detto ad Adriano di quella sera?» chiesi avanzando verso di lui.

«quale sera?» rispose il mio ragazzo provando a fare il vago, ma quel sorrisetto che cercava di trattenere lo tradì.

«cretino, lo sai bene quale!»

«tu che ne sai se ho parlato con lui o meno?»

«me l'ha detto Ludovica, dai Niccolò ma che imbarazzo..» dissi coprendomi il viso con la mani.

«dai amo' non ti incazzare, è il mio migliore amico e sa tante cose su di me, anche lui mi confida quasi tutto»

Sbuffai nel sentire le sue parole, anche io a ludovica dicevo tutto o quasi, ma in quel momento riuscii solo a pensare a quanto fosse stato imbarazzante il momento in cui probabilmente il mio ragazzo avrà parlato di me al suo migliore amico.

«ma poi aspetta un secondo! Ludovica mi ha fatto la predica venti minuti in videochiamata perché non le ho parlato di un piccolo particolare e lei non mi dice del fatto che non è neanche più vergine? Dopo mi sente!» dissi incrociando le mani al petto.

«beh, non così piccolo questo particolare..»

«Niccolò se non la finisci giuro che rimani in bianco fino ai miei diciotto anni» lo minacciai ironicamente dandogli uno schiaffo sulla nuca.

«no no no, faccio il bravo» mi disse lui sbattendo le ciglia da bambino innocente, prevedibile.

Io alzai gli occhi al cielo e misi i piatti di pasta a tavola, avrei dovuto farlo cucinare più spesso dato che era molto bravo.

-

«dai ma che film di merda è!» piagnucolò nuovamente Niccolò, per la terza volta nel giro di un'ora avrei aggiunto.

«remember me è bellissimo! Non capisci proprio niente» dissi cercando di cessare le sue continue lamentele.

«ti piace solo perché il protagonista è lo stesso ti twilight, Edward come cazzo se chiama là»

«punto uno, non osare nominare invano Robert Pattinson; punto due il mio vampiro di fiducia è solo Damon Salvatore» dissi con un sorriso in volto, e nel mentre lui iniziò a farsi sempre più serio.

«ah si, quella serie TV che ti piace, metti quella che è meglio»

Mi passò il telecomando e io tolsi il film, mettendo un episodio di the vampire diaries come mi aveva chiesto lui.
Iniziarono ad assalirmi milioni di ricordi, finii questa serie un mese dopo che conobbi Niccolò, sembrava ieri e invece erano passati ben due anni..

«carina la bionda» disse il mio ragazzo indicando Caroline.

Io cambiai puntata e ne misi una della seconda stagione, arrivando al punto in cui il mio personaggio maschile preferito usciva dalla doccia con solo un asciugamano stretto in vita, per nulla un brutto spettacolo direi.

«come la mettiamo ora?» chiesi guardando Niccolò con aria di sfida.

«tu mi stai dicendo che hai guardato questa roba per otto stagioni?» disse indicando lo schermo della TV.

«esattamente»

«niente di meglio da fare eh?» continuò alzando gli occhi al cielo.

Si girò dal lato opposto e poggiò la testa sul mio petto, mi toccherà vedere la puntata da sola..
Iniziai ad accarezzargli i capelli e si rilassò subito al contatto, chiudendo poi gli occhi per i primi istanti.
Neanche il tempo di finire l'episodio, che già era nel mondo dei sogni come un bambino.
Gli lasciai un bacio in fronte e poi mi misi più comoda anch'io, anche se forse avrei preferito perdermi a guardarlo dormire, piuttosto che fare lo stesso.

Gli lasciai un bacio in fronte e poi mi misi più comoda anch'io, anche se forse avrei preferito perdermi a guardarlo dormire, piuttosto che fare lo stesso

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