Crude verità

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I mesi passavano e la mia pancia cresceva. Ogni volta che tornavo a Milano cercavo di non farla notare molto. Ero sempre abbastanza nervosa per la situazione. Stava per uscire il disco e non mi sentivo all'altezza di nulla. Non sapevo come avrei retto la pressione. Prima o poi avrebbero capito tante cose.
Mi sentivo in colpa nel mentire a Kurt, successivamente avrei mentito a tutti. 
Quel giorno di maggio ero a casa, stavamo affrontando tutti un periodo strano, eravamo in quarantena per via del nuovo virus. A Malta non era ancora una cosa obbligatoria ma viste le mie condizioni ho preferito stare a casa. Dalle storie alcune storie avevo visto che Simone passava il suo tempo con Sara sua sorella. Ero felice passasse questi giorni con la sua famiglia, dopotutto anche lui ha vent'anni e deve godersela. Fa il forte quello che decide di costruirsi una vita nuova lontano dai suoi famigliari,quando io lo so che spesso ne sente la mancanza. Milano per lui era la città in cui avremmo potuto incomiciare a vivere la nostra storia. Nella nostra casetta, poi a febbraio scorso qualcosa si è rotto e  ci siamo divisi. Sono stata male. Anche lui non è stato il massimo. Pensavamo di risolvere le cose tornando indietro invece forse ci sbagliavamo. 
Emzi” ero passata a casa per stare un po' con mio fratello. Era da tanto che non lo vedevo. 
“ ehi” lo abbracciai. Ero quasi al quinto mese e si vedeva poco ancora ma si notava. Essendo magra la dottoressa mi aveva detto che sarebbe cresciuta verso il settimo l'ottavo mese e che dovevo stare tranquilla. 
“come mai qui?” mi chiese sorridendomi
“ non posso voler passare del tempo con te?” 
“ quando vuoi passare del tempo con me e perché vuoi qualche consiglio o sei talmente messa male da non saper cosa fare”  
“  non so cosa fare Kurt! Sono in preda di una crisi” 
“come immaginavo” sospirai 
“ tra quattro mesi esatti metterò al mondo il mio primo figlio. Non ho voluto sapere il sesso e in tutto questo Kurt sa che è suo figlio. ” 
“ che cosa? Emma sei pazza? Hai inventato di sana pianta questa cazzata per cosa?” 
“ per vivere meglio. Kurt lo sai meglio di me che tra me Simone le cose non andavano bene.. c'era chi come me voleva superarle e chi come lui forse voleva farlo ma non ha avuto il coraggio. Non potevo dirgli di questo bambino.”
“ io pensavo che glielo avessi detto Emma. ” mi disse “ ti rendi conto che non puoi vivere in un mondo di bugie? Che il peso di aver nascosto una cosa più grande sarà un casino?” 
“  Kurt ma con quale faccia gli dicevo che quella notte.. quando lo cacciato via poi la mattina avesse messo dentro di me qualcosa di importante” 
“Emma, scappare da te stessa con ti renderà un'altra"  Mi disse, ricordandomi un pezzo di canzone scritta da Simone per un feat. Respirai. 
“ a volte vorrei tornare indietro nel tempo e capire tante cose.” 
“ non puoi Emma. ”
“ lo so” 
“ che intenzioni hai allora? Vuoi continuare a mentire a te, al tuo fidanzato, a Simone” 
“ Simone non mi vuole più vedere” Kurt scoppio a ridere. Lo guardai storto non capendo il perché. 
“ Emma un'altra cazzata potevi inventarla lo sai. Simone non ti ha mai odiato e non lo fa nemmeno ora. Sei andata avanti. Non sa niente di suo figlio” 
“ appunto è questo il problema Kurt. Non sa niente, se lo sapesse...”
“ non ti sorprenderesti se ti iniziasse ad odiare dopo che gli hai nascosto una cosa così bella?” 
“ no” 
“quanto tempo vuoi aspettare?” 
“ il tempo neccessario che mi serve per dirglielo ” 
“ ovvero?” mi chiese. Sapevo che era una situazione difficile. Sapevo che lui avesse il diritto di sapere.. ma ormai erano passati cinque mesi quasi, come potevo piombare di nuovo nella sua vita, dirgli del bambino e che lo amavo ancora. Non potevo farlo. 
“ non lo so” mi prese per gli avambracci. 
“ il rimorso vivrà sempre dentro di te. Continuerai a guardare quel ragazzo con la speranza che non venga mai a sapere che è suo figlio. Continuerai a mentire ancora e ancora a quel ragazzo che per quanto non piaccia alla mamma o al papà è bravo e ti vuole bene. Tu invece, vuoi vivere così?” 
“ non voglio soffrire più Kurt. Voglio essere felice e questo bambino è l'unica speranza che io ho per esserlo” 
“ sarai felice a metà Emma! Non esiste una felicità se menti a chi ti vuole bene. Non esiste una felicità se sei la prima a non saperla creare”  sento gli occhi pizzicare. 
“ se gli vuoi bene a Kurt glielo devi dire, starà a lui decidere se starti accanto o meno, ma devi far decidere a lui sorellina” 
“ non posso fargli del male. Lui è felice di questa notizia, gli spezzerei il cuore” continua a guardarmi negli occhi. 
“ però.. a cacciare Simone Dalla stanza dopo aver fatto l'amore non ti ha spezzato il cuore” aveva ragione ma era stato molto crudo nei miei confronti. Non si era mai imposto di dirmi queste cose. Lo spinsi leggermente. 
“ come...” mi bloccò
“ sei mia sorella. Se non apri gli occhi adesso non li apri più Emma. Se non ti sei fatta scrupoli buttando fuori Simone Dalla tua vita allora puoi benissimo dire a Kurt che non lo ami e non è suo figlio”  
“ non puoi.. parlarmi così... Io..” 
“ non me lo permetti. Ok va bene. Ma io ti sto avvisando.. quando scopriranno entrambi la verità, sarai nella merda più totale non venirmi a dire che non ti avevo avvisato. ”  mi allontanai da lui e corsi via dalla stanza. Faceva male sentirlo parlare così. Era mio fratello.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora