Capitolo 38

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Pov's Martina
Nell'ora di tragitto che ci aspetta, mentre Gaia dorme, faccio un giro su instagram e guardo un po' fuori. Scrivo un po' con Nico, gli dico che va tutto bene e che tra poco saremo arrivate a destinazione, che ho l'ansia perché conoscerò la famiglia di Gaia e lui mi dice che sta con Daniela e che stasera dormiranno insieme a casa nostra: sospiro sapendo che a me e a Gaia non avrebbero mai permesso di dormire insieme a casa nostra, e nemmeno lo faranno mai, ma sono contenta per lui, se lo merita.
Mancano dieci minuti all'arrivo ed io comincio ad accarezzare i capelli a Gaia, e a darle dei baci sulla testa, per cercare di svegliarla senza darle troppo fastidio. Dopo qualche secondo e qualche mugolio, apre gli occhi, alza la testa e mi sorride. Io le sistemo i capelli dietro l'orecchio e le dico che manca pochissimo a destinazione, è elettrizzata all'idea di farmi conoscere la sua quotidianità ed io lo sono ancora di più di lei. Sto per conoscere un pezzo fondamentale della sua vita, non potrei essere più contenta.
<Subito dopo pranzo ti porto a conoscere i miei amici e poi andiamo a fare le prove, va bene?> mi propone, con un sorriso contagioso sul volto.
<Sono tutta tua, Gozzi, faccio quello che vuoi tu> le rispondo ridendo, ma veramente farò tutto ciò la può rendere felice, anche se solo per qualche minuto.

<Non vedo l'ora, non sto nella pelle> esclama mentre scendiamo dal vagone e ci dirigiamo verso l'uscita della stazione di Milano, è molto più grande di quella di Torino.
<Anche io, ma ho l'ansia> sospiro mentre mi mordo le labbra per cercare di cacciare via la tensione, ovviamente non serve a niente e il cuore continua a battere all'impazzata, preoccupato da tutto ciò che verrà.
<Sii te stessa, ti ameranno anche loro> mi sussurra, guardandomi negli occhi, ed io le sorrido riconoscente.
Ci fermiamo davanti ad una macchina nera, dalla quale scende una ragazza riccia con i capelli scuri, dovrebbe essere Giorgia, la sorella di Gaia. Le due si avvicinano e si abbracciano, sorrido alla scena: avevo sentito parlare di lei, avevo visto qualche suo post e storia su instagram, ma vedere che il loro rapporto è proprio così vero è una cosa fantastica.
<Martina, giusto? Finalmente ti conosco> esclama la ragazza con i capelli mi scuri, sorridendomi. Mi sento un po' a disagio, anche lei è bellissima.
<Si sono io, piacere> le dico porgendole la mano, ma lei, anziché stringerla, mi abbraccia calorosamente. Abbraccio che ricambio immediatamente, è così bello essere accettati da qualcuno, senza troppi dubbi né richieste particolari. Lei sa che la sorella con me è felice, le basta questo: sotto questo aspetto mi ricorda molto Nico, sorrido al pensiero.
<Sei molto più bella di come sembri dalle foto comunque> mi dice mentre prende il mio borsone e lo mette nel porta bagagli.
<Wow grazie, di solito dicono il contrario> la ringrazio ridendo, anche per non far notare il mio imbarazzo.
<Ma non li ascoltare, sei figa. Brava Gaia, stavolta hai scelto bene> si complimenta con la sorella, mentre saliamo in macchina.
<Giorgia hai finito di flirtare con la mia ragazza? Anche meno dai> le risponde ridendo Gaia, e noi due la seguiamo.
Respiro complicità nell'aria, una complicità che mi era mancata.
<Come è andato il viaggio?> ci chiede Giorgia, mentre porta il suo sguardo attento sulla strada.
<Gaia ha dormito tutto il tempo, quindi bene dai> stranamente prendo parola io, io che cerco sempre di stare nel mio, almeno con le persone che non conosco, io che avevo paura anche del suo giudizio, fino a qualche minuto fa.
<Martinaaa> mi rimprovera Gaia scherzosamente, con quel suo tono duro che usa solo quando vuole farmi capire di tacere, e che accosta sempre al mio nome per intero, che, appunto, in occasioni normali, non usa mai.
Ridiamo di cuore per il resto del viaggio, che dura circa venti minuti, e mi dimentico persino che devo ancora conoscere più della metà della famiglia di Gaia. Quest'ansia torna, però, quando la ragazza al volante ferma l'auto in un parcheggio davanti ad un palazzo abbastanza alto, dove suppongo ci sia l'appartamento di Gaia.
Sospiro, cercando di ricacciare l'ansia dentro, e la ragazza dagli occhi blu mi prende la mano e la stringe alla sua, cercando, anche lei, di farmi tranquillizzare un po'.
Scendiamo dalla macchina, prendo il borsone, e poi ci dirigiamo nel palazzo, io e Gaia ancora mano nella mano, con i discorsi di Giorgia in sottofondo, che spiega quanto sia emozionata Frida all'idea di vedere sua sorella su un palco con così tante persone davanti a lei.
In pochi secondi siamo davanti alla porta, Gaia suona e ad aprirci è la mamma, con un sorriso enorme felice di vedere di nuovo la figlia. Si abbracciano ma Gaia non mi lascia ancora la mano, probabilmente perché sa che questo contatto tra noi mi fa stare un po' meglio.
<Marti è un piacere rivederti> esordisce la mamma, riferendosi al nostro primo incontro al concerto di Gaia a Roma. Mi porge la mano come saluto, ed io la  stringo prontamente.
<Il piacere è tutto mio> le rispondo sorridendo.
<Entrate, c'è anche Frida di là> ci invita ad entrare, spostandosi di lato per permetterci di passare, e poi chiedere la porta.
Una volta dentro mi guardo intorno, lo stile della casa è proprio come me lo immaginavo, è molto semplice ma accurato, ci sono vari quadri di città molto belli, ma la cosa che mi colpisce di più è un insieme di cornici tutte attaccate piene di foto di famiglia, di Gaia da piccola, mentre canta oppure di paesaggi e spiagge bellissime che, suppongo, siano del Brasile.
<Vieni ti faccio vedere pure le altre stanze> mi incita Gaia, prendendomi per mano e portandomi prima in salotto, dove c'è un divano di pelle, una poltrona e la televisione, e poi in camera sua, dove c'è un enorme armadio a specchio e un letto matrimoniale. Infine entriamo in cucina, dove c'è Luciana intenta a cucinare una pasta al sugo credo, con accanto Frida che balla con il cellulare in mano.
<Frì c'è Martina> la richiama Gaia, che l'ha già salutata poco fa, mente io ero in salotto a guardare le foto.

Come promesso ecco a voi il secondo aggiornamento, perdonatemi per l'orario ma ormai sapete che l'ispirazione ce l'ho solo notturna.
Fatemi sapere cosa ne pensate, a domani!❤️

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