Un mese di felicità ✨

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Penultimo capitolo. 🥺

Cloe accarezza il visino di Noah, stanno sul letto mentre Emma si fa una doccia ed io li guardo incantati. Era passato un mese esatto. Il compleanno di Cloe lo avevamo festeggiato a casa nostra perché Emma era uscita il giorno dopo dall'ospedale, è non volevo si affatticasse. Per fortuna avevo con me mia sorella che era stata di grande aiuto.
È ottobre, oggi è stata pure una giornata brutta ha piovuto per tutto il tempo e la bambina non è neppure andata all'asilo.
Noah, nel frattempo sgambetta e fa versetti mentre la sorella gli fa le facce buffe. Mi siedo accanto a loro.
“ hai fatto da brava oggi?” le chiedo. Ero dovuto andare a lavoro, lasciando Emma da sola con entrambi i bambini.
“ si. Ho aiutato la mamma anche a fare il bagnetto a Noah”
“ brava amore. E tu lo hai fatto?”
“ si prima della cena. Mamma ha messo Noah nella carrozzina mentre dormiva e ha aiutato me con il bagnetto” le sorrido.
“ sei contenta amore?”
“ si papà. Me lo chiedi tutti giorni.”
“ voglio che tu lo sia sempre” sapevo che fare un discorso del genere a una bambina di cinque anni poteva rendere tutto strano. Ma non potevo immaginarla triste e senza il suo mitico sorrido.
“va bene papà” controllo con una mano il pannolino del cucciolo prima di mettergli il pigiamino.
“ mi andresti a prendere panno e salviette dal terzo cassetto, tutina blu con gli orsetti secondo cassetto in cameretta di Noah?” chiedo a mia figlia mentre scende subito dal letto. Proprio in quel momento entra Emma con i capelli bagnati pronta però per mettersi a dormire.
“ glielo dici pure tu alla mamma che questo è un attentato al mio cuore? ” parlo con il principe che sgambetta. Emma, per allattare meglio il piccolo ultimamente si era decisa di usare delle sottovesti leggermente sexy che mi facevano ribollire spesso gli ormoni. Ma mi contenevo sia per i bambini sia per lei perché aveva partorito da poco, oltretutto non c'era fretta di fare altri figli.
“ rispondi che papà è scemo!”
“emma queste cose.. amore non ascoltare la mamma” dico. La sento ridacchiare.
“ vado ad asciugarmi i capelli. Tua figlia?”
“ operazione trova le cose per il fratellino” Emma si mette una mano in fronte e poi la vede tornare.
“mamma mi è caduta un body di Noah poi lo sistemi tu.. io ecco . Ci ho provato!” dice con faccia innocente. Emma la prende in braccio e la sbacciucchia tutta sul viso lei ride.

Stiamo cercando di darle il giusto spazio. Quando nasce un secondo figlio, le attenzioni ricadono su di lui perché è il più piccolo ma non puoi toglierlo a quella che avevi già prima. Di conseguenza cerchiamo di coinvolgerla in diverse attività che facciamo con lui come il bagnetto, il cambio pannolino o cambio roba. Oppure tenerlo qualche secondo che sistemiamo magari la culla oppure la carrozzina. Lei sta facendo pochi capricci e capisce la situazione. Anche se alcune volte ci vorrebbe tutta per lei.
Io negli orari liberi cerco di aiutare Emma il più possibile, tengo un po' di orette occupata Cloe quando rientra dall'asilo magari la porto al parco o a comprare qualche cosa nei negozi. Infatti, torna quasi sempre con gioco ed Emma sarebbe pronta a spararmi perché la vizio dice.
Ecco che la mette giù e si avvicina a me, mi passa cio che le ho chiesto e mi faccio aiutare per cambiare tutto. Con accurata attenzione gli gira fuori il braccino dalla tutina che indossava e gli lascia dei baci sul petto coperto dal body bianco. Noah le prende i capelli per gioco e sorride. Era bellissimo ciò che stavo vedendo.
“ ehi monellino, lascia la sorellina su. ” gli dico liberandola dalle grinfie di Noah. Finisce di aiutarmi con tutto, ci mettiamo a letto ed Emma ci raggiunge. Prende il piccolo principe per allattarlo mentre Cloe sì affretta a mettersi sul mio petto.
“principessa non abbiamo sonno oggi?” si morde il labbro. Uguale a sua madre quando deve chiedermi qualcosa.
“ domani è sabato vuol dire che non devo andare a scuola”
“ è quindi?” donando.
“ posso dormire con voi? Papà ti prego solo questa notte” piccolo particolare: aveva fatto delle piccole scene perché suo fratello dormiva con noi adesso è lei da sola in stanza così, prima di addormentarsi le leggevo una favola restavo per qualche coccola e si addormentava. Era da un po' che non me lo chiedeva.
“ mamma tu che dici? ” domandò. Emma mi guarda con la coda dell'occhio e sorride.
“solo per questa notte però! Domani torni nel tuo lettino” annuisce felice e ci bacia entrambi.

Un mese da quando Noah era entrato nella nostra vita. Un mese di lui. Un mese della nostra famiglia. Un mese che eravamo in quattro. Un mese di felicità. 💙

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora