labbra a pesciolino

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Anna's pov:

In quel preciso istante le mie dita stavano tracciando segni e linee immaginarie sul corpo del mio ragazzo, il quale allo stesso tempo mi teneva a stretta a lui come se avesse voluto proteggermi.
Mi sentivo spoglia di tutto o quasi, e non perché lo ero nel vero senso della parola, ma perché gli avevo concesso una piccola parte di me che non avevo mai dato a nessuno, e riservato solo alla persona che avrei amato sul serio un giorno.
Non mi sentii pronta non perché pensavo che lui fosse quello sbagliato, anzi pensavo che la persona giusta fosse proprio lui, ma perché ero ancora insicura di me stessa e non mi sentivo in grado di fare un passo più lungo della gamba.
Quella notte probabilmente sarebbe rimasta per sempre impressa nella mia mente, come il suo nome nel mio cuore.

«a che pensi?» mi chiese Niccolò riportandomi alla realtà.

Ci ragionai un po' su cosa rispondergli, pensavo a tante cose contemporaneamente, ma solo una riassumeva il tutto.

«che ti amo» risposi alzando la testa, così da incastrare il mio sguardo con il suo.

Lui sorrise istintivamente e mi strinse di più a se, unendo le nostre labbra in un bellissimo bacio.

Non c'era altro posto dove sarei voluta essere in quel momento, se non tra le sue braccia a bearmi del suo profumo

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Non c'era altro posto dove sarei voluta essere in quel momento, se non tra le sue braccia a bearmi del suo profumo.
Volevo che un giorno il suo profumo si mischiasse al mio, creando qualcosa di nostro, qualcosa di indissolubile, che solo noi potevamo creare e comprendere.

«ti amo anche io» mi disse dopo qualche minuto, facendo spuntare un sorriso sulle mie labbra.

-

Continuavo a sentire un continuo fastidio che partiva dalla mia coscia, saliva sul mio fianco e arrivava alla mia spalla.
Aprii lentamente gli occhi e guardai Niccolò che tracciava linee immaginarie sul mio corpo, osservando con attenzione ogni mio particolare corporeo.

«buongiorno» sussurrai con voce assonnata.

Lui spostò il suo sguardo sul mio viso e sorrise, avvicinandosi a me poco dopo.
Mise una mano sulla mia nuca e mi lasciò un tenero bacio a stampo, spostandomi una ciocca di capelli subito dopo dato che mi ricadeva suo viso.

«come stai?» mi chiese con fare premuroso mentre mi copriva di più con la coperta.

«ehm.. bene credo, come dovrei stare?» dissi io soffocando una risata.

Lui sorrise divertito e scosse la testa, sapevo che voleva solo chiedermelo per sapere se andasse tutto bene o meno.
Gli presi il viso tra pollice e indice, strizzando leggermente le sue guance.
Sembrava un bimbo in quel modo, con le labbra a pesciolino e l'espressione dolce.
Lasciai in pace le sue povere guance e tornai ad osservare i particolari perfetti del suo viso, passando poi una mano tra i suoi capelli scompigliati.

«oggi avevo appuntamento con cocco verso le undici, vuoi venire con me?» mi chiese indeterminato tempo dopo.

«certo, avevate qualcosa di preciso da fare?»

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