𝓣𝓱𝓲𝓻𝓽𝔂 𝓼𝓲𝔁

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POV JUNGKOOK

Le gambe mi facevano male per quanto stessi correndo,ma dopo il messaggio di jin,il rimprovero del professore e l uscita delle altre 2 ore di pittura mi precipitai sulla strada per poter andare il più in fretta possibile a casa.
Avevo un brutto presentimento.

Jimin non rispondeva al telefono e dopo la 16esima chiamata buttai tutto a quel paese concentrandomi sulla strada a me di fronte.
Non riuscì nemmeno a prendere la mia moto visto che all uscita c era una minsoo che mi aspettava chissà per cosa,quindi non ci pensai molto a scappare da quel luogo e di raggiungere a piedi il mio migliore amico.

Riuscì presto ad arrivare al quartiere dove abitavamo,dopo aver percorso oltre 40 scale,con il fiatone e le mani tremolanti riuscì a pescare le chiavi dalla mia tasca mentre una chiamata era in linea di collegamento.
Era jin.

In quel momento però decisi di non rispondere ,e quando aprì quella porta mi precipitai all interno della abitazione.
Un silenzio alquanto ansioso dominava la dimora.
"JIMIN!"
Urlai io,ma la risposta del biondo non arrivò.

Entrai in cucina ma non era lì.
Entrai nella sua camera ma.non era li.
Impaziente presi il mio telefono e feci partire la chiamata del ragazzo.

Una suoneria allegra di propagò per tutta l abitazione.
Arrivai alla mia stanza e il suo telefono era lì,appoggiato sulla credenza.
Urlai di nuovo il suo nome ancora una volta ma poteva essere solo in un posto,oltre il salone che avevo già visitato,si poteva trovare,nel bagno.

Cosi con molta più calma,ormai certo che lui era dentro,bussai alla porta.
"Ehi piccolo,sei in bagno? Mi hai fatto prendere un accidente aish...la prossima volta chiamami quando esci di casa..okay?"
Nessuna risposta giunse alla mia domanda...

Continuai a bussare e a chiamare il suo nome ma sembrava che non ci fosse nessuno al suo interno così curioso aprì la porta.
Una scena orribile mi si presentò agli occhi.

Un jimin disteso sul pavimento del bagno,tutto inzuppato con una grande chiazza di sangue accanto mi fece gridare dal terrore.
"JIMIN!"

Corsi verso di lui,abbassandomi con il busto incominciando sa piangere...si era tagliato le vene.
Lo appoggiai delicatamente sulle mie ginocchia mettendo due dita su una della vena del collo per poi sentirgli i battiti farsi sempre più lenti.

"Jimin...j-jimin cazzo perché..stava andando tutto bene...jimin...apri gli occhi..ti scongiuro...parlami.."
Dissi io ormai privo di ogni senso logico e con penose lacrime.
Con mani tremanti andai a prendere il mio cellulare,conposi il 118 e diedi l'allarme.

La signorina cercò di calmarmi e mi chiese le sue condizioni,chi ero io e dove ci trovavamo,ovviamente risposto tutto non poco tremante.
Mi rassicurò che entro 15 minuti sarebbero arrivati.
Troppo tempo però.

Così ricomposi un numero e aspettai che squillasse.
Jin:"jungkook! Sei arrivato a casa?"
"Jin h-hyung..."
Jin:"ehy..jungkook che è successo?"
"J-jimin..."

Jin:"jimin cosa...jungkook parla!"
"Si è t-tagliato le vene hyung...è qui accanto a me e ce una p-pozza si sangue...ha il battito lento"
Jin:"cosa???? Hai chiamato il 118????"
Dissi un si flebile.

Jin:"jungkook! Fallo svegliare cazzo! Io vado a prendere tutti e vi raggiungo subito..jungkook..calmo...sta tranquillo.."
"TRANQUILLO UN CAZZO STA MORENDO"

7 THINGS I HATE ABOUT YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora