Capitolo 23

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Pov's Martina
Sento il sole entrare dalla finestra e poggiarsi sul mio viso, come quel giorno di tre mesi fa. Da quel momento avevo cominciato a chiudere le serrande del tutto, a coprire le finestre con le tende, in modo da non svegliarmi mai più così. Sembra una cosa stupida, eppure quel piccolo dettaglio, agli occhi degli altri insignificante, mi ricordava il sorriso che avevo quel giorno, e poi il motivo per il quale era scomparso. Mi ricordava i mesi che seguirono quella mattina, nei quali il mio unico appiglio era la musica, una musica che, però, parlava solo di lei.
Ho paura ad aprire gli occhi, paura di vedere di nuovo vuoto il posto accanto al mio, ho paura di rivivere tutto da capo.
Dopo qualche minuto, però, mi faccio forza e apro gli occhi. Davanti a me stavolta non ho un cuscino stropicciato con sopra una lettera, davanti a me ho il viso rilassato della ragazza più bella che io abbia mai visto. Il mio cuore riprende a battere normalmente, per quanto possibile, e le sposto un ciuffo di capelli dal viso per poi accarezzarla delicatamente, cercando di non svegliarla. Il lenzuolo sotto il seno lascia ben poco all'immaginazione, e allora, anche se non vorrei, glielo tiro un po' più su, sono sicura che si sentirebbe a disagio a stare così.
Attenta ancora a non svegliarla mi alzo dal letto e vado in bagno, mi vesto con un jeans stretto nero e la maglietta a maniche corte che avevo messo nello zaino ieri prima di partire. Fino a ventiquattro ore fa immaginavo un bel concerto, tantissime emozioni, lei più bella e felice che mai. Ma non avrei mai pensato che potesse succedere ciò che, invece, è successo. Non avrei immaginato i suoi sguardi, la dedica, la mamma che si avvicina a me con un sorriso dolce e mi chiede di raggiungere Gaia, il bacio, i suoi occhi così vicini, ma soprattutto ciò che è successo stanotte.
Non avrei mai immaginato niente di tutto questo.
Mi lego i capelli in una coda, arruffando un po' i ciuffi davanti, in modo da coprirmi un po' il viso, come faccio di solito io, ed esco dal bagno dopo che sento Gaia chiamarmi.
<Ei Gì tutto bene?> le chiedo dopo averla vista con la testa tra le mani. Lei alza la testa verso di me e vedo i suoi occhi spalancarsi e la sua espressione addolcirsi e rilassarsi un po', aveva paura che me ne fossi andata?
<Si, pensavo fossi andata via> mi risponde lei mentre mi guarda negli occhi. È uno sguardo impaurito, ma al tempo stesso sollevato dalla mia presenza.
<Ma che dici Gì, stai tranquilla> le dico per poi avvicinarmi a lei a stringerla a me. Mi stacco per stamparle un bacio sulle labbra, un bacio che lei approfondisce chiedendomi l'accesso con la lingua. Porta la sua mano sinistra dietro la mia testa per avvicinarmi ancora di più a lei, mentre con la destra mi accarezza i fianchi coperti dalla maglietta. Il bacio si fa sempre più passionale e sento crescere dentro di me la voglia di averla ancora, e, nonostante cerchi di resistere, averla nuda davanti a me mentre mi bacia con questa intensità, non aiuta nemmeno un po'.
Con la mano sinistra fa sempre più pressione fino a sdraiarsi e a portarmi sopra di lei. Subito dopo sento le sue mani infilarsi sotto la maglietta e fa per toglierla, ma io la blocco.
<Gaia se continui così perdo il controllo> le dico con il cuore che batte all'impazzata per ciò che stava per succedere, e per la vicinanza dei nostri visi.
<Chi ti ha detto che non puoi perderlo?> mi risponde in un sussurro, ma con una voce veramente troppo sexy. Alla quale non so resistere, nemmeno se ci provassi infinite volte.
In risposta mi avvicino di nuovo al suo viso e la bacio con tutta la passione e l'amore che ho, e lei non è assolutamente da meno. In pochi secondi mi sfila la maglia e poi io mi tolgo i pantaloni.
Ad un certo punto ribalta la situazione, facendomi sdraiare sul materasso e mettendosi sopra di me. Lei è già nuda e vederla così, sopra il mio corpo, mi sta facendo impazzire. Si abbassa verso il mio viso e comincia a baciarmi mentre non smette di muoversi sopra di me, e le mie mani vagano dappertutto: ha un corpo perfetto, ed io non so resisterle.
Si stacca dalle mie labbra e comincia a lasciarmi dei baci dolci ed umidi sul collo, per poi scendere verso il seno, ancora, però, coperto dall'intimo. Abbassa la spallina e porta le sue mani tra la mia schiena e il materasso, per sganciare l'indumento, e fa tutto ciò con estrema lentezza: sto per impazzire.
Con uno scatto scende sempre più giù con le labbra e comincia a baciarmi l'interno coscia, provocandomi tantissimi brividi inspiegabili. Con le labbra arriva sul mio punto debole e comincia a lasciare lei leggeri baci da sopra l'intimo. Sento il calore della sua bocca sfiorarmi un punto così delicato, e voglio sempre di più, un contatto più vicino, più diretto.
<Gaia ti prego> le dico con la voce spezzata dall'eccitazione, mentre lei continua ciò che stava facendo, con l'aggiunta, però, della sua mano sinistra ora posizionata sul mio seno.
Alza lo sguardo, mi sorride, per poi abbassarmi le mutande e toglierle completamente. Porta la sua bocca sul centro del mio piacere e comincia a baciarlo, per poi tirare fuori la lingua e cominciare a leccarmi il clitoride.
<Gaia non smettere> le dico quando sento di essere vicina all'apice, e le poggio una mano sulla testa per sentirla ancora più vicina. Ad un certo punto, mentre continua a donarmi le più belle sensazioni che potessi mai provare, alza gli occhi e li porta nei miei, per poi velocizzarsi. Inutile dire che ho raggiunto l'orgasmo solo qualche secondo dopo, e che non sono riuscita a trattenere gli ansimi.
Dopo essermi ripresa un attimo, mi avvicino a lei per farle raggiungere l'apice, ma, dopo avermi baciata, mi abbraccia e basta.
<È successo qualcosa?> le chiedo non capendo
<No, l'amore non è dare per ricevere qualcosa, mi andava di farlo e basta, mi piace vederti così> mi sorride, e mi stupisco delle sue parole: sa sempre cosa dire e trova il momento giusto per farlo. Apprezzo ciò che ha detto, non tutti lo pensano e non a tutti va a genio una cosa del genere, eppure io, da quando ti ho vista, non ho fatto altro che pensare che
ti amerei anche se tu non potessi amarmi mai.

Ritorno con gli orari indecenti ma con tante gioie, amatemi!
Sono sempre etero, e la mia fantasia è ancora ridotta, spero di non avervi deluse ahah.
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