Capitolo 7

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Pov's Gaia
Chiudo la chiamata con Marti solo una volta arrivata in stazione, poi prendo un taxi per andare a casa.
Mi faccio una doccia veloce, mi cambio, mando un messaggio a Martina per dirle che sto andando al luogo dove si terrà il firma copie e che la chiamerò più tardi, poi prendo la macchina e mi avvio. Sinceramente non vedo l'ora, amo vedere le persone che mi seguono e che mi sostengono, senza di loro sarei rimasta chiusa nella mia camera, senza di loro canterei ancora ad uno specchio.
Entro nel centro commerciale dove hanno organizzato l'instore e ad accogliermi ci saranno circa duemila persone. Sorrido emozionata, canto due pezzi, e poi aspetto che i ragazzi si mettano in fila. Li abbraccio uno ad uno, cerco di dimostrare loro quanto mi stiano rendendo felice, asciugo le lacrime a chi piange e stringo un po' più forte chi trema. Guardo tutti negli occhi e mi sento di dire, nonostante non conosca nessuno di loro, che siamo simili, che abbiamo le stesse paure, e che le sconfiggeremo insieme. Dopo cinque ore di abbracci ed amore, abbiamo finito, salgo in macchina, metto le cuffie e chiamo Marti.
<Gì! Hai finito?> mi risponde entusiasta dopo solo uno squillo
<Si Bì, ora sono in macchina, sto andando a casa> le dico
<Immagino quanto sei stanca. È stato bello però?> mi chiede interessata e comprensiva
<Sono stanchissima ma non mi era mai capitato di provare tanta gioia e riconoscimento, mi sento bene con me stessa e con gli altri. Sento di essere utile, e il fatto che mi ripetano che quando mi ascoltano si sentono meglio, mi dà la conferma che è la strada giusta> mi apro, mi piace parlare con lei, anche se non posso guardarla mentre lo faccio
<Ci riesci bene Gì, è bello quello che dici e quello che fai per tutti. Sei speciale e sentirti così felice mi riempie il cuore> mi risponde Martina, e le sue parole mi fanno pensare. Nessuno mi aveva mai detto né fatto capire che la mia felicità poteva, in qualche modo, far felici anche loro. E sentirlo dire da lei non aveva prezzo. La conosco da poco o niente, eppure io sento di non aver bisogno di nessuno nella mia vita quanto ho bisogno di lei.
<Ti ho pensato tanto oggi> le confesso
<Anche io, ho sorriso perché sapevo che tu lo stavi facendo, ma ti ho immaginata anche abbracciare qualche fan figa e mi è roduto un po' il culo> mi dice ridendo, e so che scherza, ma so anche che è il suo modo di dimostrarmi che è gelosa, ed io non posso non apprezzarlo.
<Tu sei la più bella> la rassicuro e lei mi ringrazia, anche se so che non mi crede nemmeno un po' quando le dico queste cose. Intanto io sono arrivata a casa, ci salutiamo e vado a dormire.

La mattina seguente mi alzo e mi preparo velocemente, non amo perdere tempo a truccarmi troppo e quindi ci metto molto poco. In 15 minuti sono pronta, scendo, mi dirigo alla stazione e salgo sul treno. Scrivo a Marti il binario dove scendo e, mentre aspetto una sua risposta, scrivo alcuni pensieri che ho sul mio quaderno.
Ho sempre amato farlo, anche prima di diventare "Gaia di X-Factor", l'ho sempre fatto perché, alcune volte, comprendo a pieno ciò che provo e ciò che penso, solo una volta averlo scritto e letto. Mi fa stare bene, mi libero di un peso che a parole non saprei spiegare, e non riuscirei ad alleggerire. Stamattina sono felice, mi immagino Martina davanti al binario, con i capelli legati e disordinati, l'aria insicura e lo sguardo intento a cercarmi. È qualcosa che non so spiegare, se penso a lei sto bene e mi sento apposto con me stessa.
Il treno si ferma, guardo fuori "Torino", il viaggio è volato ed io mi precipito fuori dal mezzo. C'è un sacco di gente ma noto immediatamente Martina, è un po' una luce che si accende, si distingue dagli altri, è diversa, anche in mezzo alla gente sembra stare e sentirsi sola, non posso non riconoscerla. Mi avvicino velocemente e, quando mi vede, mi fa un sorriso enorme e mi si butta tra le braccia.
<Ciao Bì, che bello rivederti> le dico emozionata, ancora stretta tra le sue braccia
<Vale lo stesso per me, non vedo l'ora di baciarti> mi dice ed io la stringo ancora di più a me.
È sempre stata una cosa che odio, e che al tempo stesso non capisco: la mancanza di voglia della gente di capire che ad una ragazza può piacere una ragazza, o che ad un ragazzo può piacere un ragazzo. Spesso mi sono sentita dire che lo faccio "per moda", come se fosse una moda girare con la persona che ami e non poterla prendere per mano, abbracciare o baciare, se non sotto sguardi indignati, contrariati, quasi schifati.
All'inizio non lo accettavo nemmeno io, ho imparato, nel tempo, che ciò che ripetono spesso di entra dentro le ossa, anche se non lo pensi, anche se ti sembra la cosa più sbagliata che esista.
Ti ci senti, sbagliata, perché per tutti è un errore, e tutti sono più di te, allora diamogli ragione.
Tante volte mi sono rifiutata di accettarlo, mi giravo dall'altra parte, sperando fosse "un momento" -come dicevano gli altri-, sperando che fosse solo una ragazza a piacermi, lo strappo alla regola.
Uscivo con i maschi, in questo periodo, e più stavo con loro, più capivo che io, in un futuro, non mi vedevo insieme a nessuno di loro.
È arrivato un certo punto della mia vita in cui mi sono guardata dentro, e ho capito che se non mi accetto io non possono farlo gli altri, e che se mi accetto io stessa, comunque gli altri non lo faranno e continueranno per la loro strada. Tanto vale non reprimere i miei sentimenti.
Mi stacco da Marti, la guardo negli occhi, e poi mi ributto tra le sue braccia. Le lascio un bacio sul collo e sento rabbrividisce, io sorrido istintivamente e lei mi lascia un bacio sulla guancia.
Mi guardo intorno, vedo un ragazzo ed una ragazza abbracciarsi e baciarsi, poi camminano lui col braccio sulle spalle di lei. Noi chi siamo per non farlo? Le prendo il viso e la avvicino a me, unisco le nostre labbra e la sento sorridere. Non mi sento in colpa e nemmeno mi sento sbagliata: sto accettando me stessa più di quanto io non abbia mai fatto.
L'amore è amore, in tutte le sue forme. E tu Martina, tu sembri essere il mio.

Scusate l'ora ma avevo bisogno di scrivere e dovevo almeno mettere un capitolo, dato che non aggiorno da ieri. Come state? Spero che la mia storia vi stia piacendo, fatemi sapere❤️

Un giorno, se ti vaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora