𝓝𝓲𝓷𝓮𝓽𝓮𝓮𝓷

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Quella giornata era stata un vero e proprio massacro per il mio povero corpo,che subendo quel contatto violento 2 giorni prima,l energia era molto più a terra rispetto agli altri giorni.

Avevo scoperto il nome di quei 3 ragazzi.
Il leader di quel gruppetto era jaebum,classico ragazzo bulletto che se la prendeva con i più deboli,secondo anno e uno dei migliori ballerini dell intera accademia,non per questo aveva vinto una borsa di studio.

Se non avesse avuto quei comportamenti sicuramente avrebbe avuto la mia ammirazione. Gli altri due,minhyuk e hyun,erano un po le spalle del ragazzo menzionato prima.

Anche loro ottimi ballerini ma figli di papà,viziati e sfottenti.
Per mia fortuna quella giornata non li vidi troppo..ma mai dire mai.

Così prendendo le mie cose uscì dalla struttura. Non avrei mai più fatto la doccia in quel posto.
Mettendo le cuffie e accendendo il cellulare,vedendo che erano le 5 passate mi incamminai alla fermata del bus,non ce la facevo più a camminare.

Le mie orecchie furono invase dal dolce suono della musica classica,adoravo quello stile,mi riappacificava con me stesso e mi donava molta calma interiore,rispetto ad altri tipi di generi musicali,che ovviamente sentivo...

ero dell idea che ogni forma di musica andava ascoltata e apprezzata,per questo mi capitava spesso di avere molti generi di playlist completamenti differenti.

Presto però i miei pensieri si interruppero vedendo arrivare il bus,salì di corsa vedendo che il mezzo era pressoché vuoto,pagando il mio biglietto,mi sedetti sul lato del finestrino ascoltando quelle dolci note.

La stanchezza era tanta,la fame poca e i pensieri mi stavano mangiando vivo...non riusci più ad ascoltare quelle note quando mi ricordai che quel giorno molto probabilmente non c era jungkook a casa per aspettarmi.

Il ragazzo ormai era freddo,distaccato..non mi calcolava più e l ultima volta che avevamo avuto un discorso sensato è stato 2 giorni prima quando mi diete quella miracolosa pillola..poi più niente.

Amareggiato dalla realtà quindi appoggiai la testa sul finestrino godendomi il panorama delle affollate strade di Seoul,gente che camminava con il proprio lei o lui, bambini che ridevano e le allegre bandiere coreane che svolazzavano.

Io e kook eravamo originari di busan,non ci eravamo mai incontri li però,cosa un po ovvia visto che busan contava una media di 2 milioni di abitanti, poco meno di Seoul però.

Vidi che ormai era arrivata la mia capolinea,così raccogliendo il mio borsone,uscì dal mezzo..prendendo un grosso respiro.
Non volevo tornare a casa.

Ma le mie condizioni parevano dire il contrario così mi diedi forza di volontà,cercando di reprimere ogni mio pensiero su quel ragazzo che ahimé però si spostò su minsoo,jaebum e l'intera mia carriera.

Jaebum era un vero e proprio rischio per la mia futura carriera.
Ero sempre stato il migliore nella mia scuola di danza,sempre quello elogiato da grandi e piccoli per le mie leggere movenze che incantavano chiunque,quindi per questo non fu difficile pensare a cosa fare all università.

Ma erano anni in cui non avevo chissà quali pensieri,nessun rivale che mi potesse battere sul mio stesso piano.

Cosi mi spaventai un po di quel ragazzo,jaebum,non tanto per le sue cattiverie ma per il semplice fatto che a fine anno ci sarebbe stato un festival delle arti che chi vinceva nelle varie categorie aveva punti extra per la laurea,

e sapevo che l anno prima la categoria danza l aveva vinto lui stesso e sperava ..anzi era convinto di vincerlo anche quest anno...beh...ce l avrei fatta io questa volta..

una cosa che sapevo fare al meglio era danzare e se questo ultimo muro mi sarebbe crollato...beh park jimin sarebbe morto.

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