E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤

Ecografia (Scoperta del sesso)

5 mesi dopo

Dopo quella sorpresa meravigliosa, abbiamo fatto l'amore, non avrei mai pensato di trovarmi quello scenario spettacolare. Lei era bellissima, i suoi occhi brillavano tanto quel giorno.

Sono passati esattamente 5 mesi, siamo a maggio il caldo si inizia a far sentire, la primavera è entrata finalmente e Cloe non vedeva l'ora di passare tutti i pomeriggi nel suo amato giardino.
Oggi abbiamo l'ecografia è sapremo il sesso. Emma è di  18 settimane. Infatti, la ginecologa le ha prescritto di fare la morfologica per vedere bene la crescita del bambino. Ci ha spiegato che essenziale farla tra la 18esima e la 22esima settimana, per accertarsi che il piccolo o la piccola sta crescendo bene e se ci sono malformazioni a riguardo. Emma ha tanto paura di ricevere delle notizie brutte ma sono sicuro che andrà tutto bene.
“Emmi sei pronta?” le chiedo entrando in camera, ha un vestito largo e delle scarpe da tennis, sta seduta su letto e si guarda allo specchio. “ che c'è?”
“ non mi piaccio. Sembro una balena, pensa che sono solo a Quinto mese. Presto sarò più grossa”
“ perché ti stai facendo queste paranoie? Emma sei bellissima”
“ lo dici solo perché mi ami”
“ non lo dico solo per questo ma anche perché è la verità. Emma stai aspettando un bambino, c'è una vita dentro di te, gli stai lasciando dello spazio per vivere. Ma non sei per niente una balena. ” mi sorride.
“ grazie”
“ basta con sti grazie. Andiamo che se no facciamo tardi come sempre”
“ Cloe?” chiede.
“ è pronta. Sta aspettando la sua mamma” rispondo. Oggi sarebbe venuta anche lei dalla ginecologa, non stava più nella pelle, da quando il pancione di Emma si vedeva  non faceva altro che starci vicino intere ore.
Oggi avremmo saputo la verità.
“ allora andiamo” mi dice. Si alza in piedi, mi prende per mano e usciamo dalla nostra stanza. Cloe ci vede.
“ quando andiamo a vedere la sorellina?” chiede sorridendoci.
“ adesso" le dico prendendo le chiavi ed usciamo tutti di casa.

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Una volta in ospedale aspettiamo in nostro turno. Tempo di mezz'ora ci chiamano. Salutiamo la dottoressa che ci sorride appena vede Cloe.
“ quindi oggi ci sei anche tu?” .
“ si, voglio vedere la mia sorellina” risponde contenta.
“ e se fosse un fratellino?”
“ non parlo più con la cicogna” risponde di nuovo. La dottoressa ridacchia ed Emma si stende sul lettino.
“ adesso mettiamo un po' di gel sulla pancia della mamma ”
“ va bene”
“ tu guarda qui" le indica lo schermo. “allors Emma so che tra due giorni hai la morfologica quindi adesso guardiamo il bene del bambino e un po' come formato. Stai tranquilla ok? Non ti devi preoccupare. Se è tutto apposto qui lo sarà anche di la”
“ d'accordo”
“so che questo tipo di ecografie mettono agitazione ma è meglio stare sereni” Emma annuisce. Inizia poi a farci vedere il bambino sullo schermo.
“ allora eccolo qui, questa è la testa, il naso e la bocca. Diciamo che mi sa che di profilo assomiglia un po' al papà, ma è ancora presto per dirlo con certezza" ridiamo “ queste sono le manine” ci indica ogni pezzo del corpo che si sta formando del nostro bambino. Sento un nodo alla gola. Le emozioni mi salgono lungo la schiena.
“ e questo è il suo cuoricino” ci dice. Schiaccia un bottone ed ecco che quel cuoricino si espande nell'aria.
“ mamma batte come il mio!” esclama Cloe facendoci sorridere.
“ eh sì amore!”
“ allora adesso vi dico se è maschio o femmina. Considera che qui non si vede molto ed è meglio prendere con certezza nell'altra ecografia. ” annuiamo, già avere un'idea era un grande cosa.
“ ecco.. - guarda lo schermo, l'ansia mi sale. Non pensavo di potermi sentire in questo modo, eppure mi ci sento. - ragazzi è un bel maschietto. Cloe, avrai un fratellino.”
“ ma io volevo una sorellina”
“amore ma non si può scegliere, te lo abbiamo spiegato io e papà. Già è tanto che  la cicogna ha accettato." La dottoressa ride stavolta. Cloe ha il visino triste. Spero che le passi questa cosa, perché sapere che non è molto contenta dell'idea di avete un fratello e non una sorella. Ci dovevamo impegnare a farle capire che in queste situazioni non avevamo libertà di scelta ma solo vedere cosa ci aspettava.