Capitolo 20

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Pov's Gaia
Martina mi sfila la maglietta e mi fa indietreggiare verso il letto, su cui poi mi fa sdraiare prima di mettersi sopra di me. Si sdraia e ricomincia a baciarmi, sempre con più foga, con più voglia. Io non riesco a rimanere lucida nemmeno per un secondo, avere Martina sopra di me che passa le sue mani su tutto il mio corpo, per di più dopo tutto questo tempo senza vederla, mi fa impazzire.
Mi stacco per un attimo e le sfilo la maglietta, lei non mi dà tempo di fare altro perché torna a baciarmi. Passa le sue labbra sul mio collo, alternando dei baci al alcuni morsi fino a che non si ferma su un punto in particolare, che comincia a mordere e a succhiare sempre di più.
Non so descrivere cosa provo ora, e non riesco a trattenermi. Una volta che si stacca faccio per toglierle il reggiseno ma lei mi blocca
<Gozzi stai calma> mi dice con una voce estremamente sexy e bassa, ed io sospiro, non so quanto riuscirò a resistere.
Intanto Martina continua a baciarmi il collo, per poi scendere ancora con le labbra seguendo un percorso ben definito sul mio corpo. Corpo che freme al suo tocco, ad ogni suo bacio.
Non ho mai provato niente di tutto questo.
Arriva sotto l'ombelico <Marti ti prego> la supplico di scendere un po' di più perché davvero sto impazzendo. Ma lei continua a fare tutto tranquillamente, lo fa apposta, sa cosa sento e cosa mi provoca ogni suo tocco e ci gioca su, si sente potente, ed, in effetti, con me, lo è.
Lentamente e senza smettere di guardarmi negli occhi mi sfila i pantaloni che avevo addosso, per poi togliersi anche i suoi: siamo rimaste entrambe in intimo ed io non posso non notare il suo fisico perfetto.
La guardo estasiata e mi chiedo come faccia ad essere così insicura di se stessa, per me è una cosa inspiegabile, non l'ho mai vista una ragazza così bella, anche nelle sue insicurezze, soprattutto in quelle.
Si sdraia di nuovo su di me attenta a non farmi male, e unisce le nostre labbra in quello che all'inizio sembra un semplice bacio, ma che poi diventa pieno di passione e desiderio. Stavolta a velocizzare le cose è lei che, con uno scatto, mette le mani dietro la schiena per slacciarmi il reggiseno e buttarlo a terra da qualche parte.
Non fa altro che guardarmi ed io mi sento in imbarazzo, non ho mai avuto esperienze del genere con delle femmine, e questa cosa mi mette l'ansia, è tutto nuovo, non so come comportarmi. Ho paura di non essere all'altezza.
Scaccio via questi pensieri, almeno per ora, e slaccio il reggiseno a Martina che, dopo una frazione di secondo, si abbassa su di me e comincia a toccarmi il seno con una mano, mentre con l'altra stuzzica il capezzolo, mentre mi bacia. Piano piano scende e dalle labbra arriva al mio seno, che prima bacia e poi lecca, stringe tra i denti il capezzolo ed io ansimo tirando indietro la testa.
<Marti> la supplico di nuovo, sto per perdere il controllo del tutto e non vorrei.
In risposta Martina scende sempre di più, fino ad arrivare al centro del mio piacere, coperto ancora dalle mutande nere di pizzo. Continua a stuzzicarmi baciandomi l'interno coscia e sfiorando il mio punto debole. Ansimo ancora per il piacere, ma bramando qualcosa di più, che non riesco ad aspettare più nemmeno per un secondo.
Ad un certo punto Martina mi prende il viso per costringermi a guardarla, e abbassa prima le sue mutande, e poi le mie. Il mio respiro è irregolare e il cuore sembra voler uscire fuori dal petto, e per lei è lo stesso glielo leggo negli occhi, nel sorriso che mi regala, e che io ricambio.
Subito dopo, senza smettere mai di guardarmi, si abbassa all'altezza del centro del mio piacere, portandoci sopra le sue labbra, che dapprima lo baciano per poi continuare a torturarlo. Le mie mani vanno istintivamente sui suoi capelli, come per avere di più: voglia che lei accontenta tirando fuori la lingua e cominciando a torturarmi anche con quella. Sono attraversata da brividi e spasmi, e non riesco a tenere dentro di me nemmeno un verso di apprezzamento, io che sono sempre stata una persona così riservata e timida, soprattutto in certi contesti.
<Marti, Marti> alzo un po' il tono di voce, vorrei farle capire che ho quasi raggiunto l'apice, e lei se ne accorge, per poi staccarsi. Io cerco di riprendere fiato mentre mi chiedo perché abbia smesso, lei sembra leggermi nel pensiero <devi farlo in un altro modo> mi sussurra, per poi cominciare a mordermi il lobo dell'orecchio. In seguito le sue labbra si spostano sulle mie e mentre le nostre lingue si intrecciano, sento le dita di Martina entrare dentro di me. Ansimo nella sua bocca e lei sorride, per poi riprendere a baciare mentre muove le dita su e giù. <Più veloce Marti, più veloce> le dico con voce spezzata dal desiderio e lei mi accontenta. Raggiungo l'apice in questo modo, con le dita di Marti dentro di me, mentre ci baciamo. Ecco cosa intendeva con "devi farlo in un altro modo".
Cerco di riprendermi e, dopo qualche minuto in cui il mio cuore ha ripreso a battere relativamente in modo regolare, ribalto la situazione, portando la più piccola sotto di me.
Nonostante non abbia esperienza, ho appena visto Martina fare queste cose, quindi devo solo cercare di rifarle.
Faccio le sue stesse cose ma con un ordine opposto a quello seguito da lei; per prima cosa entro con due dita dentro di lei, per poi stuzzicare con la lingua i capezzoli, il collo e il ventre. Ansima forte e sento il suo cuore battere all'unisono col mio, mentre mi guarda come se fossi la cosa più bella al mondo. Raggiunge l'apice dopo poco, nello stesso modo in cui l'avevo raggiunto io, mentre le nostre lingue si sfioravano.

Ciao a tuti! Scusatemi se ieri non ho postato nulla, ma ci ho messo anni a scrivere sto capitolo (sono etero e la mia immaginazione è limitata rip ahah).
Spero vi piaccia, fatemi sapere!❤️

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