Pov's Martina
All'inizio vedo uno sguardo stupito e contento, emozionato dal fatto che lei sia il centro di un'altra mia canzone, la seconda.
<Ma...> sussurra poco dopo, non capendo il collegamento tra un testo che parla di una storia conclusa che si porta, però, ancora nel cuore; e lei, un amore presente.
<Cosa c'entro io?> mi chiede insicura, forse perché ha paura che io le stia dicendo una bugia pur di non dirle a chi l'ho dedicata per davvero.
<Dopo il concerto, quando ci siamo abbracciate, mi sono resa conto che in qualsiasi modo andrà tra noi, non riuscirò né vorrò eliminarti dalla mia vita. Tu avrai i tuoi impegni, un'altra persona accanto a te, e magari io farò lo stesso: non lo so. Ma non mi troverai mai sorda ad un tuo richiamo, a prescindere da cosa ci allontanerà> le spiego, cercando di parafrasare il più possibile il testo, e ciò che voglio aggiungere e che lei mi darà una mano ad esporre.
<Questa è un po' la me dopo di te, quando non ci sarai. Io me la immagino così> concludo, alludendo al fatto che Martina non sarà più solo Martina. Io avrò sempre e comunque una parte di Gaia con me, e lei ne avrà una mia con lei, che poi potrà scegliere se conservare con cura -come farò io- o metterla su una mensola e non guardarla più, come si fa con quelle foto così belle ma vecchie, che hai visto e rivisto e che non ci pensi più a guardarle perché tanto sono fotogrammi di cose e persone lontane che non vedi e non sentì più.
Vedo il suo sguardo addolcirsi, le sue pupille dilatarsi ed accogliere le mie, i tuoi occhi sembrano riempirsi davvero, con le onde del mare.
O forse sei tu che riempi quella distesa di acqua fantastica.
Si avvicina a me e mi stringe a lei, mentre mi accarezza il fianco che non poggia sul letto con la sua mano.
<Ti amo Martina. Ti amo da morire> mi sussurra e sento una lacrima scendere sulla mia guancia.
Gaia, mi stai salvando la vita.
<Anche io, tantissimo> le rispondo emozionata, per poi stringerla a me un po' di più.
Dopo poco ci stacchiamo, e mi propone di concludere almeno il testo della canzone, io annuisco e ci mettiamo a lavoro.
Noi due, un letto, le mie parole che diventeranno musica, la notte che ci fa da sfondo e rende tutto ancora più bello e intenso.
Non mi manca niente.Dopo un'oretta rileggiamo tutto, sembra essere completa, ovviamente mancano solo gli accordi che ora non possiamo scegliere perché ovviamente non possiamo provare con la chitarra, dato che è notte fonda. Io ho un ritmo in testa ma non ci convince, dovremmo cambiare un sacco di cose e a me, il testo così come è ora, piace davvero tanto.
Poso il cellulare su cui c'era scritta la prima parte del testo, e anche il quaderno su cui c'è la canzone completa. Lì l'ha scritta lei, e mi fermo a pensare che c'è arte anche nella sua calligrafia, nel modo in cui scrive, in cui arriccia la "a" alla fine della parola e in cui mischia corsivo e stampatello armonicamente.
Lei è arte.
In tutto ciò che fa, anche quando non gli presta attenzione, quando è stanca, quando non ha voglia.
È arte e basta, a prescindere da ciò che la circonda.
Mi giro verso di lei, ci guardiamo un po' negli occhi e la ringrazio: non è da tutti rinunciare a qualche ora di sonno in più, dopo un concerto impegnativo e con altri due eventi nei prossimi due giorni.
E invece lei l'ha fatto, per me, per permettere alla persona che sono di sentirsi libera, di togliersi il peso di quelle parole che mi erano rimaste incastrate tra le costole.
Costole che ora fremono sotto il suo tocco delicato, rabbrividisco quando la sua mano finisce sotto la mia maglietta e le nostre pelli sono a contatto.
Non mi stancherò mai di una cosa del genere.
Non è una carezza che pretende di essere di più, non c'è la malizia in quello che fa e in come lo fa, né nel suo sguardo, che, anzi, cerca di dirmi che crede in me, e nel fatto che forse, un domani, le posizioni potrebbero invertirsi, potrebbe essere lei quella in prima fila ad un mio concerto che grida al cielo le canzoni uscite dal mio pugno e che mi hanno cambiato la vita.
<È bellissimo condividere questa passione con te> mi sussurra, senza staccare nemmeno per un secondo lo sguardo dal mio.
<È tutto ciò che ho sempre voluto al mio fianco. Qualcuno che capisse> le rispondo, dandole indirettamente ragione e alludendo al fatto che non tutti capiscono un sogno così ambizioso ed un desiderio quasi astratto.
Nessuno, tranne quelli che lo hanno.
Lei annuisce, per poi poggiare delicatamente le sue labbra sulle mie.
Le sue sanno di sogni realizzati, di felicità che tocchi con un dito, e della paura di perdere tutto questo, ancora una volta. Però sanno anche di voglia di provarci, e di far sì che io trovi il coraggio di fare lo stesso.
<Ci devi provare, me lo prometti?> mi sussurra, una volta che le nostre bocche non sono più a contatto e che la mia freme già a causa della lontananza. Non rispondo, non credo di volerci provare, avrei un'ansia che non saprei gestire e la mancanza di fiducia in me stessa mi mangerebbe tanto da pentirmi di tutto e da riportarmi sulla strada iniziale.
<Sei brava, Martina. Scrivi benissimo, e la tua voce me la ricordo bene, è profonda, calda. Si sente che ti piace quello che fai, e che stai bene quando lo fai. Non vale la pena buttare tutto questo al vento per una paura. Promettimi che ci proverai> cerca di rassicurarmi, ed io nei suoi occhi leggo l'amore più puro e bello che io abbia visto nei miei confronti.
<Ci sarai?> le chiedo. Senza di lei non andrei da nessuna parte, nessuna, a parte lei, crede in me.
<Non potrei andarmene. Non lontana da te> mi rassicura, per poi abbracciarmi.
Un abbraccio che sa di una promessa, che forse non riusciremo a rispettare, ma che adesso mi fa addormentare tranquilla, sul suo petto, tra i suoi respiri regolari e il cuore che batte forte.IMPORTANTE!
Eccomi qui! Volevo avvisarvi che l'ultimo capitolo lo metterò il 12 giugno, quindi gli aggiornamenti saranno "studiati" in modo da arrivare al 12 con tutto completo, tranne, appunto, l'ultimo.
Ho un'idea per un'altra storia, vi andrebbe di leggerla dopo questa? Fatemi sapere❤️
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Un giorno, se ti va
FanfictionQuesta è la storia dell'amore tra Gaia e Martina, un amore nato per caso, considerato sbagliato, ma che le farà tornare a respirare.