Pov's Martina
Apro leggermente gli occhi quando sento delle labbra poggiarsi sul mio collo delicatamente, sorrido quando le riconosco e capisco che non potrebbero essere di nessun'altra, se non sue.
<Buongiorno Bì> mi sussurra quando nota che mi sono svegliata, ed in risposta la abbraccio e le lascio un bacio sul collo.
<Tra due ore dobbiamo partire, ci viene a prendere Marco così andiamo in stazione tutti insieme> mi spiega ed io annuisco solamente, senza le forze di fare niente di più.
<E dai amo, hai sonno?> mi chiede ed io sorrido al nomignolo, non mi ci chiama quasi mai così.
<Sì aiuto, come fai ad essere sveglia?> le domando io di rimando, tecnicamente dovrebbe essere molto più stanca di me, calcolando che lei ha fatto un concerto anziché guardarlo solamente.
<Eh> dice semplicemente, ed io mi giro leggermente per capire meglio cosa intende.
Ha un sorrisetto furbo di chi sa bene cosa vuole, ed io scoppio a ridere capendo le sue intenzioni.
<Gaia stai scherzando spero> dico ridendo e guardandola in modo strano.
<Ti sembro una che scherza?> mi sussurra, con aria provocante ed un tono di voce più basso del solito, per poi azzerare la distanza che ci divide con un bacio che di casto non ha veramente nulla.
Velocemente si sdraia sopra di me e comincia a muoversi un po', mentre sente il mio corpo fremere a questo contatto, e sorride sulle mie labbra.
Porto le mie mani sui lembi delle sua maglietta che le sfilo senza tentennare nemmeno per un'istante.
<Sei stupenda> borbotto sinceramente nei piccoli secondi in cui non ci baciamo e che usiamo per riprendere fiato.
In risposta mi sfila la maglia, per poi fare lo stesso con il resto degli indumenti, togliendo da sola anche i suoi.
<Sei la più bella Martina> mi sussurra, mentre la sua bocca scende a baciarmi il collo, dove lascia un succhiotto che mi fa rabbrividire.
Scende ancora di più, e la sua lingua arriva sui miei capezzoli. Lascia dei semplici baci sopra di essi, per poi leccarli e succhiarli un po'.
Sono in paradiso.
inaspettatamente morde con delicatezza il mio capezzolo sinistro e con uno scatto tiro la testa indietro per il piacere. Le mie mani si posizionano tra i suoi capelli, e premono senza esagerare sulla sua testa, per non permetterle di spezzare questo contatto.
Di là c'è la sua famiglia e se avessi avuto un controllo razionale della situazione, probabilmente non le avrei permesso di fare né tantomeno iniziare niente di tutto ciò.
Eppure siamo qui, i nostri corpi nudi sembrano baciarsi così come fanno le nostre labbra fameliche, mentre le nostre anime si abbracciano e si giurato fedeltà eterna.
Una fedeltà che prescinde dalle relazioni future, dall'amore tra noi che potrebbe farsi sentire in modo meno forte, dal futuro e dal destino che potrebbero allontanarci. Una fedeltà che prescinde dalla persona che avremo accanto, alla quale stringeremo la mano per strada, che sarà il primo pensiero al mattino e l'ultimo alla sera, che abbracceremo forte dopo aver fatto l'amore.
Una fedeltà eterna che sa un po' di "a prescindere da cosa sarà di noi, nel cuore saremo sempre ciò che siamo ora l'una per l'altra".
Una fedeltà eterna che fa promettere ai nostri cuori di ricordarsi con un sorriso, come si ricorda il primo amore che non può essere l'ultimo, per forza di cose, o forse perché è bello così. Le cose che puoi solo sognare ed immaginare, e che le vivi solo ad occhi chiusi mentre ti costruisci una realtà non realizzabile ma che sembra così palpabile.
Una fedeltà eterna, dove io per lei sarò sempre Bì e lei per me sarà sempre Gì.
Una fedeltà eterna che ci assicura che in un posto lontano, in un mondo dove il tempo gira al contrario, siamo insieme e lo saremo per sempre.
Con una mano percorre il mio corpo ed arriva tra le mie gambe, per poi entrare con dolcezza dentro di me. Le spinte sono lente ma profonde, la sento entrarmi dentro le ossa, costruircisi una casa ed abitarci per sempre.
Raggiungo l'apice poco dopo, trattenendo l'urlo che vorrebbe uscire dalla mia bocca per liberarsi del tutto ma che non può perché rischia di svegliare gli altri, e scambio le posizioni, facendo raggiungere il massimo del piacere anche a lei.
<Per fortuna che eri stanca> scherza lei, ancora con il fiatone e i capelli spettinati.
È qualcosa di bellissimo, indescrivibile, indicibile, etereo.
<Vaffanculo Gà> rido con lei, per poi abbracciarla ancora un po'.
<È stato bello...> sussurra, con un po' di timidezza ma con nemmeno un filo di vergogna, ha solo timore di esporsi tanto su un argomento così intimo. So che le piace quando la guardo, quando la tocco, quando le faccio i complimenti e quando la bacio. Lo vedo, e se poteste vederci insieme, lo notereste anche voi.
<Con te è sempre bello> le dico di rimando io, guadagnandomi un sorriso ancora più bello del solito.
Dopo poco ci alziamo, ci prepariamo e facciamo la colazione, che mettiamo a tavola una volta che le altre tre ragazze si sono svegliate.
<Ciao Marti> mi sussurra Frida ancora assonnata, una volta entrata in cucina.
<Buongiorno patatina, hai sonno?> le chiedo, per poi avvicinarmi a lei e abbassarmi sulle ginocchia per mettermi alla sua altezza.
In risposta annuisce soltanto ed io la prendo in braccio: sorrido quando sento la sua presa sul mio collo e vedo la sua bocca allargarsi e sorridere con me.
Mi avvicino alla mensola dove si trovano i biscotti e la apro per farle scegliere ciò che più preferisce.
<Cosa vuoi con il latte?> le chiedo, per poi darle un bacino sulla guancia.
<Posso prendere la nutella?> mi chiede lei, con un musino dolce, che usa probabilmente per cercare di convincermi. E ci riesce benissimo.
<Certo> annuisco, per poi prendere il barattolo con la mano libera e non impegnata nel tenerla ben salda in braccio a me.
La faccio sedere sulla sedia e la avvicino un po' di più al tavolo, per poi prendere delle fette biscottate e spalmarci sopra il contenuto del barattolo.
Ci sediamo tutte a tavola, Frida mi ringrazia dolcemente per la colazione, Giorgia ha gli occhi di chi sa che la sorella sta vivendo una bellissima storia d'amore e l'inizio della sua lunghissima carriera, Luciana sorride felice: è il sorriso che ha salvato Gaia, un sorriso così bello, così vero, così puro.
E poi c'è Gaia, seduta alla mia destra, che ci guarda come se mai avesse visto persone più belle. Per quanto mi riguarda posso dirti che
io, prima di te, una come te, non l'avevo vista mai.Sorpresa! Volevo ringraziarvi per le 60mila letture, sono davvero tante per me.
La prossima storia (sempre beltrozzi) sta già prendendo forma, la inizierò a pubblicare dal 13 in poi.
Grazie a tutti, fatemi sapere cosa ne pensate❤️

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Un giorno, se ti va
FanficQuesta è la storia dell'amore tra Gaia e Martina, un amore nato per caso, considerato sbagliato, ma che le farà tornare a respirare.