Famiglia Baldasseroni

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Simone ha tenuto tutto il pomeriggio Cloe mentre io ero in studio. Ho lavorato molto meglio oggi che gli altri giorni. Lui riusciva a  cambiare completamente il mio umore. Spingo la porta di casa con la borsa dove tenevo il PC per gli accordi che facevamo in studio e per lavorarci a casa. Non li vedo e nemmeno li sento, così decido di appoggiare tutto sul tavolino all'ingresso e di chiudere. Mi avvicino poi alla cucina e ci trovo un biglietto con una torta al cioccolato vicino. Prendo quel pezzetto di carta e leggo : “ noi siamo andati a prendere qualcosa per cena e la roba per papà. Torniamo presto. Non toccare la torta perché dobbiamo mangiarla insieme.
P.s. approfittane per farti una vasca rilassante. Ti amiamo papà e Cloe. ” resto qualche minimo ancora incantata del bigliettino. Sorrido e sorrido ancora. Non posso smettere. Così decido di seguire il loro consiglio. Vado al bagno, metto l'acqua dentro la vasca, mi spoglio ed entro dentro. Una volta completamente dentro chiudo gli occhi beandomi del calore della acqua calda. Mi era mancato fare un bagno così,senza pensare a Cloe che magari potesse farsi male lasciandola da sola.
Resto dentro un oretta, il tempo di uscire e di vestirmi per casa che li vedo entrare. Questa mattina avevo dato un doppione a Simone in caso dovesse uscire per delle urgenze.
“mamma” Cloe mi abbraccia alle gambe una volta arrivata.
“ ciao principessa. Hai fatto da brava”
“ si. Hai visto cosa abbiamo fatto ”
“ ho visto amore. Siete stati bravissimi”
“ abbiamo sporcato tanto ma poi papà mi ha dato una mano a pulire. Altrimenti ha detto che avremmo dormito in giardino” mi viene da ridere immaginando la voce di Simone mentre glielo dice.
“ papà non ha tutti torti lo avrei fatto. Lo sai che non mi piace il disordine” confesso baciandole tutto il viso e lei ride per il solletico. Vedo Simone appoggiare le due buste che aveva tra le mani.
“ hai svaligiato il supermercato scusa?” chiedo. Scuote la testa, mi prende il viso e mi bacia. “ così senza preavviso?” ridacchia.
“ non ho bisogno di avvisarti perché posso farlo” afferma lasciandomi una carezza. Prendo Cloe nelle braccia, è con lo sguardo lo seguo mentre va in cucina. “ oggi cucino io quindi mettiti comoda con Cloe e non pensare a niente”
“ non posso dare una mano?”
“ categoricamente no”
“ ti prego non distruggermi la cucina!”
“ lo mai fatto?" Chiede facendomi ricordare di quando aveva creato un casino di padelle a casa vecchia prima entrare in crisi.
“ non hai mandato in fumo la cucina ma le padelle in disordine si. ”
“ rimetterò a posto. Oggi pasta alla carbonara, la facciamo assaggiare anche alla pupa qui che la mamma non è capace a farla” Cloe alza le mani come per dire che non è stata lei e rido fortemente.
“ se fossimo soli ti avrei mandato e sai dove”
“ dove lo mandi mamma? No papà resta con noi”
“amore non vado da nessuna parte, lascia perdere quello che dice la mamma ok”
“Simone” ridacchia. Va verso il piano cottura mentre io porto Cloe sul divano. “ cosa avete fatto oggi di bello?”
“ allora abbiamo disegnato, giocato con dido poi abbiamo giocato con le barbie e abbiamo fatto la torta. Poi ha chiamato la nonna” mi blocco.
“ chi ha chiamato?”
“ nonna Maria mamma” respiro a fatica. Aveva chiamato la madre di Simone, sapeva di Cloe e non sapevo nemmeno che dire.
“ ci hai parlato?” chiedo a Cloe mentre mi guarda sorridendo.
“ no mamma. Papà ha detto che mi ci fa parlare un altro giorno. ” accendo la TV e le dico che tornavo tra cinque minuti, mi bacia una guancia così vado da Simone.
“ ehi” mi dice
“ ha chiamato tua mamma?” appoggio la testa sul frigo guardandolo.
“ si. Mi ha chiamato per sapere come stavo”
“ le hai detto di Cloe?” lascia stare il guanciale che stava tagliando e si avvicina.
“ di che hai paura?”
“ non è paura la mia. È vergogna Simo. ”
“ hai vergogna dei miei genitori?” respiro profondamente.
“ ho vergogna per il fatto che ho sbagliato nei tuoi confronti e loro potrebbero non volermi più guardare in faccia. ”
“ mia madre non ti odia e nemmeno mio padre”
“ adesso simo, perché non sanno che ti ho nascosto nostra figlia. Quando lo sapranno...” mi blocca.
“ mia madre lo ha sempre saputo”
“ che... Cosa?”
“ mamma mi ha sempre sostenuto che era impossibile che ti fossi fatta mettere incinta da uno come quello. È che era impossibile che potesse avere delle labbra del genere. Doveva per forza essere mia. Ma non le davo retta”
“ tua madre.. oddio.. ci era arrivata già senza che io potessi dire niente. ” annuisce.
“ mamma lo ha capito dal momento che hai scritto quel post non potevi ringraziare lui senza nemmeno taggarlo. ”
“ è troppo intelligente”
“ quella che non ci credeva era Sara quando mamma diceva così. Quando le ho detto che mi avevi svelato tutto, ti ha preso a parole e mi dispiace non essere potuto intervenire per difenderti ma..” lo blocco mettendogli una mano sulla bocca.
“ quelle parole che ha detto me le sono meritate. Ti ho mentito e non c'era nessuna difesa che contava. ” respiro “ sa che sei qui? Intendo tua mamma. ”
“ sa che ci stiamo avvicinando piano piano e che Cloe è felice di vederci vicino senza che ci ammazziamo di odio. ”
“ e che cosa ti ha detto?”
“ che devo essere felice io e non loro. Quindi se la mia decisione è quella di tornare con te loro sono contenti per me.. la vita è mia e devo decidere io. ”
“ come farò a guardarli in faccia”
“quando sarà il momento affronteremo la cosa insieme.”
“ e Sara?”
“ per Sara non temere, ti vuole bene e solamente arrabbiata con te.” mi metto le mani in faccia. Non avrei saputo gestire la cosa senza di lui.
“ posso abbracciarti?” gli chiedo.
“ non me lo devi neanche chiedere. ” mi fiondo tra le sue braccia sento che mi accarezza la schiena con le sue mani grandi e mi lascia dei baci nei capelli. Mi sentivo protetta tra le sue braccia.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora