L'arrivo di Sara

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“ sei sicuro che vuoi stare qui con noi?” mi chiedeva Emma da più di un ora. Avevo portato un borsone a casa sua per poter rimanere qui.
“ Emma è la quarta volta che me lo chiedi, ti ho risposto di sì. Perché sei così agitata? Non è la prima volta che sto qua. ”
“ non lo so. È che non voglio..”
“ che non vuoi?” le accarezzo i fianchi. Cloe era con Federica perché entrambi eravamo a lavoro e non riuscivamo a tenerla. Oggi avevo iniziato ad incidere le prime barre con filippo ero soddisfatto. Gli avevo persino detto che volevo riprovarci con lei e il nostro amico era felice per noi.
“ che tu stia facendo qualcosa di forzato. In quei giorni che eravamo distanti io stavo male e a te lo diceva Cloe ma se non ti avesse detto niente,saremo così adesso?” mi chiede nel panico più totale. Da quando si mi aveva detto di Cloe non aveva fatto altro che farsi colpe su colpe ogni gesto che faceva pensava di farmi del me. E anche adesso pensa che io mi sia mosso soltanto perché nostra figlia mi aveva detto che stava male. Ma io già me ne ero accorto. Cloe mi ha solo confermato la cosa.
“ Emma non ho mai fatto le cose giusti per farle. Ho sempre fatto quello che mi sentivo dentro, è vero che io ancora non ho digerito la tua scelta di non dirmi nulla e che non è facile di certo comprendere perché tu lo abbia fatto, ma non è perché Cloe mi ha detto che tu stessi male che mi sono accorto che dovevo smetterla di tirare la corda. Io te lo detto ti osservo, ti conosco e so cosa ti passa per la testa anche se tu non parli. Hai fatto di tutto per non ferirmi e hai cercato di lasciare lo spazio a me anche se prima era il tuo. - le accarezzo le guance - Ti amo e voglio soltanto che provare a stare con te. ”
“ e se non dovesse funzionare? Tornerai ad odiarmi”
“ Emma non lo farei mai. Anche se lo dicevo non l'ho mai fatto. Ogni volta che ti vedevo piangere o Cloe mi diceva che lo facevi il mio cuore si faceva piccolo. Mi..”
“ no no. Non provare a dire che ti dispiace. Simo, era lecito che tu ti comportassi così. Anche se non avresti voluto tornare con me, io volevo solo un rapporto normale per la bambina. Sapevo che avrebbe chiesto in continuazione tante cose e non avrei potuto gestirle da sola. Mi sarebbe servito un tuo appoggio che non avevo, anche se tu mi chiedevi « se andava tutto bene» non era ciò che volevo. Ti sentivo freddo e stavo male. ”
“ io sono qua adesso. ” il campanello suona interrompendo il nostro disco. Emma si libera della mia presa e apre dopo aver chiesto chi è al citofono. Una bambina travolge prima lei e poi me facendomi cadere letteralmente per terra.
“ ehi.. che succede?” dico.
“ papà tu non andrai mai via di qui vero?” chiede con le lacrime negli occhi. Emma non comprende poi guarda Federica.
“ amore no. Perché mi domandi questo. Cosa è successo?”
“ c'è una ragazza fuori che dice di essere tua sorella e che devi andare via di qua” Federica sta per intervenire quando prendo Cloe tra le mie braccia, la stringo un po' il tempo di calmarla,la passo ad Emma che sembra più impaurita di sua figlia.
“ ci penso io ok? Tu stai tranquilla” annuisce senza fiatare.
“Simo scusa io non sapevo che...” sorrido a Federica che poverina si era trovata coinvolta in questa cosa.
“ non ti preoccupare. Anzi entra è stai con loro. Io parlo con Sara. ” esco di casa è raggiungo il vialetto.
“ sei impazzito o cosa? Sono andata a casa e non c'eri. Sono passata al bar e mi ha detto Sonia che sei sempre qui” mi urla in faccia.
“ ti vuoi calmare? ”
“ no che non mi calmo. A casa devi tornare ora! Non si merita nemmeno che la guardi in faccia”
“ adesso invece ti calmi perché hai spaventato tua nipote”
“ non me ne importa niente! Simone lei ti farà del male ancora e io stavolta non starò ad ascoltare i tuoi punti e nemmeno a lei. Quindi prendi ciò che ti serve andiamo”
“ io non vado da nessuna parte. Sara ascoltami..  sto utilizzando questo tempo per conoscere mia figlia. Mi importa di questo adesso. Voglio che lei sia serena. ”
“ e di lei? Di lei ti importa?”
“ non farmi queste domande che tanto la sai la risposta”
“Simone non puoi permetterti di nuovo di stare male. Ti prego andiamo a casa”
“ invece di fare tutti sti casini, tra cui in mezzo alla strada entra a conoscere tua nipote. Non mi sembra il caso di fare la bambina. È poi non sono tuo figlio che mi dici dove devo andare. Sara ti prego cerca di capire la mia posizione”
“ è una cogliona. È tu ti fidi ancora di lei. ”
“ io non mi fido di lei! Mi fido di me stesso ok! ” sento dei passi e mi volto alle mie spalle Emma era dietro di me che ascoltava. Merda!
“ puoi anche andare con tua sorella per oggi a Cloe ci penso io. Ciao Sara è un piacere vederti. So che per te no, ma per me si. Sei stata l'unica a volermi realmente bene come te ne ho voluto io. ” mi passa il borsone che avevo portato solo poco fa.
“ volevi dormire qui!”
“ sì e solamente confuso. ” risponde Emma al posto mio. Era nervosa e delusa dalle mie parole.
“ Emma..” la chiamo prima che lei continui a travisare ma non mi dà retta.
“ non c'è bisogno di preoccuparti per me Simone. Hai detto tutto tu, non ti fidi di me e fai bene dopo tutto sono una cogliona ha ragione tua sorella. Calmerò io Cloe. ” chiude la porta.
“ hai visto abbiamo risolto tutto. ”
“ non abbiamo risolto niente. Mi hai fatto litigare con lei adesso quando si stavano sistemando le cose con la dovuta calma. ” rispondo. La faccio salire in macchina e arrabbiato parto verso casa mia.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora