Pov's Martina
Mi fa davvero tanto piacere il fatto che non si vergogni di avvicinarsi a me in giro, alla fine è lei quella conosciuta e quella a cui potrebbero fare storie. È bello sapere che posso tenerla per mano, come stiamo facendo adesso, mentre ci avviamo fuori dalla stazione. Entriamo in macchina e mi racconta della giornata di ieri, dei piani che ha per i prossimi giorni e di quello che vorrebbe fare finito questo instore tour.
<Hai così tanta voglia di fare che mi sento una nullafacente in confronto a te> le dico e scoppio a ridere, seguita da lei. Ci scherziamo tanto, ma si vede che ci tiene davvero, e, in cuor mio, so che è destinata a fare questo, per tutta la vita.
<Quali sono i tuoi progetti per il futuro invece?> mi chiede interessata portando il suo sguardo su di me
<Gli stessi tuoi, con meno certezze, convinzione in me stessa e talento> dico, <un gioco da ragazzi eh?> continuo ironicamente, cercando di nascondere la consapevolezza che ho da sempre, che quasi è nata nello stesso secondo della mia passione:
Non sono all'altezza di un sogno così grande.
E quanti pomeriggi mi sono chiusa in casa a scrivere, suonare, cantare, e alcune volte mi è pure piaciuto ciò che facevo. Poi accendevo la tv, oppure ascoltavo un cd, o un qualsiasi brano di qualunque artista, e mi rendevo conto che al mondo esistono persone destinate a fare questo, e altre che possono solo sognarlo. E al mondo siamo così tanti a volere una cosa così bella e difficile, perché proprio io dovrei riuscirci?
<Ma dai, davvero? Devi farmi sentire qualcosa per forza> mi risveglia dai miei pensieri Gaia, <sono sicura che tutta questa insicurezza è infondata, così come lo è sull'aspetto fisico e sulla tua bellezza. Lascia parlare chi ti ascolta, chi ti guarda, a chi ha una visione obiettiva e non cambiata né alterata da tutti i commenti negativi che ti hanno fatto> continua ancora.
Quanto vorrei lasciarmi andare, Gà, quanto vorrei provare a crederci, a mettere in discussione tutto ciò che di brutto mi hanno sempre detto. Ma noto solo quello, sempre e solo quello. <Ti ringrazio ma fidati di me> le faccio un mezzo sorriso, e cerco di chiudere qui questa conversazione. Ad un certo punto sento la sua mano sulla mia gamba, ed ogni pensiero, preoccupazione, e persino la lucidità, sembrano abbandonarmi. <Ti chiedo di farmi sentire solo una cosa, una sola> dice, quasi mi implora e so che le importa, so che vorrebbe davvero, a prescindere dalla mia bravura o scarsità. Vorrebbe cercare di capirmi, di aiutarmi a credere in me stessa, di guardarmi allo specchio e vedermi bella, e di ascoltarmi e sentirmi brava. Sentire che posso farcela.
Non sai quanto è difficile per quelle come me, Gì.
Probabilmente vedendomi persa nei miei pensieri continua a parlare lei, <ti prego Bì> mi dice con una vocina così dolce che non posso non dirle di sì.
<Va bene, ma non ho mai cantato davanti a nessuno, comincia ad avvisare le tue orecchie> cedo e la butto sul lato ironico, ma è la verità: io non ho mai avuto il coraggio di cantare davanti a nessuno. <Devo dire che mi piace essere prima, in tutto> mi dice con tono un po' ambiguo ed io divento rossa come un peperone, ne sono sicura. Rido nervosamente e lei mi segue: doppio senso colto, se solo sapessi quanti pensieri poco casti faccio su di te diventeresti rossa come la maglietta che indossi, e che, tra l'altro, ti sta da Dio.
Arriviamo davanti alla stazione della metropolitana, parcheggio e poi scendiamo. <Stamattina ti farò da guida turistica nella mia bellissima città> le dico, e stavolta sono io a prenderla per mano, lei mi stringe a sé e mi sussurra che non vede l'ora. Durante la mattinata parliamo tanto, delle nostre vite, delle nostre famiglie, e dei nostri caratteri, ovviamente non mancano battute e risate. Con lei sto bene, ne sono sempre più convinta. Ci facciamo qualche foto, quasi ho paura di rivederle: accanto ad una ragazza del genere, sfiguro in un modo incredibile; però al tempo stesso vorrei metterle dappertutto, perché io sto bene adesso, perché la Martina che tutti hanno sempre criticato e messo da parte, adesso si sente compresa, accettata. Ma non è assolutamente il caso di ufficializzare, Gaia dovrà sicuramente sentire prima cosa le dicono i manager, e dovremo assicurarci che durerà. Per quanto mi riguarda potrei mettere entrambe le mani sul fuoco: io una come Gaia non potrei dimenticarla facilmente, mi viene da dire mai.
<Lo sai che oggi sei particolarmente bella?> le dico mentre passeggiamo mano nella mano in cerca di un posto dove mangiare
<Bì mi fai sentire in imbarazzo se te ne esci così> ride imbarazzata e vorrei davvero che si vedesse con i miei occhi. Mentre sono ancora nel mio mondo a pensare a quanto sia bella, vedo i suoi occhi blu illuminarsi, guardo nella sua stessa direzione: mc donald's. Io questa ragazza me la devo sposare.
<Mc?> le dico con una delle mie strane espressioni, capendo le sue voglie -che condivido a pieno-. Lei sorride entusiasta e con gli occhi di una bambina.
Quanto vorrei tenerti con me per sempre.
Entriamo nel fast food e lei va occupare un tavolo mentre io ordino per entrambe, dopo 15 minuti la raggiungo ed iniziamo a mangiare. È distratta a sorridere ad una bambina che l'ha riconosciuta, e allora io le scatto una foto: Gaia Gozzi, il panino del mc in mano, e il suo sorrisino dolce ed affettuoso nei confronti di una bambina con dei codini biondi bellissimi. Non credo di aver mai visto niente di più bello. La mamma della bimba chiede a Gaia se possono farsi una foto tutte e tre insieme, ed io mi propongo di scattarla. La donna mi fa un sorriso per poi farmi il telefono in mano, Gaia prende in braccio la bimba che le stampa un bacio sulla guancia e scatto la foto. Per un frangente di momento mi passa davanti un'immagine perfetta che ho paura di non poter mai vedere dal vivo: io, lei, e una famiglia tutta nostra. Stiamo insieme da tre giorni e già penso queste cose, che cosa mi sta succedendo? È colpa tua Gì, solo tua, del tuo sorriso e dei tuoi modi di fare.
Ma non sai cosa darei per averti per sempre.Ciao a tutti, volevo chiedervi di farmi sapere cosa ne pensate nei commenti, ci tengo davvero tanto al vostro parere. Ho davvero tantissime idee, per questa e per altre storie su Gaia e Marti, spero un giorno di condividerle con voi. Grazie a tutti per le visualizzazioni!
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Un giorno, se ti va
FanficQuesta è la storia dell'amore tra Gaia e Martina, un amore nato per caso, considerato sbagliato, ma che le farà tornare a respirare.