Shopping

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Simone ci ha portato al centro commerciale. Me lo aveva già proposto diverse volte, ma con il fatto che non avevano ancora detto niente mi frenava.
Ora che da ieri le persone sapevano tutto ero più tranquilla.
Cloe sta nel passeggino, anche se protestava per non stare lì seduta - prima di scendere dalla macchina abbiamo perso una buona mezz'ora - non era proprio contenta. Voleva camminare e correre. Ma i centri commerciali qui sono grandi, la gente è troppo affollata e rischiamo di perderla.
“Simo entriamo qui, devo prendere delle cose per cloe” gli indico il negozio davanti a noi.
“ si certo." Spinge il passeggino dentro io negozio e io lo seguo. Guardo alcune magliette belline, Simone si guarda intorno è la prima volta che entra in questo tipo di negozio.
“ mamma voglio scendere”
“ non ora Cloe. ” le rispondo.
“ eddai. Sto buona”
“ ah guarda ti conosco, il tuo sto buona è correre per tutto il negozio. La risposta è no” Simone resta in silenzio.
“ papà ti prego posso scendere” se mi avrebbe contraddetto lo avrei fatto correre per tutta Milano.
“ no amore. Hai sentito la mamma.”
“ uffa però!” protesta ancora.
“ prendiamo questi due maglioncini per l'inverno, questi panta e queste scarpette” dico muovendomi tra gli scaffali, Simone mi segue guardando attentamente tutto.
“ che hai?” gli chiedo.
“ nulla. Perché?”
“ no ti vedo strano e assente”
“ non sono assente. Ti stavo solo osservando” mi allungo per baciarlo leggermente e mi sorride. Ero pensierosa da ieri, mi sentivo che avevo parecchio esagerato per quelle foto e pensare magari a lui pesavano le mie parole non mi faceva stare molto bene.
Simone è sempre stato uno molto taciturno che non diceva molto di quello che gli passava nella testa, ma da quando stiamo insieme di nuovo sembra essersi chiuso ancora di più - forse quello che aveva passato lo aveva reso in questo modo e potevo capirlo alla fine. - avrei voluto sapere realmente cosa pensava.
Pago ciò che ho preso ed usciamo dal negozio. Metto la busta sulla maniglia del passeggino per non averla nelle mani e Simone spinge. Gli passo un braccio intorno alla vita, si volta sorridendomi stavolta è lui ad abbassarsi per baciarmi.
“ ti amo” gli dico in un sussurro.
“ anche io amore”

Abbiamo passeggiato lungo tutti i negozi quasi, ormai faccio più compere per Cloe che per me stessa, Simone sì è comprato qualche maglietta e una camicia bianca. Ora siamo seduti a tavola per pranzare.
“ domani cosa devi fare?” gli chiedo.
“ devo passare in studio”
“domani Cloe inizia l'asilo, molti bambini lo hanno già iniziato visto che siamo al 20 di settembre.. ma con le cose burocratiche solo ora posso mandarla. Pensavo ci avrebbero messo anche più tempo. ”
“ posso rimandare la riunione” mi sposta una ciocca di capelli.
“ se è importante non ti preoccupare”
“ no amore. ”
“ non vorrei che...” mi blocca senza farmi finire.
“Emma è importante questo giorno più della riunione, Cloe ha bisogno di entrambi quindi ci sarò sicuramente ”
“ papino quindi vieni anche tu domani all'asilo”
“ certo amore. Non posso mancare” gli dice accarezzandole la testa, lei si sporge per baciargli una guancia.
“ perché mi guardi così? ”
“ non mi immaginavo che fossi così. Si, mi ero fatta un idea in testa di te papà ma non credevo fossi così diciamo perfetto. ”
“ amo ma non sono perfetto. Cerco solo di essere me stesso, già te lo ripetuto l'altra volta, non sì è perfetti.”
“ prima..”
“ ti blocco. Avevo immaginato tu pensassi che ti avrei contraddetto, ma so come funziona, se le dico tu no e io sì non funzionerà più il nostro rapporto educativo nei suoi confronti.” rimango a bocca aperta. Mi avvicino per sistemarmi meglio vicino a lui.
“ scusa se penso queste cose. Non sono abituata ancora al fatto che devo condividere le mie scelte verso Cloe con te. ” lei non ci sentiva perché stava giocando con il telefonino di Simone.
“ lo avevo capito dal tuo sguardo e avevo compreso anche che è difficile sommare tutte le decisione che prendevi da sola ora dovranno anche ricadere su di me.”
“ le prendevi da sola perché è stata una mia scelta mica tua. Ora devo solo capire che quando deciderò di riproverarla o di dirle di no o si tu mi appoggerai”
“ certo che ti appoggio. Dovrebbe essere così il rapporto genitoriale. Appoggiarsi e dirsi tutto Emma. ” gli sorrido. Ordiniamo il pranzo e mangiamo fuori per la prima volta. 

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora