Capitolo 6

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Pov's Martina
Purtroppo arriviamo in stazione, parcheggia la macchina e scende con me. Mi avvicino per salutarla ma lei dice che preferisce accompagnarmi fino al treno, allora le prendo la mano e la dirigo al binario.
<Bì prima che vai mi dai il tuo numero? Almeno ci sentiamo> mi chiede, <se ti va> aggiunge insicura. Le detto il mio numero, lei se lo scrive sul cellulare e poi torna a guardarmi. Vedo uno sguardo malinconico ma anche felice, spero non sia solo il riflesso del mio. Mi viene da piangere, allora mi butto tra le sue braccia e lei mi stringe a sé: non mi serve un treno per arrivare a casa, io ci sono già.
<Ti prego scrivimi appena puoi. Sono stata così bene oggi, non vorrei che finisse tutto troppo presto> le sussurro e la stringo di più a me, per paura che possa andarsene e lasciarmi qui, da sola.
<Appena arrivo in hotel ti mando un messaggio. Ci vediamo dopodomani, ti lascio il cuore.> mi sussurra lei. In risposta mi stacco e la bacio, un bacio intenso, profondo, voluto da entrambe e già pieno di nostalgia. Sorrido e mi allontano, le lancio un bacio e poi salgo sul treno.
Ripenso a ciò che è successo oggi, ai suoi occhi blu pieni di felicità, soddisfazione, senso di riscatto e passione per ciò che fa. E poi penso a quegli occhioni quando guardano me, quelli che mi fanno abbassare lo sguardo, ma che, al tempo stesso, quasi mi fanno sentire bella, apprezzata. Penso al suo corpo perfetto, alle curve al punto giusto, e poi alle sue labbra, che ho tanto sognato ma che hanno superato di gran lunga ogni aspettativa. E poi alla sua voce, la cosa più importante, quella che ci ha fatte conoscere, se vogliamo, una voce così bassa e profonda se parla, ma che si trasforma quando canta, diventando di una potenza senza limiti. Una voce che già mi manca. Prendo le cuffie, le collego al telefono e metto in riproduzione l'album di Gaia. Arriva "mi ricordo un po' di me" e chiudo gli occhi, mi perdo tra le note di una canzone che, in tre minuti, riassume tutto il percorso artistico della ragazza più bella che abbia mai visto. E nella sua voce si sente la corazza che si è creata, per non soffrire, non di nuovo; ma al tempo stesso la sicurezza, perché sapere cosa si vuole fare nella vita, e crederci nonostante tutto e tutti, è già tanto. Si sente la voglia di ricominciare, si, tutto da zero, la speranza che stavolta è quella giusta. Sarei voluta esserci prima, quando era sul fondo, quando le serviva una mano per risalire, ma il destino ha voluto così è perché sapeva che Gaia ce l'avrebbe fatta. Gaia è forte.
Se hai già toccato il fondo, tu calpestalo
E lo stai facendo bene, lo hai calpestato così forte che ti sei data la spinta giusta per arrivare in superficie, e quanto è bello il mondo da qui sopra?
Ringrazialo Gà, anche quel fondo ti è servito ad essere quella che sei, anche se ha fatto male, anche se hai sputato sangue. Io per questo sono fiera di te.
Mi arriva una notifica, sblocco lo schermo ed entrò su whatsapp
Per Martina: "Ciao Bì, volevo ringraziarti per oggi. Alle 8 dopodomani sono alla stazione di Torino, se per te è troppo presto puoi venire anche dopo. Fammi sapere"
Sorrido felice, mi ha scritto davvero.
Per Gaia: "Ciao Gà, grazie a te. Alle 8 sono in stazione, poi fammi sapere il binario. Trovato l'hotel? Va tutto bene?"
Le scrivo io e la sua risposta non tarda ad arrivare
Per Martina: "si tranquilla, sono sul letto. Tu che fai?"
Vorrei essere lì con te.
Per Gaia: "scrivo, musica e parlo con una gran figa"
Dico io per sdrammatizzare
Per Martina: "poi voglio leggere, e parlare con la gran figa. Non è bello condividere"
Sta giocando al mio stesso gioco, lo so, e continuiamo a fare le cretine per un po'. Appena arrivo a casa saluto mia madre che non fa altro che guardarmi male, faccio una doccia veloce, mi butto sul letto e scrivo a Gaia.
Per Gaia: "mi sono appena messa sul letto. Sono stanchissima ma vorrei tornare a stamattina"
Per Martina: "se si potesse tornare indietro nel tempo, lo farei senza dubbio. Però ci vediamo dopodomani, stai tranquilla"
Faccio lo screen alla canzone che sto ascoltando, cioè "mi ricordo un po' di me" e la metto sulla storia di whatsapp, e ci scrivo "Se è già finito il tempo, tu riavvolgilo."
Subito dopo mi arriva una notifica da Gaia "lo riavvolgiamo presto". Ci diamo la buonanotte ed io, per la prima volta, sto bene con me stessa.
La mattina seguente mi alzo verso l'ora di pranzo, e il mio primo pensiero è vedere se Gaia mi ha scritto, sorrido quando vedo che mi ha inviato il buongiorno un'ora fa e la chiamo, dopo qualche squillo risponde.
Gaia: "Buongiorno Bì, ho visto che hai dormito"
Martina: "si, anche molto bene. Tu che fai?" le dico io ridendo
Gaia: "sono contenta. Io sto sul treno dovrei arrivare in stazione tra un'oretta credo" mi risponde
Martina: "sei stanca?" Le chiedo io
Gaia: "un po', ma sono felicissima. Mi piacciono gli incontri con le persone che mi seguono, una volta li dimenticherò la stanchezza" mi risponde sincera, e raggiante, come suo solito.
Martina: "su questo non ho dubbi. Vedi non abbracciartele troppo" mi raccomando ridendo, e subito dopo sento la sua risata, che poi, all'improvviso, si blocca.
Gaia: "non è che sei gelosa?" mi chiede curiosa e, soprattutto, consapevole della mia risposta
Martina: "può darsi, ma tanto ti controllo su instagram. Seguo molte fan, quindi attenta a quello che fai" la minaccio scherzosamente
Gaia: "va bene capo" dice lei, e mi ride con me.
Il suono della sua risata potrei ascoltarlo per ore.

Un giorno, se ti vaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora