Il compleanno di Simone

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Ero sceso a Roma per stare con la mia famiglia e perché il giorno del mio compleanno avevo organizzato un party con i fan per il nuovo singolo "tira". La sera avevo deciso di festeggiarlo con i miei amici.
La mattina la passai con i miei genitori e Sara mia sorella, era da tanto che non passavo delle giornate così intense con loro, mi mancavano parecchio. Nel pomeriggio, stessi un po' con Sara e poi iniziai a pensare alla serata.
Quando arrivò l'orario raggiunsi il posto in cui dovevamo festeggiare e c'erano quasi tutti... Mancava una persona che io volevo fortemente. Sapevo che però non sarebbe venuta per non fare torti a nessuno.
Salutai Marco, milli, Tony, muto e le altre persone. Mi misi dietro il tavolo e iniziammo a parlare, nonostante la confusione ci capivamo.
Mi sentii poco dopo toccare la spalla, avrei riconosciuto quella mano anche ad oggi chiusi o in una stanza buia. Vidi il viso dei miei amici scioccati, Marco si alzò sorridendo.
"muscat pensavamo non venissi"
" beh scusate il ritardo ma ho avuto da fare in studio. Non potevo mancare" disse guardando tutti. Saluta prima Marco poi Edoardo, si presenta a Tony che non l'aveva mai vista.
"Simone mi ha parlato tanto di te" avrei voluto ucciderlo nello stesso momento in cui lo diceva.
" ah sì? Gli hai parlato di me o di noi?" alzai le spalle senza dire nulla. Ero in imbarazzo. Non sapevo che dire. Passò a salutare milli che già conosceva da tempo.
" sei stata in studio quindi?" chiesi guardandola.
" si. Sono un po' stanca. Però non volevo mandare a questo invito."
" sicura che non ti crea noia con il tuo ragazzo?" domandai spostando i capelli dal viso.
" non ti preoccupare. Ci ho già parlato"
" parlato in che senso? Ci hai litigato?"
" no Simo. Stai tranquillo. Non avere ansie. Kurt sa che sono scesa per lavoro a Roma che sarei stata ad una festa. "
" ma non sa che il festeggiato sono io giusto?"
" giusto"
" e perché non glielo hai detto scusa? Tra noi non c'è più niente no? Tu lo ami."
" amare è un parolone Simo. Mi piace,ci sto bene, sono felice forse sono vicina all'innamoramento ma non sono ancora innamorata e soprattutto non so se è amore quello che sento"
"come fai a non saperlo? Ci stai insieme da luglio Emma siamo a dicembre. Mi sembra un po' impossibile"
" dobbiamo parlare davvero di lui? Ero venuta per divertirmi un po' e stare con te" confessò guardandomi dritto negli occhi. Le gambe mi tremavano quasi mi mancava l'aria per l'affermazione fatta.
" ok ok. Allora prendi quello che vuoi" dissi.
" d'accordo" si sedette accanto a muto e Marco ridendo con loro poco dopo.
Ero felice di averla qui. Ero sereno. Mancava solo lei.

....

"tanti auguri a te.. tanti auguri a Simone . Tanti auguri a te" cantavano tutti insieme.
"simo esprimi un desiderio e soffia" urlava milli.
" ok va bene" dissi. Chiusi gli occhi e espressi il desiderio. Aprii e soffiai. Un applauso mi accolse. Li guardavo tutti quanti uno ad uno, volevo che questo compleanno mi restasse addosso come il miglior ricordo della mia vita.
" adesso tutti ad ascoltare la canzone perché dobbiamo fare scoppiare tutto" disse Tony facendomi sorridere. Si spostarono un po' da me ed Emma per prendere i telefoni.
" la canzone è quella che ho scritto a casa tua quando stavo male. " le dissi " non te l'avevo fatta sentire per intero perché la versione intera l'ho trovata quest'estate durante i live o meglio mentre giravamo l'Italia. Ci sono tante cose in quella canzone. Ci sei tu. Ci sono io. C'è di tutto. Stavo male in quel periodo è per ammazzare il tempo"
" scrivevi canzoni sul letto di casa mia perché eri stato appena operato. Me lo ricordo bene. "
" dovrai ascoltarla poi.. mi dici che ne pensi." annuisce " grazie di essere qui. Non eri obbligata..." mi mette una mano davanti alla bocca. Una scossa elettrica mi pervade nella schiena.
" volevo esserci e ci sono.. ti dovresti godere il momento"
" non ci riesco. So che domani questo momento sarà solo un ricordo Emma. "
" di cosa hai paura?"
" che prima o poi non ci parleremo più. Non ci guarderemo più in faccia e ci dimenticheremo di cosa eravamo."
" ti fai sempre troppe paranoie Simo. Dovresti solamente vivere quello che ti accade"
" e poi? Cosa ne rimane? Emma, a volte, mi sembra inutile anche viverle tanto prima o poi anche le cose belle finiscono"
" perché siamo noi a volerlo" mi disse. Non ero d'accordo, in certe occasioni erano le circostanze a farti prendere delle decisioni non per forza volevi.
" ragaaa" Marco interruppe il nostro discorso con una polaroid in mano. " facciamo una foto io muto e voi due. Foto ricordo. "
" se Emma è d'accordo!" dissi. Non volevo forzarla a fare cose che non voleva.
"certo. " si mise vicino a me. Marco prese la polaroid e scatto la foto. Uscì. La guardammo e devo dire che eravamo usciti pure bene.

" Emmina hai fatto bene a venire

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" Emmina hai fatto bene a venire.. almeno questo per qualche ora resterà con il sorriso e non con gli occhi spenti. " disse muto allontanandosi. Emma mi guardo in silenzio. Marco pure si allontanò di nuovo raggiungendo la pista per ballare. Guardai milli che beveva e chiacchierava con Tony. Stavo per raggiungerli, quando venni fermato, mi voltai da Emma.
" cosa voleva dire Edoardo?" mi chiese.
" lascia stare Emma. Non pensare a ciò che ha detto!"
" no voglio una spiegazione" mi disse.
" cosa vuoi che ti dica?"
" non lo so Simone. Muto ha detto quelle cose e non credo se l'è inventi di sana pianta per farti qualche scherzo o cose così. "
" non ha inventato nulla. "
" ecco appunto. Parli di me a un tuo amico di cui io non sapevo l'esistenza, Edoardo dice che sei triste.. vuoi spiegare?"
" cosa c'è da spiegare Emma? Cosa vuoi che ti dica ancora... Ti ho lasciato libera di amare, di stare lontana da me, di essere felice...."
"non girare la cosa Simo mi stai facendo arrabbiare. Perché non mi dici davvero quello che intendeva lui. "
"Emma, non mi sembra il caso, non voglio farti del male. Non voglio che soffri a causa mia. Non è giusto"
" posso decidere io se giusto o meno?" sbuffai per la sua insistenza.
" cosa ti cambia sapere quello che provo tanto sei fidanzata e non cambierà niente Emma. ". A sbuffare in quel momento era lei. Sembravamo due bambini. Si avvicinò a me, pregai in un certo senso che non facesse troppi passo verso di me. Avevo una voglia di baciarla e non era l'alcool a parlare per me. " non ha senso Emma. Anche se io ti dicessi che «Ti amo» che sono ancora innamorato di te. Le cose tra noi resterebbero quelle che sono oggi. Ovvero due ex che si sono detti: di essere amici fine"
" mi ami? " perché non capiva. Non volevo soffrisse.
" te lo appena detto Emma"
" perché non me lo hai detto prima..."
" perché abbiamo sofferto abbastanza. Tu più di me. Davvero Emma..." si avvicinò troppo. " ... Non fare cose di cui potresti pentirtene. Tu mi vuoi bene. Hai smesso di amarmi, non facciamoci male ancora"
" se ti scrivo ti voglio bene non è detto che sia davvero cosi"
" mi prendi in giro?"
"Simo, a volte, voi ragazzi non arrivate a determinate cose... Pensavo che iniziando a frequentare qualcuno avrebbe mosso te a fare qualcosa"
" frena frena. Stai dicendo che all'inizio era una ripicca"
"volevo soltanto una mossa da te che non è arrivata. Non capisco perché tu non abbia mosso un dito"
"lho già detto... Voglio vederti felice e con lui lo sei" dissi. Respirai a fatica quando ce l'avevo a due passi dal viso. " sono più contento se stai serena e felice anche senza di me. "
" ne sei convinto?" annuii
" hai lasciato che qualcuno mi portasse via quando avremmo potuto rincomiciare. Avrei voluto..." non poté dire altro perché le mie labbra erano incollate sulle sue. Le mie mani sopra i suoi fianchi e il suo corpo attacco al mio. Era ossigeno. Era un bacio che volevo da troppo tempo. Era qualche che non sapevo spiegare. La amavo. Amavo tutto di lei. Ci staccammo dal bacio e la guardai negli occhi.
" Ti amo e mi manchi" dissi prima di allontanarmi definitivamente.
A fine serata andarono tutti via. Lei mi chiese di accompagnarla in albergo anche se inizialmente si era offerto Marco di farlo, ma rispose che potevo farlo io anche perché era un albergo vicino casa mia.
Così feci, l'accompagnai fino sotto l'albergo, dove mi trascino per il colletto baciandomi nuovamente finendo a fare l'amore.

Buon compleanno Simone.
Forse quello che ricorderai di più.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora