Capitolo 56

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Pov's Martina
La festa organizzata dalla famiglia di Gaia passa tranquillamente, nessuno sa chi sono per davvero, c'è chi pensa sia una sua amica, chi un'ex compagna di classe di Giorgia, e chi, semplicemente, a me, nemmeno ha fatto caso. Meglio così, non saprei cosa raccontare.
Gaia sta per tutto il tempo a cercare di dividersi tra gli ospiti, che la cercano continuamente per ripeterle che è davvero brava, che merita tutto questo, e per chiederle se è felice o se c'è qualcosa che non va. E lei risponde col sorriso di sempre ma mai scontato, un sorriso pieno di gratitudine e di gioia perché, adesso, fa quello che ha sempre voluto fare.
E credo fermamente che lo avrebbe fatto anche senza Amici, che tutti chiamano "la spinta", senza televisione, manger, produttori e aiutanti che si sono proposti di accompagnarla nel suo percorso una volta fuori dal programma.
Avrebbe continuato a farlo in camera sua, il pubblico non sarebbe stato lo stesso, i luoghi dei concerti sarebbero stati più piccoli e meno pieni, le posizioni in classifica sarebbero diverse.
Ma lei avrebbe scritto comunque ciò che ha scritto, avrebbe giocato ugualmente con le parole, mischiando le lingue che conosce per far arrivare al massimo l'essenza del suo pensiero.
Sarebbe nata persino "Chega", una canzone che tanti collegano alla radio. Ecco, ci sarebbe anche se la conoscessero in un centinaio di persone, anche se non fosse stata passata in ogni stazione, ad ogni ora.
Forse sarebbe stata anche apprezzata e capita molto di più,
non sei per tutti, te lo ripeto continuamente.
Gaia sarebbe stata comunque Gaia,
anche senza quegli occhi blu che la gente guarda tanto, anche di più di quanto ascolta le sue canzoni,
anche senza tutto questo.
Però non ci saremmo conosciute.
Però sarebbe rimasta una delle tantissime voci che gridano per farsi sentire, ma che poi rimangono inascoltate e incastrate tra le centinaia di nuove proposte.
Ecco, Gaia non sarebbe potuta essere una delle tante,
Gaia è troppo per rimanere al buio.
Ma avrebbe cantato lo stesso, e niente di tutto quello che ha fatto, avrebbe avuto meno senso, se lo avesse fatto davanti alla metà della metà delle persone che ora sono qui per lei.
Gaia ha vinto nella vita, perché è speciale.
Fine.
Le coppe non c'entrano niente, le premiazioni tanto meno.
Una volta mi ricordo che una persona a cui tenevo tantissimo, mi disse che un buon giocatore vince i campionati durante gli allenamenti, e che la coppa è solo l'oggetto fisico che ti ricorda che hai vinto. "Hai vinto prima di riceverla", mi ripeteva sempre. E solo ora capisco a pieno il senso.

La guardo ancora, e i suoi occhi si perdono in una parete bianca mentre un sorriso spontaneo domina il suo viso. Quasi come se percepisse il mio sguardo sulla sua pelle, si gira di scatto verso di me, per poi avvicinarsi a passo svelto come se non stesse aspettando altro che sentirmi accanto a lei.
Ci sono, Gà.
Ci sono anche se non mi vedi, se non mi senti, se non ti tocco e se non lo fai nemmeno tu con me.
Ci sono ora, che stiamo insieme e il mondo sembra sorriderci anche se ci guarda storto e un po' arrabbiato dalla felicità che ci legge negli occhi.
Ma ci sarò anche un domani, quando, malinconiche, staremo a guardare male una felicità che non ci appartiene più, che apparterrà ad altri e poi ad altri ancora, e le nostre strade saranno lontane, non si toccheranno né incroceranno più.
Succederà, ma ci sarò.
Dietro di te, per prendere a spallate quel passato che tanto t'ha fatto male, e tanto te ne fa ancora, ma che bloccherò con tutte le mie forze per non farti distrarre da quell'obiettivo così bello e tanto sognato che hai davanti a te.
Ti guarderò le spalle e fermerò chiunque voglia impedirti di continuare a guardare al futuro, per poi trattenere e stringere a me i mostri del tuo passato, quando vorranno ricordarti che sono esistiti.
Li farò miei, quei mostri, Gà.
E troverò in loro un collegamento diretto a quella che eri, che non sei e non sarai più.
Troverò in loro quella tua voce limpida e scoperta da poco, che poi non è stata apprezzata abbastanza, e con lei anche "New Dawns", il primo, l'inizio di tutto, anche del buio.
Troverò in loro il sogno di una macchina veloce che avrebbe potuto portarci lontane da tutto questo, se fossimo state in grado di stringerci un po' più forte, o se, magari, ci fossimo conosciute in un altro momento, quando tu eri Gaia e basta, senza Amici, senza X Factor.
Troverò in loro l'umanità che ti ha sempre contraddistinta, anche davanti a persone che, se avessero potuto, ti avrebbero tolto quel bel sorriso che hai sempre addosso.
Troverò in loro il caldo di un'estate e le sue porte chiuse dall'arrivo di settembre.
Arriverà settembre anche per noi, Gà. E finiremo di sorridere come se niente e nessuno potesse fermare o ostacolare la nostra felicità,
e capiremo che niente di ciò che vediamo dura per sempre, ma che lo si può comunque custodire stretto al cuore gelosamente.
Arriverà settembre, tutto questo finirà, non ci sentiremo più tutti i giorni, quando verrai a Torino non mi chiamerai per vederci e quando sarò dove sarai tu, mi limiterò ad essere uno dei tanti volti nella folla emozionata che ti sostiene dal giorno zero.
Ma se dovessi sentirti oppressa, chiusa e incastrata in un vestito che non è il tuo, se avrai voglia di fare qualcosa e non te lo permetteranno per qualche strano pensiero incomprensibile senza capo né coda, se ti sentirai ritornare al periodo in cui il tuo cuore ti urlava solo "l'eterna seconda non ce la farà mai", cercami.
Scrivimi, chiamami, vieni sotto casa o urlami di venire a prenderti.
Ovunque tu sia.
A qualsiasi ora.
Per qualsiasi cosa.
Anche se vorrai solo sapere come sto, cosa ho mangiato, se scrivo ancora, se canto davanti allo specchio e se mi sembra di star solo sopravvivendo.
Cercami, Gà.
Avrò le luci accese.

Nonostante sia un capitolo "di passaggio" ci ho messo un bel po' a scriverlo, mi piace collegare le canzoni a quello che racconto. In corsivo troverete qualche riferimento, e sono sicura che riuscirete anche a cogliere quelli velati. Spero li apprezzerete.
Fatemi sapere cosa ne pensate❤️

Un giorno, se ti vaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora