Abbraccio di famiglia.

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Cloe non ha lasciato Simone cinque minuti, senza minimamente pensare che ci fossi anche io. Così per non sentire il peso di questa cosa mi sono messa a scrivere qualche barra, accordo alcune note al piano. E li sento arrivare in camera dove ero.
“ oh eccoti finalmente ti stavo cercando!” esclama Simone.
“ ah sì? Non mi sembrava. Che succede?”
“ papà ha comprato la pizza.”
“ sono contenta. Mi cercavate per questo?”
“ no. In realtà volevamo chiederti se giocavi a nascondino con noi”
“ sto lavorando adesso amore”
“eddai mamma! E domenica gioca con me e papà” non volevo interrompere il loro momento. Mi sentivo di troppo.
“ Cloe inizia a ritirare i giochi dal salotto nel frattempo io convinco la mamma”
“ grazie papà” gli bacia una guancia e fugge via.
“ sei riuscito a convincerla di ritirare i giochi wow. Io ci avrò messo due mesi forse a forza di chiederglielo. ”
“sei gelosa?”
“ io? Perché dovrei esserlo?”
“ nella tua affermazione di prima mi sembra quasi tu sia gelosa”
“ non sono gelosa. Anzi sono contenta che per quanto tu sia arrivato da poco ti ascolti.”
“ascolta anche te Emma ”
“ non come fa con te. Ti venera quasi. Sei il suo principe”
“ se per questo ero anche il tuo”
“ non rincomiciare. Vai a giocare a nascondino”
“ ha chiesto anche a te cloe”
“ non voglio mettermi in mezzo Simo” sto per chiedergli scusa quando scuote la testa.
“ chiamami come vuoi!”
“ non capisco”
“Emma te lo detto stamattina non riesco ad odiarti. In fin dei conti sei la mamma di mia figlia e nonostante io possa essere arrabbiato con te non riesco ad odiarti. Quindi chiamami come hai sempre fatto, che poi alla fine mi piace come mi chiami” sorrido. “ vieni a giocare con noi. Non lasciarmi solo di nuovo”
“ d'accordo solo perché mi stai facendo pena. ”
“ dopo mi fai leggere cosa stavi scrivendo” non sapevo cosa rispondere era la prima volta che si stava seriamente ponendo nei miei confronti nel modo che ha sempre fatto.
“ ok”
“ andiamo allora. Cloeeeeee ho convinto la mammaaa” urla Simone come un pazzo.
“ mamma dai vieni conta tu”
“ arrivo” mi metto vicino al divano,la faccia verso il muro e inizio a contare. Sento movimenti dietro di me poi silenzio. “ sto arrivando eh!” inizio a cercare. Cloe è nascosta dietro la tenda lunga che ho fatto mettere per la portafinestra. Rido. Simone invece non lo vedo da nessuna parte.
“ dove vi siete nascosti?” domandò ridendo. Mi muovo per casa mentre passo nel corridoio, noto Cloe uscire da dove era nascosta e...
“ tana per mamma”
“ ma non vale così!” protesto.
“ devi cercare papà adesso però !”
“ ora lo cerco eh. Tu però non ti muovere da qui”
“ ok” si siede sul bracciolo del divano facendomi ancora più ridere. Cerco Simone che non trovo in nessun angolo della casa.
“ Simone ho capito che dovevi giocare a nascondino ma ti sei blindato?” dico ridendo più forte. Entro nella mia camera.
Sento prendermi il braccio.
“ aaaah” urlo
“ papà trovato tana” risponde Cloe avendomi seguito. Guardo per un secondo Simone che fissa, i suoi occhi sono dentro di miei le gambe mi tremano e il cuore fa da solo.
“Tana” dice lui ridendo. Torno indietro per farlo passare e non mi accorgo che tocca il muro. Sono troppo imbambolata per il resto che ha fatto, se non ci fosse stata Cloe forse lo avrei persino baciato.
“ beh quindi tocca di nuovo a me contare?” domandò vedendo quei due ridersela.
“ no mamma. ”
“ scusa?” si guardano di nuovo.
“ io e papà ci eravamo già messi d'accordo dove dovevamo nasconderci, volevo che tu cercassi papà in camera da letto così poi poteva fare tana perché sei lenta”
“ che cosa?” prendo Cloe in braccio travolgendola sopra il divano iniziandole a fare il solletico. “ come hai osato?”
“ non ti voglio vedere più con muso. L'unico modo era questo”
“ ah ma quindi era solo un modo per farmi ridere”
“ e stare con noi. Te ne sei andata in camera mentre facevamo il castello delle costruzioni.”
“ ti ho lasciato con il papà amore”
“ ma io volevo anche te” non mi sembrava fosse quello che aveva affermato ma forse ho avuto un impressione sbagliata.
“ siete proprio una bella squadra voi due” Simone si siede accanto a Sofia stando comunque lontano da me. Ma Cloe non è d'accordo così tira Simone per il collo facendolo avvicinare.
“ è miglior pomeriggio della mia vita. ” afferma facendomi sorridere e abbracciandoci tutti e due. Tutto questo mi spaventava da morire, Cloe sì affezionava sempre di più a Simone e la paura che scegliesse di stare più tempo con lui si faceva viva tutti giorni. “ vi voglio bene”
“amore nostro!” afferma Simone avvolgendo anche a me in quell'abbraccio che stava regalando a sua figlia. Io lui e nostra figlia. Un abbraccio che sapeva di famiglia. Un abbraccio che avrei voluto non finisse mai. Chiudo gli occhi godendomi il momento e lasciando andare la tensione accumulata nei giorni prima. Ci stringiamo un po'. Mi manca lui e mi mancavano le sue braccia.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora