7 THINGS I HATE ABOUT YOU

𝓢𝓮𝓿𝓮𝓷𝓽𝔂 𝓯𝓸𝓾𝓻

La serata era proseguita al meglio,dopo aver mangiato con sazietà le bontà del posto ci dirigemmo con la macchina verso una spiaggia vicina,anche se non era di stagione era stato scelto un posto tranquillo e appartato per passare le ultime ore fuori.
Arrivammo in spiaggia,levando così le scarpe sentimmo ai nostri piedi la sabbia ghiacciata che ci solleticava la pelle,con le mani ancora intrecciate e i sorrisini per l ottima serata trascorsa ci dirigemmo verso la riva per fare una lunga passeggiata parlando.

Il freddo di quella notte si faceva sentire pungendo la pelle sotto il chiaro di luna e le tante stelle che ci guardavano da lontano.
Un brivido di freddo mi assalì smovendo le spalle,jungkook se ne accorse e prontamente si privò della sua giacca nera per mettermela sulle spalle,io in disapprovazione provai a farlo ragionare.
"È okay non fa tanto freddo amore...tieni che sennò ti prendi un malanno"
Mentì io,in verità stavo morendo dal freddo ma non mi sarei privato di quella sera per un mio capriccio.

Lui scosse la testa in segno di negazione ridacchiando.
Jungkook:"jiminie tu sei decisamente più importante,io non sento freddo sinceramente sarà perché sono abituato a trascorrere le notti fredde sulla spiaggia..e poi sei un ballerino e di certo non posso permetterti di ammalarti visto che il festival è alle porte ,devi stare in forma per schiacciare tutti!"
Disse lui convinto portando la sua giacca sulle mie spalle riscalndandomi.
Mi beai di quel calore e amore che ricevevo,mi allungai sulle punte dei piedi per donargli un piccolo bacio.
Lui mi prese dalle spalle stringendomi azzerando ancora una volta la distanza che ci separava.

Continuammo il nostro percorso toccando la sabbia bagnata sotto i nostri piedi senza che però li bagnassimo.
"Ti ringrazio di tutto kook...ancora non posso crederci che sei il mio ragazzo..mi sembra tutto un sogno"
Jungkook:"jiminie...sai meglio di me quanto posso essere sincero su me stesso,e si jimin mi sono innamorato di te...ti amo e non me ne vergogno a dirlo..ne dico che è troppo presto per questo parole"
Disse lui mettendosi di fronte a me con ancora le mani intrecciate.
Continuò il suo discorso.

Jungkook:"ho aspettato giorni e mesi per un tuo segnale positivo,ho cambiato ogni tua aspettativa negativa sui miei confronti solo per puro interesse mio nei tuoi confronti,volevo tanto che tu capissi quanto io mi stessi impegnando,ho pianto notti intere e pasti saltati,ho stretto la tua mano fredda quando pensavo che non ci fosse più nulla da fare per la tua depressione...eppure jimin ora siamo qui..guardaci,due migliori amici che si tengono stretti come se dipendessero l una all altro,perché credo proprio di dipendere da te"
I suoi occhi erano lucidi per l emozione,e lì sotto la luce della luna,le farfalle allo stomaco e il petto in subbuglio mi innamorai ancora,mille volte di più rispetto alle precedenti volte.
Jungkook:"ti amo...e voglio che lo sentano tutti perché sei mio e giuro su dio che non ti lascerò mai andare tesoro mio..ti stavo perdendo...c era mancato così poco che io-"

Ormai il ragazzo piangeva a quel doloroso ricordo e io mi allungai per permettergli di mettere il suo capo sulla mia spalla accarezzando la sua chioma da diedro il collo.
Gli spasmi e le parole sconnesse andarono dritto nel mio cuore,facendomi venire una gran voglia di piangere al solo ricordo di quei marchi che contornavano le mie braccia,ormai impressi come fuoco su essi...non se ne sarebbero mai andati.
Ricordai quei momenti bui della mia vita,la ormai evidente depressione,l anoressia,il mio amore non ricambiato dalla persona che adesso è di fronte a me.
Una lacrima mi sfuggì incontrollata a quel pensiero.

Il ragazzo ancora appoggiato a me se ne accorse e con il suo palmo della mano scacciò tutte quelle prove di malessere,accarezzandomi il voltò mi coccolò a dovere stringendomi sulle sue braccia muscolose.
Quella sera nessuna parola fu detta,nessun sussurro.
Solo la luna e le stelle erano spettatori del nostro amore pieno di prove sincere senza nessuna dettatura di parole insignificanti.