Pov's Martina
A richiamare la nostra attenzione è la mamma di Gaia, che si avvicina a me, accarezzandomi una guancia, per poi aspettare che la figlia la raggiunga ed abbracciarla forte.
Quando le loro braccia si incastrano perfettamente, e i loro corpi combaciano e si completano, il mio cuore sembra tornare a battere e a provare qualcosa di forte.
È un attimo, quello in cui riprendo fiato, un attimo bellissimo interrotto dai singhiozzi di Gaia.
Credo in lei, non solo artisticamente, ma oggi, dopo questa sua mancata reazione, questi occhi vuoti e questa voglia di cancellarsi, di cambiarsi e cambiare, forse, anche ciò che sente, quasi le mie speranze che lei riesca a vivere senza questo volersi nascondere, svaniscono. Si sciolgono velocemente, come la neve davanti al sole di Roma che, quelle poche volte che cade, poi, non attacca mai.
E non fai in tempo a gioire nel vedere una cosa così rara, che la perdi.
E quasi sembra non sia mai caduta, quasi sembra che il terreno non sia mai stato coperto da un velo bianco puro e delicato, e che il Colosseo non abbia mai sentito su di sé il freddo di un inverno insolito.
Eppure c'è stato. Un attimo, ma c'è stato.
E quell'attimo imperfetto è stato catturato da tante persone, che lo faranno durare in eterno, e lo racconteranno eliminando automaticamente tutti quei piccoli difetti, rendendolo unico. Speciale.
Più bello di quanto fosse, più bello del normale, anche più bello del dicibile.
È così che si fa con le cose belle che durano meno del tempo che meritano: si cerca di ricordarle con l'iniziale maiuscola dell'aggettivo, e alla fine ci si riesce.
Perché le cose di cui parli, non le vedi più, e nessuno può dirti che avevano un difetto in più di quello che ricordi e racconti. Nessuno, perché ognuno ha un modo diverso di leggere le cose, filtrato dal passato, da ciò che hai vissuto e da come l'hai fatto, dai desideri per il futuro e dalle speranze andate in fumo.
Ed io, filtrando ciò che siamo, i difetti non li so vedere. O forse li vedo, perché tra noi non è stato un attimo solo, ma non sembrano così brutti e limitanti questi particolari che stonano un po', se hanno a che fare con te, con noi.
Su di te stanno bene dettagli che sugli altri non guarderei mai, su di te i difetti hanno il gusto dei pregi più belli.
<Ei, come stai?> le chiedo quando si staccano dall'abbraccio e Luciana si allontana da noi, capendo che forse è arrivato il momento di parlare e che c'è molto da dire.
<Non ce la faccio...> sussurra con voce spezzata, e a spezzarsi è il mio cuore, quando leggo, tra le righe, che tra noi non potrà mai andare bene.
Tra noi c'è amore, c'è sempre stato, ma a volte l'amore non basta, non se in una delle due questo pesa meno della voglia di essere guardata bene, di essere accettata da tutti.
<In che senso?> provo a chiederle, consapevole di non voler sentire per davvero la sua risposta, che mi lacererà e farà crollare le mie certezze come se fossero un castello di sabbia costruito da un bambino, e poi abbandonato in balia di quella brezza estiva leggera e afosa, ma piacevole.
<Non ce la faccio a dirlo a tutti, ho paura di quello che potrebbero pensare di me> mi risponde, e il cuore sembra non spezzarsi, non quanto avevo immaginato.
<Il fatto che non vuoi dirlo ai fan non è un problema per me, te l'ho già detto. In più stiamo insieme da poco, secondo me è anche meglio aspettare> le dico io, capendo che il suo disagio è causato anche dal fatto che mi aveva promesso che avremmo ufficializzato ciò che c'è tra noi, per stare più tranquille, per camminare per strada mano nella mano senza preoccuparci, per poterci sorridere, davanti agli altri, una volta in più.
Per quanto possa dispiacermi non avere tutto questo, tiro un sospiro per il sollievo: pensavo volesse chiudere, quindi questa decisione va a mio favore, e si schiera forte contro il mio pessimismo, che aveva già immaginato il nostro ultimo sguardo.
<Sono sicura di noi> cerca di rassicurarmi, forse notando il mio sguardo perso e quasi rassegnato.
<Gaia, questo lo so. Però non puoi vivere sperando che gli altri ti accettino, se sei la prima a vergognarti di te stessa, di quello che ti piace, di quello che sarai un domani e di quello che sei diventata> provo a spiegarle il mio punto di vista, anche se mi fa male, anche se non avrei voluto leggere tutta quell'insicurezza nei suoi occhi blu.
<Lo so Marti, però lo vedi? Hai visto cosa è successo?> cerca quasi di giustificarsi, un po' agitata e nervosa, ma con il tono di voce dolce che la contraddistingue quando il destinatario delle sue parole sono io.
Non smetterò mai di amare il modo in cui declina le parole per non renderle banali, superficiali, che potrebbero essere pronunciate e riferite a chiunque.
Lei non è chiunque, e da quando la conosco, mi sono convinta del fatto che anche io non lo sono. Non per lei, almeno, e questo mi basta. Lei mi basta.
E giuro che farei di tutto per non perderla, per tenerla un secondo in più al mio fianco, per baciarla un'altra mattina, per sorriderle ancora e arrossire dopo un suo complimento un'altra volta. Una volta in più.
<Ho visto, Bì, ti ho difesa perché non è giusto. Non sei sbagliata e non è sbagliato se difendi quella che sei, devi capire questo> le ripeto, mentre le accarezzo la guancia con tutta la dolcezza che posso, per farle capire che gli altri la accetteranno solo se lo farà prima lei con se stessa, se farà finta di farlo, o se saprà sorridere davanti a loro, anche se dentro vorrebbe piangere e urlare.
Io la amo comunque, anche quando non si piace, anche se non mi sorride, anche se la vedo piangere in un momento in cui vorrei urlare di gioia. Anche se, un giorno, dovesse bloccare la mia voglia di fare o essere qualcosa o qualcuno di diverso, anche se dovesse mandare a monte il viaggio più bello
La amerei comunque, perché l'amore non si sceglie.
La amerei comunque, e forse questa è l'imperfezione più bella e dolce che ho conosciuto grazie a lei.Oggi questa storia ha raggiunto le 50 mila letture. Non so che dire, per me sono davvero tante, non me lo sarei mai aspettato.
Grazie di cuore a tutti, davvero.
Continuate a farmi sapere cosa ne pensate❤️
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Un giorno, se ti va
FanficQuesta è la storia dell'amore tra Gaia e Martina, un amore nato per caso, considerato sbagliato, ma che le farà tornare a respirare.