𝓣𝔀𝓮𝓷𝓽𝔂

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2 ore a riprovare sulle note della canzone who,di lauv.
Era un ballo alquanto complicato quindi questo voleva dire che dovevo dare il meglio di me,quindi sotto lo sguardo attento della mia professoressa,continuai il ballo che rispecchiava sicuramente il mio stato interiore...caos.

Il ballo era formato da movenze leggere,come una farfalla che solo io sapevo fare,ma ahimé quel giorno sentivo il corpo tutto rigido.

Prof:"no no jimin,non va bene quella parte..riprova"
Era ormai l ottava volta che mi fermava in quella parte,poco prima della fine, così mi rimisi in posizione e ricominciai tutto da capo.

1..2...3 volte ancora ma quella parte sembrava che fosse un vero e proprio taboo...sbagliavo esattamente tutto.
Preso da un attacco di ira lanciai la bottiglietta d acqua con forza sul pavimento che in quel momento stavo sorseggiando per riprendermi un po dallo sforzo.

Prof:"jimin..non sta andando per niente bene..la prima parte è perfetta veramente ma nel secondo tempo è molto più ritmico...prova a farlo lentamente...cosi"
Decisi di seguirla con le movenze lente e calme.

Pian piano riuscimmo a dare una buon punto su quella parte,ormai priva di imperfezioni.
Cosi decisi di riprovarla un ultima volta.
Dei battiti delle mani mi riporto alla realtà appena fini i miei estenuanti 4 minuti di ballo.

Mi girai di scatto vedendo la mia professoressa che si congratulava con me.
Prof:"ottimo jimin...veramente bravo..ricorda però..prova a fare tutta quella parte senza pensieri..devi esserci tu e il ballo...è chiaro?"
Mi disse con il dito puntato.

"Certo professoressa,la ringrazio"
Detto ciò mi diete un leggero sorrisino per poi uscire dalla stanza.
Cosi preso dal momento riprovai per l ennesima volta il ballo che ormai sapevo come coordinare il tutto.

Però questa volta era un po tutto diverso,era tutto molto più leggero.
I sensi erano ovattati e non sentivo più il peso del mio corpo facendolo cadere di sasso a terra.
Un brutto capogiro.

Cosi con la testa dolente e il braccio sotto il mio peso gemetti dal dolore.
Cercai di riprendermi ma il senso di vomito si stava già incominciando a sentire per colpa del continuo girare la stanza,e un fastidioso dolore al petto che si propagava su tutto il corpo dolorante.

Un angelo sceso in terra però arrivò, in realtà non sentivo un fico secco ma il profumo che emanava mi faceva capire solo una persona..jin.

Jin:"OH MIO DIO JIMIN...JIMIN MI SENTI?"
Mi prese con forza le spalle mettendomi dritto e continuo a scuotermi,il tutto ancora cosciente.

Ma avevo gli occhi a vuoto e non riuscivo a vederlo bene,era tutto appannato.
Jin:"jimin...ti prego jimin...resisti...è tutto okay...tutto okay...NAAAAAM"
nam:"che ce jinnie...oh mamma teresa"

Disse nam entrando nella stanza.
Cercai veramente di ridire per quella situazione vedendo i due impanicati ma questo mi procurò altro dolore.

Nam:"che è successo....jimin..calmo respira con calma piccolo..ecco si cosi;jin prendilo lo portiamo a casa sua!"
E così ormai privo di coscienza fu trasportato di corsa nell unico posto in cui non volevo andare.

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