Possiamo parlare?

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Ho lasciato Simone e Cloe in salotto guardavano qualcosa nel telefono, mentre i genitori di Simone sono andati a fare la spesa per questa sera. Sara, a pranzo non mi ha degnato di uno sguardo, ho deciso di parlarle. So che potrebbe finire peggio di ora ma alla fine non ho niente da perdere. Busso alla porta.
“ avanti” abbassò la maniglia e apro la porta entrando in stanza. Sta buttata nel letto.
possiamo parlare?” le chiedo gentilmente sedendomi in uno di quei divani nella loro stanza. Sara si volta non appena sente la mia voce.
“ non abbiamo niente da dirci” mi risponde.
“ io, invece si. Volevo parlare con te.” si mette a gambe incrociate e mi guarda ancora.
“ se devi dirmi quanto tu ami mio fratello non ho nessuna intenzione di sentirti. ” scuoto la testa.
“ hai tutte le ragioni per essere arrabbiata con me. ”
“ infatti non comprendo come i miei possano solo pensare di volerti dentro casa dopo ciò che hai fatto” respiro.
“ io e Simone ci siamo lasciati perché non andavamo d'accordo, tuo fratello mi ha lasciato perché voleva pensare solo esclusivamente a se stesso.. non sapeva neppure lui se quello che mi diceva era solo per una semplice pausa”
“Emma non mi devi dire queste cose. Io già lo so. So che Simone ti ha lasciato perché pensava di non poterti dare le attenzioni che tu avrei voluto o avrei avuto bisogno. Ma non ti giustifica da tutto ciò che hai fatto dopo”
“ Ciò che ho fatto non è giustificabile. Sono stata con Federico dopo che avevo litigato con tuo fratello e mi aveva praticamente scaricato, non pensavo a niente quel momento e ho sbagliato. Perché poi i sensi di colpa mi sono saliti addosso e non potuto fare altro che dirglielo. Ho pianto mentre glielo dicevo. ”
“ e quindi anche se hai pianto il casino lo hai fatto. Potevi evitare di buttarti su un altra persona,quando sapevi benissimo che mio fratello alla fine sarebbe tornato. Ti sarebbe bastato poco per capirlo Emma. ”
“Sara, io non potevo essere bella testa di Simone e per quanto io questa estate per alcuni versi ci ho sperato sapevo che il fatto di Federico ci aveva segnato. Non sarebbe stato più lo stesso. Così ho preso la decisione di frequentare qualcuno, volevo che Simone vedendomi legata ad un altro muovesse il culo. Invece, ha reagito un maniera diversa. Non mi sto giustificando te lo ripeto, ma dovresti essere donna come me e capire che alcune volte si fanno delle cazzate per attirare anche solo l'attenzione.”
“Emma ti sei messa con Kurt quando mio fratello si stava riavvicinando a te...” la blocco.
“ dopo i battiti, Simone mi ha praticamente detto che non saremo mai potuto tornare insieme perché l'immagine di un altro che mi toccava non gli andava via per la testa e di conseguenza non c'era più niente da fare. Che avrei dovuto fare?”
“ metabolizzare la cosa senza aprire le gambe” mi lego i capelli.
“ quando siamo andati a letto insieme per il compleanno ho pensato di non aver mai amato così tanto qualcuno. Lo sentivo dentro e soprattutto il mio cuore faceva velocemente bum bum ” tiro su il naso “ ho scoperto di essere incinta solo due mesi dopo. Ho detto a mia madre che ero incinta il 13 di febbraio e tutti mi dicevano che io dovevo dirlo a simone ma non  mi sentivo in grado di venire qui e dirglielo.
Ho sbagliato e ne pagherò le conseguenze.. quando sono entrata in sala parto ho come sentito che lui potesse essere con me. ”
“ perché mi stai dicendo queste cose?”
“ per farti capire che le scelte che ho fatto,le  ho prese per il bene anche di tuo fratello..  un bambino è una grossa responsabilità è so benissimo che lui non mi avrebbe mai detto di abortire.. ma Sara pensa a trovarti nella mia condizione: ti presenti a casa del tuo ex gli dici di essere incinta di lui e l'unica cosa che ti potrebbe dire è « senti io mi prenderò cura di lui ma di te non me frega più niente» che avresti fatto?”
“ avrei rischiato!”
“ anche con la consapevolezza che non ti avrebbe più voluto nonostante tu lo ami follemente?”
“ si Emma. ”
“ ho avuto paura di non poter più essere amata da Simone. Ho avuto paura che per lui non sarei più esistita, è so che queste paure si sono solamente moltiplicate quando ho iniziato a nascondere la gravidanza e la bambina. Ma non avrei retto i suoi occhi a dirmi che avrebbe pensato solo a Cloe”
“ te la comunque detto Emma. Ma lo sai pure tu che lui ti ama” mi guardo i piedi. Sentivo che ero pronta a piangere di nuovo. Non volevo.
“ ti posso raccontare una cosa?” sta in silenzio quindi lo prendo come un si. “ un giorno di aprile ero qui a milano, avevo lasciato Cloe con mia madre.. rientravo da lavoro. Attraversavo la strada e per un attimo ho sperato che qualcuno mi portasse via”
ti portasse via? In che senso?”
“ via Sara. Via per sempre. Ho aspettato la macchina che arrivava, mi sono fermata al centro della strada. Mi sono chiesta se era neccessario vivere sempre con i sensi di colpa, se le scelte che facevo nella vita erano giuste e che se le conseguenze mi avrebbero fatto vivere. ”
“ volevi farti uccidere?” mi chiede allarmata. Annuisco.
“non trovavo più un motivo per vivere e Cloe aveva pochi mesi.. pensavo a quando lo avrei detto a Simone a cosa sarebbe successo. Non mi sentivo pronta e volevo lasciare tutto. Sono stata un ingrata anche in quel momento. Ho attraversato poi velocemente arrivando al marciapiede e tornando a casa ” si avvicina.
“ tua madre?”
“ non lo sa nessuno, neanche mia madre sa di questo episodio, lo sai solo tu. Vorrei farti capire che è stato difficile fare quella decisione e che non ho vissuto bene il tutto. ” si siede accanto a me e poi mi abbraccia. Non sapevo che fare, poi contraccambio. Cade il silenzio tra di noi.
“ mi dispiace” mi dice.
“ no Sara, non dire questo. A me deve dispiacere e quel momento che ho passato l'ho superato. Non potrei mai pensare ad oggi di lasciare Cloe. Avrei sbagliato anche in quel caso ma c'ho pensato.. ho pensato che avrei risolto il mio problema ma ne avrei lasciato agli altri”
“ perché non ne hai mai parlato nemmeno con i tuoi?”
“ perché non volevo farli preoccupare. Alla fine è stato solo un blocco mentale in quel periodo ma poi è passato ”
“ a Simone pensi di dirglielo?”
“ non appena avremmo un momento seriamente nostro ho intenzione di raccontarglielo. ” non gli avrei mentito più.

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