Anna's pov:
Dopo che la mamma di Niccolò bussò incoscientemente alla porta, niccolò le chiese semplicemente di non entrare senza nessuna spiegazione, per poi alzarsi in fretta dal letto come se non fosse successo nulla.
Dopo di lui lo feci anche io, ma restandoci un po' male.
Insomma, era diventato freddo di colpo come se fosse stata colpa mia, come se la mamma gli avesse rovinato "il giochino".
Non mi aveva rivolto parola tutto il pomeriggio, solo una volta per avvisarmi del fatto che quella sera saremmo usciti con qualche suo amico e amica.
In quel momento stavo piastrando i miei capelli davanti allo specchio del bagno, non avevo avuto il tempo di asciugarli come si doveva ed erano diventati molto gonfi.
Ludovica mi aveva messo in valigia un vestito che avrei di gran lunga evitato, ma avevo quello e una tuta, quindi avevo una scelta molto ristretta.
Poggiai la piastra sul lavandino e la spensi, iniziando a lisciare qualche piega del vestito.Era davvero molto leggero, e nonostante facesse ancora caldo per qualsiasi evenienza avrei portato con me un giacchetto di pelle.
Speravo che la serata passasse il più in fretta possibile, non sarei resistita un minuto di troppo vestita di tutto punto.
Uscii dal bagno e vidi Niccolò intento ad abbottonare la camicia, con scarsi risultati ovviamente.
Mi avvicinai e poggiai le mani sulle sue per fermarlo, per poi iniziare a fare ciò che stava facendo ma con molta più calma.
Cercai di non avere un contatto visivo, ma lui non mi staccò gli occhi di dosso per neanche un momento.
Una volta finito, mi afferrò delicatamente per i polsi e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
Senza dir nulla poggiò le labbra sulle mie, mettendo le mani sui miei fianchi e avvicinandomi per essi a lui.
Io poggiai una mano sulla sua nuca a mia volta e mi feci ancora più vicina, odiavo averlo lontano ed in quel momento che ero lì non avevo intenzione di sprecare tempo.«ti amo» sussurrai a pochi centimetri dal suo viso appena ci staccammo.
Lui sorrise ampiamente e mi lasciò un altro leggerissimo bacio a stampo.
Guardai l'orario e notai che si stava facendo abbastanza tardi, e che quindi avremmo dovuto muoverci.
Prima che potessi uscire dalla stanza però, il ragazzo mi afferrò un braccio.«anch'io, tanto» sussurrò al mio orecchio con tono dolce.
-
«eccoli, regà ce potevate mette n'altro po' eh» parlò un ragazzo mai visto prima appena io e Niccolò arrivammo al locale, probabilmente un suo amico.
«bella regà, lei è Anna, la mia ragazza.
Anna lui è John, loro tre li conosci ovvero cocco, Tiziano e gianmi, poi Camilla, Giorgia , Elena e priscilla.» disse il mio ragazzo presentandomeli tutti.Salutai con un bacio di qua e di là i tre ragazzi che vennero con noi anche in spiaggia, porsi la mano a John e sorrisi alle tre ragazze.
Mi sarei anche degnata di salutare meglio, ma mi avevano guardato male da quando ero entrata e evitai, tranne per una ragazza che mi aveva ricambiato il sorriso e non mi aveva incenerito con lo sguardo.
Mi avvicinai per abbracciare Adri e Ludo, infine ci sedemmo tutti ad uno dei tanti tavoli del locale all'aperto.
Niccolò si fece portare due birre senza dirmi niente, sapeva che chiedendomi avrei chiesto nulla di alcolico, ma per una sera magari potevo anche togliermi lo sfizio.
Arrivarono e lui iniziò a sorseggiare il liquido ridendo e scherzando con i suoi amici, mentre di tanto in tanto tre delle quattro ragazze s'intromettevano nel discorso nonostante non c'entrassero nulla.
Il moro se ne stava a ridere mezzo brillo con la birra tra le mani e un altro braccio sulle mie spalle, se non fosse stato per qualche anima indesiderata ci sarebbe stata una bella atmosfera.
Dopo un po' di bicchieri alcolici, di punto in bianco Niccolò si girò e allungò il collo per farsi dare un bacio da me.
Io lo guardai alzando un sopracciglio, come per chiedere cosa volesse all'improvviso.
Poi però mi lasciai alle spalle quel piccolo dubbio e poggiai le labbra sulle sue, ricevendo dei fischi d'approvazione da tutti i ragazzi che mi fecero arrossire di poco.
Niccolò non si diede un minimo di contegno ad approfondire quel bacio davanti ai suoi amici, si vedeva che era letteralmente ubriaco.«E dai nì, te cocco e adri siete gli unici fidanzati e manco n'contegno te dai» disse gianmarco aspirando il fumo della sigaretta e ridacchiando.
«eh che vuoi gianmà, non me resiste nessuno» rispose Niccolò con un sorrisetto sulle labbra.
Guardai con la coda dell'occhio le tre ragazze che parlavano sotto voce e in gruppetto, ma che avevano da sparlare? Me lo stavo chiedendo ormai da una serata intera.
«oh priscilla, se vuoi ti accompagniamo anche io e Anna al bagno, abbiamo bisogno di una rinfrescata» parlò Ludovica appena notò che la ragazza si alza dal posto, interpellando pure me.
Lei annuì e ci porse un sorriso, successivamente noi ci alzammo e la raggiungemmo.
«dio ma che vipere, hanno l'invidia che gli cola dalla bocca insieme alla bava per Niccolò» disse la mia migliore amica sistemandosi il trucco allo specchio.
«non me ne parlare.. Prima che arrivassi tu hanno provato anche ad attaccare bottone con me» rispose Priscilla non troppo ad alta voce.
«che hanno detto?» chiesi successivamente, ero davvero curiosa.
«"hey tu lo conosci Niccolò no? Dio quanto è bello, da morire!
Ho saputo che questa sera ci sarà anche la fidanzata, ma avrà quindici anni, pensiamo tutte che Niccolò ci sta per perder tempo"» disse lei modificando la voce per imitare quella delle tre con una punta di disprezzo.«oh guarda non mi far dire per cosa piace Niccolò a quelle tre vipere, poi rovino tutti i loro inutili piani» balbettai io acida e impassibile a quell'inutile scena, provocando una grossa risata tra le due.
Una volta finito di darci una sistemata, ritornammo di là e quasi non mi strozzai per la scena che avevo davanti.
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Vivere
FanfictionForse no, non è una storia come le altre. Non è una storia dove arrivata la maturità ci si innamora e si soffre, per poi avere quel bellissimo lieto fine. Questa storia parte dalle basi, dove una bambina riesce a provare le emozioni di una donna già...