Troppe preoccupazioni.

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Guardavo in cagnesco mia sorella che nonostante tutto si era preoccupata. Per fortuna sta andando adesso da Cloe per cercare di non farla spaventa visto che Emma era svenuta di nuovo come il giorno che mi aveva detto di essere il padre di nostra figlia.
L'ho stesa sul letto con le gambe in alto ed eccola che riprende conoscenza. Sistemo due cuscini davanti nei piedi e uno nella testa.
“ non farmi prendere più colpi cosi”
“ mi passi l'acqua?” annuisco e le passo la bottiglia.
“ come ti senti?”
“ scombussolata! Ho caldo”
“ c'è caldo Emma”
“ dove Sara?”
“ con Cloe ti ha vista in terra e sì e spaventata l'ho mandata in stanza e poco fa lha raggiunta”
“ perché sei qui tu?”
“ Emma per favore! Smettila con questa storia che ti devo stare lontano. Tanto non lo faccio. ”
“ ti dato del male. L'hai sentita sarà no? ”
“Emma a me importa di noi. Sara te lo già detto può pensare ciò che vuole ma quello che conta il mio di pensiero. ”
“ io penso a te e...” la bacio a stampo.
“ e niente. Sei solo piena di preoccupazioni che poi ti fanno stare male. ”
“ lo so. È per questo che voglio un po' di serenità. ”
“ allora cerchiamola insieme perché da sola non ti lascio ancora” mi sorride.
“ sei proprio cocciuto eh!”
“ quando mi ci metto sì e mi conosci. ”
“ Simo non voglio che litighi con lei. È tua sorella la persona più importante della tua vita”
“ non litigherò con Sara. Emma ascolta, io voglio poter riprovare a ricostruire la nostra storia dove l'abbiamo lasciata, non faccio altro che ripetere questo non pensare a ciò che ti ha detto. ”
“ mi ammazzera se..”
“ non lo farebbe mai. È buona come il pane e non ammazzerebbe nemmeno una mosca. Sbollirà la rabbia come ho fatto io”
“ non oso immaginare i tuoi. Che vergogna!” si mette le mani in faccia per nascondersi.
“ non lo fare! Non devi... Le spiegazioni io le ho avute fine. ”
“ quando mi vedranno mi sputeranno in faccia”
“ esagerata! Mia madre ti adora forse sarà arrabbiata all'inizio ma vedrai che si scioglierà. È poi secondo me sarebbe contenta di sapere che non aveva torto” ride. Sentiamo la porta aprirsi e vediamo Sara in braccio con Cloe.
“ mamma come stai?”
“ bene amore. Ho solo avuto un po' di stanchezza e sono caduta. Tranquilla la mamma sta bene. ” sorride.
“ mamma, possiamo invitare la zia a cena qua un giorno ?”
“ quando la zia vuole la porta è aperta” sapevo che lo faceva perché voleva e anche perché non voleva che Cloe capisse che c'erano dei problemi tra le due.
“ hai sentito zia. Te lo detto che la mamma di vuole bene!” le butta le braccia al collo,Sarà resta spiazzata dal gesto che poi ricambia. Emma mi sorride.
“ allora io vado, ci vediamo a casa ok?”
“ stasera vorrei restare un po' con loro”
“ va bene. Allora ci vediamo per colazione ok?” annuisco.
“accompagnala almeno” mi dice Emma spingendomi ad alzarmi.
“ si tranquilla” faccio come mi ha detto lasciandola con Cloe in stanza.
“ sei sicuro?”
“ si Sara. Sono sicuro. Non c'è bisogno neanche che te lo dica che...”
“ che sei innamorato di lei? No ti si legge in faccia. Simo...”
“Sa, non succederà niente stavolta. Fidati almeno di me. ”
“ mi fido di te solo. Di lei no. Non è perché si è sentita male che mi cambia idea”
“ ma se stavi più agitata di me”
“ le voglio bene. Ma non cambia niente Simo,ha ferito te e quindi me”
“ ok. Le ho chiesto di darti tempo e lo dico anche a te. ”
“ lei deve solo dimostrare che in grado di amarti. Perché a crescere una bambina immagino non sia facile, ma combaciare fidanzato e figlia non lo so. ”
“ questo fallo decidere a me.”
“daccordo. Vado da Flavia. Ci si becca domani”
“ grazie Sa” mi sorride. Sapevo che avrebbe capito. Mi bacia una guancia.
“ dai un bacio a cloe” ridacchiò per il modo in cui lo ha detto. Era diventata sottona pure lei.
“ sarà fatto. Ciao sorellina a domani”
“ ciao scemo” sale sul taxi che era appena arrivato, avrebbe così raggiunto l'amica. Torno in casa e vado da Emma. Cloe le sta facendo i trattini sul collo.
“ disturbo?”
“ no papi vieni mettiti di qua” mi dice indicando la sinistra di Emma, faccio come mi dice ed mi sorridono.
“ la mamma ha bisogno di riposare lo sai?” le chiedo.
“se sto buona qui in silenzio lei riposa e io la guardo”
“ ti piace guardare la mamma?”
“ in realtà è a lei che piace farlo. Dice che...” Emma la blocca.
“ signorina non starà rivelando un po' troppo adesso? ”
“ eddai mamma! Papà non le sa queste cose” Emma si stava imbarazzando, quindi centravo io sicuramente in questa cosa.
“ non è neccessario dirlo”
“ no no invece è neccessario” dico io guardando Emma.
“ guarda che se le dai così tanta corda, dal dito si prenderà il braccio”
“ deve solo finire la frase” le dico, è rossa in faccia. “ Cloe..”
“ la mamma mi guardava perché così si ricordava di te. Dice che ti assomiglio troppo”
“ Cloe eddai però!” esclama Emma facendomi ridere.
amore che ti vergogni adesso?”
“ che?” sapevo bene come l'avevo chiamata e non aspettavo altro che potevo fare.
“ ti vergogni?”
“ sono imbarazzata e comunque...”
“ sì ti ho chiamata in quel modo.. lo sei” mi butta le braccia addosso lasciando Cloe da una parte senza capire. Infatti mi guarda, per non farle capire cosa era successo -  volevo che fosse una cosa mia e di Emma - tiro anche lei nel mio abbraccio.
“ siete l'amore mio” esclama baciando prima la guancia di Cloe e poi me. Bene sono in pace adesso. ❤️

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora